Altri contributi a fondo perduto per sostenere l’imprenditoria italiana arrivano da un fresco bando che si rivolge specificamente alle startup femminili innovative montane. Sul sito web di Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo che gestisce gli incentivi nazionali che favoriscono la nascita di nuove imprese e le startup innovative, si possono infatti trovare informazioni e dettagli sul citato bando che intende favorire l’avvio di programmi di sviluppo e investimento.
Come è nella prassi tipica di questo genere di agevolazioni, i contributi a fondo perduto sono concessi per il tramite di bandi pubblici, ai quali le imprese possono partecipare presentando un progetto o una richiesta di finanziamento, che è valutata sulla scorta di determinati criteri e requisiti. Le imprese selezionate e che dunque sono di fatto ritenute idonee, ricevono così il contributo a fondo perduto per finanziare il proprio progetto o attività. Ciò vale anche per l’iniziativa in oggetto.
Vediamo allora insieme quali sono le principali novità legate al bando Startup femminili innovative comunità montane e perché è un’opportunità da prendere in considerazione. I dettagli.
Bando startup femminili innovative montane: i requisiti in sintesi
La citata iniziativa è sicuramente degna di nota perché se da un lato vuole aiutare chi intende investire in un’attività imprenditoriale, dall’altro a beneficiarne è la stessa comunità montana. Ecco perché il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie (DARA) ha inteso promuovere il bando IFIM (Imprese Femminili Innovative Montane) rivolto appunto alle startup femminili innovative montane che potranno avvalersi di incentivi e agevolazioni per spingere lo sviluppo e i programmi di investimento ad alto contenuto tecnologico e innovativo.
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Vediamo ora in breve quali sono le specifiche condizioni di partecipazione all’iniziativa di cui al bando startup femminili innovative montane:
- le imprese femminili partecipanti devono essere localizzate nei Comuni montani di cui all’allegato I all’avviso, ovvero debbono avere una sede operativa o filiale in uno dei Comuni montani indicati all’allegato I dell’avviso stesso;
- le attività in oggetto debbono essere formate in via prevalente da donne in forma di società di capitali, anche cooperative, nate da non più di 60 mesi e di ridotta dimensione.
Non solo. Le startup femminili che intendono accedere ai contributi a fondo perduto in oggetto debbono presentare un programma d’investimento ad hoc, che deve essere rivolto:
- allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni ad elevato contenuto tecnologico e innovativo;
- e/o mirato alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca.
Inoltre, il programma deve evidenziare spese non maggiori della cifra di 100mila euro, deve essere avviato dopo la richiesta dei contributi e realizzato entro 18 mesi dall’ok alle agevolazioni. Si tratta di una prassi tipica dei percorsi di assegnazione dei contributi a fondo perduto.
Caratteristiche delle agevolazioni nel bando startup femminili innovative montate
Le agevolazioni in gioco consistono nell’assegnazione di un contributo a fondo perduto per un ammontare non maggiore al 70% delle spese ammissibili, entro il valore complessivo di 70mila euro. La dotazione complessiva dell’iniziativa è pari al valore di 3,9 milioni di euro e la somma potrà essere utilizzata a coprire la spesa di acquisto di:
- componenti hardware e software;
- impianti, macchinari e attrezzature tecnologici;
- brevetti e licenze;
- certificazioni a patto che siano in via diretta collegate alle ragioni produttive e gestionali della startup innovativa e correlate al programma d’investimento presentato;
- consulenze specialistiche tecnologiche nella percentuale massima del 20% del totale dei costi degli anteriori punti.
Attenzione però, perché come indica Invitalia nel suo sito web, le agevolazioni saranno comunque concesse nei limiti e nelle disponibilità previsti dal regolamento de minimis n. 1407/2013.
Da quando fare domanda e dove trovare ulteriori informazioni sul bando startup femminili
Ricordiamo che i contributi a fondo perduto consistono in un tipo di finanziamento che viene concesso a sostegno dello sviluppo delle imprese e del territorio, senza che debbano essere restituiti. Ciò li differenzia dai prestiti e dai finanziamenti a tasso agevolato, ed infatti i citati contributi rappresentano una forma di finanziamento “a perdere” per l’ente che li concede.
Concludendo, tutte le imprese interessate ad aderire all’iniziativa in oggetto debbono ricordare che le domande per accedere al bando startup femminili innovative montane, gestito da Invitalia, possono essere effettuate a cominciare dal prossimo 30 maggio. Maggiori informazioni a riguardo possono essere trovate nell’Allegato I e nell’Avviso pubblico del 5 maggio scorso, in questa pagina web.