Le imprese italiane sono chiamate a fronteggiare sfide sempre più complesse in un contesto economico in rapida evoluzione, dove innovazione, digitalizzazione e sostenibilità sono diventati pilastri imprescindibili. In questo scenario, la formazione continua dei lavoratori rappresenta uno strumento strategico non solo per migliorare la competitività aziendale, ma anche per garantire una transizione efficace verso modelli produttivi e organizzativi moderni. Il Fondo Nuove Competenze, giunto alla sua terza edizione, si inserisce perfettamente in questo contesto, offrendo un supporto concreto alle aziende che scelgono di investire nel capitale umano per affrontare con successo le trasformazioni in atto.
Con l’Avviso pubblico “Fondo nuove competenze 3 – Competenze per le innovazioni”, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali punta ad ampliare la platea dei beneficiari, includendo non solo i lavoratori già impiegati ma anche i disoccupati. Questa edizione introduce misure innovative che favoriscono la creazione di occupazione e il rafforzamento delle reti tra imprese, con una particolare attenzione alla transizione digitale ed ecologica. Vediamo nel dettaglio le opportunità offerte dall’Avviso e le modalità per accedere ai contributi previsti.
Obiettivi e novità del Fondo
Questa edizione del Fondo, con una dotazione finanziaria complessiva di 731 milioni di euro, si propone di:
- Supportare le imprese nell’adeguamento ai nuovi modelli produttivi e organizzativi richiesti dalle transizioni verde e digitale.
- Estendere il sostegno ai disoccupati, favorendo il loro reinserimento nel mondo del lavoro grazie a percorsi formativi mirati e bonus per le aziende che li assumono.
- Favorire la formazione in settori strategici, come la digitalizzazione, l’efficientamento energetico e la sostenibilità ambientale.
Secondo il Ministro Calderone, il Fondo rappresenta un pilastro delle politiche attive del lavoro e contribuisce agli obiettivi condivisi nell’ambito del G7 dei Ministri del Lavoro di Cagliari, con una particolare attenzione alla sostenibilità.
Destinatari e modalità di intervento
L’Avviso si rivolge ai datori di lavoro privati, incluse le aziende a partecipazione pubblica, che abbiano sottoscritto accordi collettivi per la rimodulazione dell’orario di lavoro destinato alla formazione. Sono previsti tre principali tipi di intervento:
- Sistemi formativi (25% delle risorse): per grandi gruppi aziendali.
- Filiere formative (25%): per micro, piccole e medie imprese organizzate in distretti, reti o filiere.
- Singoli datori di lavoro (50%): per interventi individuali.
Una parte delle risorse (1 milione di euro) è dedicata al bonus per le imprese che assumono disoccupati con contratto stagionale nei settori del turismo e dell’agricoltura, dopo il completamento della formazione.
Risorse e tempistiche
Il Fondo è finanziato principalmente dal Programma nazionale Giovani, donne e lavoro 2021-2027, con una ripartizione dei fondi tra le regioni italiane:
- 225,9 milioni di euro per le regioni più sviluppate.
- 39,9 milioni di euro per le regioni in transizione.
- 464,1 milioni di euro per le regioni meno sviluppate.
Le domande di contributo potranno essere presentate attraverso la piattaforma MyANPAL dal 10 febbraio al 10 aprile 2025.
Come approfondire
Per ulteriori informazioni, il Ministero ha messo a disposizione:
- Le slide di presentazione.
- La pagina dedicata all’Avviso.
- Il sito del PN Giovani, donne e lavoro 2021-2027.
- La pagina con tutta la documentazione ufficiale.
Alleghiamo infine il testo del Decreto in formato PDF.
Decreto Fondo Nuove Competenze 10 ottobre 2024 (5,4 MiB, 198 hits)
Questa terza edizione del Fondo Nuove Competenze rappresenta un’opportunità unica per le aziende italiane di investire nella formazione e nell’innovazione, rispondendo alle sfide delle transizioni ecologiche e digitali.
Cos’è il Fondo Nuove Competenze
Il Fondo Nuove Competenze è un’iniziativa che permette ai datori di lavoro di affrontare le trasformazioni del mercato del lavoro senza incidere sui propri bilanci. Attraverso la rimodulazione dell’orario di lavoro, una parte delle ore dei dipendenti viene destinata alla formazione, con i relativi costi interamente coperti dal fondo. Questa misura consente ai lavoratori di acquisire competenze in ambiti strategici come la digitalizzazione e la sostenibilità, sostenendo al contempo la competitività delle imprese.
Il fondo, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, rappresenta una delle principali politiche attive del lavoro in Italia. Per accedere ai contributi, i datori di lavoro devono presentare progetti formativi approvati dagli enti competenti. Una volta validati, il costo delle ore di formazione viene rimborsato, favorendo una transizione fluida verso nuovi modelli produttivi senza interrompere le attività aziendali.