Un fondo per la tutela del Made in Italy a supporto delle imprese, è quanto approvato nel Consiglio dei Ministri del 31 maggio scorso. Si tratta di un’importante novità di cui al disegno di legge per la valorizzazione della produzione nostrana, portato in CdM dal MIMIT. In particolare, l’approvazione è frutto di una procedura d’urgenza, che ha permesso di agevolare il citato DDL con cui si intendono introdurre regole organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del patrimonio del nostro paese.
Un comunicato stampa ad hoc del Ministero delle Imprese chiarisce così che le nuove norme intervengono per supportare lo sviluppo delle produzioni nazionali di qualità e per favorire la tutela e la conoscenza delle bellezze naturali, del patrimonio culturale e delle radici culturali nazionali, nel nostro paese e al di fuori dei confini. Al contempo il DDL Made in Italy vuole valorizzare i mestieri e sostenere le giovani generazioni.
Come accennato sopra, nel testo del disegno di legge composto da 50 articoli spicca la nascita di un Fondo strategico nazionale del valore di ben un miliardo di euro e proprio di questo intendiamo parlare di seguito, vedendone le principali caratteristiche e peculiarità finora emerse. I dettagli.
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Fondo per il Made in Italy: cos’è e finalità
L’iniziativa rispecchia la volontà già ampiamente espressa dal Governo, ovvero quella di valorizzare il più possibile la produzione italiana, supportandola economicamente per averne poi un beneficio in termini di Pil. Ecco allora che il Fondo sovrano da un miliardo di euro per il Made in Italy trova ampio spazio nel decreto ad hoc, portato in questi giorni in CdM dal Ministero delle Imprese.
Potremmo definirlo una sorta di ‘fondo dei fondi’, attraverso il quale il Tesoro – ovvero il Ministero dell’Economia – avrà un canale specifico per l’investimento – con quote di minoranza – in aziende italiane considerate:
- ad alto potenziale,
- o comunque strategiche per il paese.
Di fatto il meccanismo – denominato formalmente ‘Fondo Strategico Nazionale del Made in Italy‘ – ha una chiara ed oggettiva valenza strategica, perché ha l’obiettivo di tutelare e rafforzare le filiere del Made in Italy, che sono sicuramente al centro della crescita del Pil italiano nel 2023 – maggiore di quella di Francia e Germania.
La dotazione pubblica iniziale sarà pari, come detto, ad un miliardo di euro e quanto stanziato potrà servire sia per l’attrazione di capitali, che per la realizzazione di investimenti governativi diretti e indiretti. In altre parole il Fondo in oggetto costituirà uno strumento che lo Stato potrà sfruttare per investire sul mercato finanziario oppure in attività economiche interne.
Valorizzazione del Made in Italy
Finalità del fondo sarà spingere la crescita e il consolidamento delle filiere strategiche del nostro paese, anche per quanto riguarda la fase dell’ottenimento delle materie prime critiche. Ed inoltre il citato DDL cui si ricollega la novità in oggetto prevede altresì misure settoriali a supporto delle maggiori filiere di eccellenza, tra cui tessile, nautica, legno-arredo, ceramica e prodotti orafi. Ma sono previsti stanziamenti ad hoc anche a favore del potenziamento delle iniziative di autoimprenditorialità e imprenditorialità femminile.
Insomma, nuove regole nel disegno di legge sul Made in Italy che, nel complesso, intendono sollecitare il supporto allo sviluppo delle produzioni italiane d’eccellenza e di tutto ciò che rende il nostro paese apprezzato anche oltre i confini nazionali. Al contempo nel DDL trovano spazio iniziative a espresso sostegno dei mestieri e a favore dei giovani. Gli obiettivi di valorizzazione del nostro patrimonio passeranno dunque per un ampio pacchetto di singole misure, che comprende peraltro – oltre al citato dal Fondo sovrano per le imprese da un miliardo – anche il liceo del Made in Italy.
Il DDL in esame indica poi l’istituzione dell’Esposizione nazionale permanente del made in Italy per valorizzare l’eccellenza produttiva e culturale del nostro paese, con l’esposizione dei prodotti che di più caratterizzano il genio nazionale.
Ulteriori chiarimenti sulle novità in arrivo
Da ricordare ancora che, nel testo del disegno di legge sul Made in Italy – approvato con procedura d’urgenza lo scorso 31 maggio in riunione del CdM – è presente anche il varo della cd. “Giornata nazionale del Made in Italy”, il giorno 15 aprile – data di ricorrenza della nascita di Leonardo da Vinci.
E non meno importanti le misure anti-contraffazione, che intendono proteggere la produzione nazionale: nel testo del DDL Made in Italy infatti c’è anche spazio per regole ad hoc sulla protezione nel mondo delle indicazioni geografiche italiane agricole, alimentari, del vino e delle bevande.
Concludendo, ora il testo del DDL Made in Italy passerà al Parlamento per il via libera, ma già si sa che le concrete modalità di intervento del Tesoro come pure l’effettivo funzionamento del Fondo sovrano da un miliardo saranno oggetto di espressa disciplina normativa – grazie a futuri decreti ministeriali.