La Decontribuzione Sud per il 2025 è ufficialmente operativa con nuove condizioni e limiti rispetto alle versioni precedenti. L’INPS, con la circolare n. 32/2025, ha chiarito i dettagli dell’incentivo, che consente uno sgravio contributivo per i datori di lavoro privati con sede in determinate regioni del Mezzogiorno.
Tuttavia, rispetto alle precedenti disposizioni, la misura ha subito alcune modifiche, tra cui una riduzione della percentuale di sgravio e l’introduzione di un tetto massimo di agevolazione.
Cos’è e come funziona
La Decontribuzione Sud è un’agevolazione contributiva riservata alle imprese operanti in determinate regioni del Mezzogiorno, finalizzata a ridurre il costo del lavoro e incentivare l’occupazione stabile. Si tratta di uno sconto sui contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro per ogni dipendente a tempo indeterminato, senza impatti negativi sul trattamento pensionistico del lavoratore.
Nel 2025, l’incentivo prevede una riduzione del 25% della contribuzione datoriale, fino a un massimo di 145 euro al mese per dipendente. Questa misura si applica ai rapporti di lavoro già in essere al 31 dicembre 2024 e ha validità per l’intero anno 2025. Le imprese con più di 250 dipendenti restano in attesa dell’approvazione della Commissione Europea per poter usufruire del beneficio.
Chi può beneficiare della Decontribuzione Sud 2025?
Il beneficio spetta ai datori di lavoro privati che impiegano fino a 250 dipendenti e che operano in specifiche regioni del Sud Italia:
- Abruzzo
- Molise
- Campania
- Basilicata
- Sicilia
- Puglia
- Calabria
- Sardegna
Sono esclusi dall’agevolazione i settori agricolo e domestico, nonché i contratti di apprendistato. L’agevolazione si applica ai contratti a tempo indeterminato attivi al 31 dicembre 2024, anche se derivanti da trasformazione di contratti a termine. La condizione è che la sede di lavoro sia collocata in una delle otto regioni sopra indicate. Per sede di lavoro si intende l’unità operativa presso cui sono denunciati nel flusso Uniemens i lavoratori.
Misura dell’incentivo e durata
A partire da gennaio 2025 e fino a dicembre dello stesso anno, le imprese ammesse al beneficio potranno usufruire di uno sconto pari al 25% sui contributi previdenziali a loro carico, fino a un massimo di 145 euro mensili per ogni lavoratore. Questo incentivo non comporta riduzioni ai fini pensionistici per i dipendenti, in quanto l’aliquota di computo della pensione rimane invariata.
Importante sottolineare che lo sconto si applica esclusivamente alla contribuzione ordinaria dovuta e non alle mensilità aggiuntive erogate autonomamente. Tuttavia, se tali importi vengono riconosciuti in forma rateizzata nel corso dell’anno, rientrano nel calcolo della decontribuzione.
Quali sono i requisiti per accedere all’agevolazione?
Per poter accedere alla Decontribuzione Sud 2025, i datori di lavoro devono essere in regola con gli obblighi contributivi e rispettare la normativa vigente in materia di assunzione obbligatoria dei lavoratori disabili (legge n. 68/1999). Inoltre, è necessario che i rapporti di lavoro incentivati siano già in essere al 31 dicembre 2024.
Un aspetto rilevante riguarda le aziende con più di 250 dipendenti: al momento, la versione dello sgravio per queste realtà è in attesa del via libera della Commissione Europea e sarà applicabile solo in presenza di un incremento occupazionale.
Somministrazione e limiti normativi
L’incentivo spetta anche per i lavoratori in somministrazione, purché la sede di lavoro sia situata nelle regioni ammesse al beneficio. In questo caso, l’onere di rispettare la regola del ‘de minimis’ ricade sul datore di lavoro utilizzatore e non sull’agenzia di somministrazione.
Schema riepilogativo
- Beneficiari: datori di lavoro privati con sede nelle regioni del Mezzogiorno
- Limite dipendenti: massimo 250 addetti
- Sconto contributivo: 25% sui contributi dovuti
- Tetto massimo mensile: 145 euro per lavoratore
- Durata: dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025
- Esclusioni: settore agricolo, lavoro domestico, apprendistato
- Requisiti: rapporto di lavoro a tempo indeterminato attivo al 31 dicembre 2024, regolarità contributiva, rispetto delle norme sulle assunzioni obbligatorie
Per tutti i dettagli e le istruzioni operative, si consiglia di consultare la circolare INPS n. 32/2025, disponibile sul sito ufficiale dell’INPS.
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