Tra le tante agevolazioni e meccanismi premiali vigenti anche nel 2023, non bisogna dimenticare il bonus pubblicità, vale a dire un credito di imposta introdotto alcuni anni fa allo scopo di incentivare gli investimenti pubblicitari effettuati attraverso stampa, online e non, o tramite gli emittenti in ambito televisivo o radiofonico. Il riferimento normativo è all’art. 57-bis Dl n. 50 del 2017.
Per ottenere il credito di imposta relativo alle spese prenotate e sostenute nel 2022, occorreva rispettare lo step dell’invio della dichiarazione sostitutiva, in scadenza il 9 febbraio scorso. Scade invece il 31 marzo 2023 la possibilità per imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali di prenotare il bonus pubblicità per gli investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line, effettuati e/o da effettuare nel 2023.
Vediamo un po’ più nel dettaglio alcuni aspetti chiave del bonus pubblicità 2023.
Bonus pubblicità 2023: cosa cambia?
Dal 2023 ritorna il regime ordinario, perché il tax credit varrà nella misura unica del 75% del valore incrementale degli investimenti compiuti in campagne pubblicitarie soltanto sulla stampa quotidiana e periodica, anche online. Ricompare altresì il presupposto dell’incremento minimo dell’1%, rispetto all’investimento dell’anno anteriore, mentre non sono più fatte oggetto di agevolazione le campagne sulle emittenti televisive e radiofoniche, analogiche o digitali.
Non dimentichiamo che, a causa della pandemia, l’agevolazione fu in via eccezionale rimodulata per allargare la platea dei beneficiari. Infatti negli anni 2020, 2021 e 2022 le aziende o i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali che hanno svolto campagne pubblicitarie in conformità ai fini della disposizione, hanno avuto diritto al bonus pubblicità al di là del requisito dell’incremento della spesa rispetto all’anno anteriore. In particolare, per il 2021 e il 2022 il credito d’imposta è uguale al 50% della spesa effettuata e non è quantificato sul mero valore incrementale.
Il contributo in oggetto è assegnato nel limite massimo dello stanziamento ogni anno disposto, e corrispondente a 90 milioni di euro per ognuno degli anni 2021 e 2022. In particolare si tratta di 65 milioni di euro per gli investimenti sulla stampa e 25 milioni di euro per gli investimenti su tv e radio.
Quanto messo a disposizione con il bonus pubblicità è utilizzabile in compensazione grazie al modello F24 presentato solo con i servizi web dell’Agenzia delle Entrate e indicando il codice tributo “6900”. L’entità del credito d’imposta fruibile sarà fissata con provvedimento del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria.
Come detto poco sopra, a partire da quest’anno il bonus pubblicità torna al regime ordinario, secondo regole meno elastiche. Perciò a cominciare dagli investimenti compiuti nel 2023, avremo di nuovo le regole della spesa incrementale dell’1% e del credito d’imposta al 75%.
Come e quando fare la prenotazione del credito d’imposta
La richiesta di prenotazione del bonus pubblicità va inviata telematicamente entro il 31 marzo 2023 all’Agenzia delle Entrate attraverso i consueti canali e previo inserimento dei dati personali (SPID, CNS, CIE 3.0 o PIN del Fisco).
Bisogna poi ricordarsi a gennaio 2024 di inviare anche la dichiarazione contenente le spese effettivamente confermate e sostenute nel corso del 2023. La dichiarazione dovrà essere presentata per via telematica tra il 9 gennaio 2024 e il 9 febbraio 2024.
All’interno dei siti web delle Entrate e del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria sono contenuti il modello e istruzioni aggiornati, con la precisazione che il modello è quello già usato per la presentazione della “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta”.
Chi sono i destinatari del bonus pubblicità 2023?
Il bonus pubblicità ovvero il credito d’imposta per le spese pubblicitarie spetta a:
- imprese
- lavoratori autonomi
- enti non commerciali
Al fine di beneficiare del bonus pubblicità 2023 occorre aver sostenuto o aver pianificato costi legati ad attività pubblicitaria su stampa quotidiana e periodica, anche online. Per il 2023 vi sono 30 milioni di euro disponibili e le risorse saranno poi ripartite in misura proporzionale al credito spettante in caso di mancanza di fondi rispetto alle richieste presentate.
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