Una specifica agevolazione fiscale per sostenere il settore dell’editoria, ed in particolare le librerie, è prevista grazie al cd. tax credit librerie per l’anno 2022, vale a dire un bonus librerie fino a 20mila euro in compensazione sulle spese effettuate – in relazione ai tributi locali degli esercizi commerciali. Lo scorso anno è il periodo di riferimento.
Proprio in questi giorni è giunto il momento di pensare alle istanze tax credit librerie per l’anno 2022. Le richieste di accesso al bonus – spiega un avviso pubblicato sul sito web ufficiale della direzione generale Biblioteche e Diritto d’autore del ministero della Cultura – possono essere presentate dall’11 settembre prossimo.
Ecco allora una breve e sintetica scheda illustrativa, che indicherà i punti chiave dell’iniziativa, i beneficiari, come si calcola il beneficio, quali sono i requisiti per conseguirlo e i chiarimenti su come usare il tax credit o bonus librerie. I dettagli.
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Bonus librerie 2023: chi sono i beneficiari del credito d’imposta
Si tratta di un contributo previsto dalla manovra 2018, indirizzato espressamente alle seguenti figure:
- venditori al dettaglio di libri nuovi o usati in esercizi specializzati per la vendita al dettaglio;
- i piccoli librai ricevono una speciale considerazione, in quanto il bonus librerie per l’anno 2022 può toccare i 20mila euro per le librerie indipendenti non facenti parte di gruppi editoriali, mentre per tutti gli altri il tetto massimo è pari a 10mila euro.
Attenzione però: nelle FAQ sul sito web del Ministero dei beni culturali, relative al bonus librerie, si precisa altresì che il massimale dei 20mila euro vale altresì per quegli esercenti che hanno librerie appartenenti a gruppi editoriali – a condizione che esse non siano gestite dai gruppi editoriali ma dall’esercente in modo diretto.
Il credito d’imposta in concreto compensa i tributi locali pagati con riguardo agli esercizi commerciali ed, anzi, è parametrato a questi ultimi. La finalità del bonus librerie è sostenere il settore nel suo complesso, gravato negli ultimi anni dalla trasformazione digitale dell’informazione e dei libri ed – ovviamente – dalle spese di natura fiscale.
Come funziona il tax credit?
Vediamo adesso in sintesi il meccanismo del bonus librerie o tax credit librerie riferito al 2022:
- secondo le norme istitutive, il citato credito d’imposta è quantificato, per ciascun punto vendita, tenuto conto delle spese effettuate per i locali nei quali l’attività agevolata è svolta. Basti pensare ai costi legati all’IMU, ai contributi versati per conto degli eventuali dipendenti, ma anche alle spese correlate alla tassa per l’occupazione del suolo pubblico, alla TARI, alla tassa sulla pubblicità e alla TASI;
- per usufruirne è necessaria la sede legale nello Spazio economico europeo;
- in riferimento all’attività commerciale agevolata, occorre altresì la residenza fiscale o stabile organizzazione nel nostro paese;
- occorre aver ottenuto – nell’esercizio finanziario anteriore – ricavi che scaturiscono da cessione di libri, anche usati, corrispondenti ad almeno il 70% dei ricavi nel complesso dichiarati;
- necessaria inoltre la classificazione Ateco principale 47.61 (libri nuovi) o 47.79.1 (libri usati), così come risulta nel registro delle imprese alla data della domanda.
Attenzione però: la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 14 del 2022 tuttavia precisa che la TASI non è più in vigore e che la tassa sulla pubblicità, come pure la tassa di occupazione del suolo pubblico, sono entrate a far parte del cd. canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria. Si tratta di un canone unico che accorpa in un solo tipo di prelievo le entrate legate all’occupazione di aree pubbliche e alla diffusione di messaggi di pubblicità.
Le regole dettagliate per l’assegnazione del credito massimo del bonus librerie o tax credit librerie sono incluse nell’allegato al decreto 23 aprile 2018, a cui infatti rimandiamo. In particolare nella Tabella 1 è inserito il massimale per ciascuna voce di spesa, mentre nella Tabella 2 si trova la percentuale valida per stabilire il credito d’imposta teorico, valevole in rapporto alle voci di costo usate.
Quando e come fare domanda
Gli interessati debbono sapere che per il bonus librerie fino a 20mila euro è possibile fare domanda dalle ore 9 dell’11 settembre prossimo fino alle ore 12 del 31 ottobre di quest’anno.
Per quanto riguarda le modalità per fare domanda, c’è un portale web ad hoc – grazie al quale è possibile fare l’istanza per avvalersi di questa agevolazione fiscale. Di riferimento è questo link, ma occorrerà fare prima la registrazione.
La direzione generale Biblioteche e Diritto d’autore precisa altresì che anche quest’anno il richiedente il bonus fiscale in oggetto, deve dettagliare la dimensione dell’impresa (micro, piccola, media, grande).
Anche coloro che hanno già ottenuto in passato il tax credit librerie devono rinnovare l’abilitazione al portale. Pertanto chi ha già fatto l’accesso nello scorso anno dovrà comunque ripetere la procedura di abilitazione.
Come sfruttare l’agevolazione fiscale?
Il credito d’imposta in oggetto può essere sfruttato soltanto in compensazione – presentando il modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, altrimenti vi sarà lo scarto dell’operazione di versamento (codice tributo “6894”).
Inoltre gli interessati debbono ricordare che il contributo ottenuto deve essere specificato:
- nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di riconoscimento del credito;
- nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta in cui la somma è utilizzata, distinguendo l’importo assegnato e maturato e quello speso.
In conclusione, onde avere istruzioni dettagliate, di riferimento è comunque la guida alla compilazione dell’istanza tax credit librerie, pubblicata sul sito web ufficiale della Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’Autore – in questa pagina.