Il MISE, ovvero quello che era il Ministero dello Sviluppo Economico, ha cambiato nome: oggi l’istituzione opera come Ministero delle Imprese e del Made in Italy allo scopo di incentivare iniziative e progetti nell’ambito dell’innovazione di prodotto e di processo in tutti i settori produttivi, favorendo così lo sviluppo economico delle aziende e dei territori del nostro paese. L’obiettivo è anche la valorizzazione e promozione delle imprese italiane nel mondo.
Ebbene, proprio questo Ministero si deve il lancio di un nuovo bando recante finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto a favore di attività di innovazione, ricerca e sviluppo. Saranno incentivati i progetti aventi specifiche caratteristiche che di seguito vedremo, nell’ambito di un’iniziativa che prende il nome di “Bando Accordi per l’innovazione del Ministero delle Imprese“: vediamo dunque come funziona e che cosa c’è da ricordare a riguardo.
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Bando Accordi per l’innovazione del MiMIT: chi sono i beneficiari delle agevolazioni
Se ci si domanda chi sono i potenziali beneficiari di quanto disposto nel testo del Bando Accordi per l’innovazione, la risposta è che possono accedere:
- le imprese di ogni dimensione che possano però documentare l’approvazione di almeno due bilanci;
- le imprese operative nel settore industriali, agroindustriale, artigiano, di servizi all’industria e attività di ricerca.
Insomma, si tratta certamente di un bando che, essendo aperto sia alle PMI che alle grandi imprese, mira a mettere in pratica la lungimirante strategia della creazione di una unione tra le grandi organizzazioni caratterizzate da mezzi importanti e capitale elevato con le piccole attività produttive, le quali però sono un fiore all’occhiello per il nostro paese – considerando che al loro interno hanno molto spesso delle elevate specializzazioni e competenze tecniche. In una sorta di ‘sinergia’ e con il contributo delle attività di ricerca connesse alle università, sarà dunque possibile conseguire gli obiettivi indicati dalla misura agevolativa di cui al bando.
Infatti le imprese possono presentare i progetti anche in forma congiunta tra loro, fino a un massimo di 5 soggetti co-proponenti. Non solo: possono essere soggetti co-proponenti di un progetto ‘combinato’ anche gli Organismi di ricerca e le imprese agricole (queste ultime a determinate condizioni specificate dal MIMIT nel proprio sito web).
Caratteristiche dei progetti di ricerca e sviluppo
Abbiamo accennato al fatto che il Bando citato prevede contributi ad hoc, e questo secondo una dotazione finanziaria imponente trattandosi di un miliardo di euro. A quali condizioni? Ebbene le agevolazioni sono previste:
- a favore di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale mirate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al loro notevole miglioramento, grazie allo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs). Ci riferiamo ad es. alle biotecnologie o alla nanotecnologia;
- nell’ambito delle aree di intervento collegate al secondo Pilastro del Programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa” di cui al Regolamento UE 2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 aprile dello scorso anno. Dette aree sono ad es. quelle inerenti l’intelligenza artificiale o la robotica, la mobilità intelligente o l’industria pulita a basse emissioni di carbonio.
Non solo. I progetti di ricerca e sviluppo cui fa riferimento il Bando Accordi di innovazione devono avere le seguenti caratteristiche:
- durata non maggiore di 3 anni;
- spese agevolabili non al di sotto di 5 milioni di euro;
- essere avviati subito dopo la presentazione della richiesta domanda di agevolazioni al MIMIT.
Si tratta di requisiti abbastanza rigidi che contribuiranno a selezionare in partenza i soggetti che intendono sfruttare i benefici del Bando Accordi di innovazione.
Tipologie delle agevolazioni di cui al Bando MIMIT
In particolare detti incentivi alle PMI e alle grandi imprese sono previsti secondo due distinte modalità:
- contributo diretto per i costi, nel limite massimo del 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;
- eventuale finanziamento a tasso agevolato, nel limite massimo del 20% del totale delle spese ammissibili di progetto di ricerca e sviluppo.
Nell’ipotesi nella quale il progetto sia ideato in forma congiunta con una collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più Organismi di ricerca, il MIMIT riconosce a ognuno dei soggetti proponenti, entro determinati limiti, una maggiorazione del contributo diretto sia per le piccole e medie imprese e gli Organismi di ricerca, sia per le grandi imprese.
Il rilievo dell’Accordo per l’innovazione
Onde accedere alle agevolazioni in gioco nel Bando Accordi per l’innovazione, è necessario sia definito l’Accordo per l’innovazione tra il Ministero e i soggetti proponenti (e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al cofinanziamento dell’iniziativa). Nello specifico, per l’attivazione dell’iter negoziale mirato alla definizione dell’Accordo per l’innovazione le aziende proponenti devono presentare al MIMIT la domanda di agevolazioni insieme alla scheda tecnica, al piano di sviluppo del progetto e, in ipotesi di progetto proposto insieme a più soggetti, alla copia del contratto di collaborazione.
Ovviamente il Ministero, dopo aver ricevuto la domanda di agevolazione, controllerà la disponibilità delle risorse finanziarie e darà luogo all’istruttoria amministrativa, finanziaria e tecnica, sulla scorta della documentazione presentata. Sarà il momento clou della procedura, con la quale l’istituzione valuterà di fatto la bontà del progetto.
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Termine per fare domanda
In tema di Bando Accordi per l’innovazione, le imprese interessate a fare domanda debbono ricordare che non c’è moltissimo tempo, in quando il termine scade il prossimo 31 marzo, e la richiesta è possibile fino ad esaurimento fondi.
Ricordiamo infine che un soggetto proponente può fare una sola domanda di agevolazione, come singolo proponente o in veste di soggetto capofila di un progetto congiunto tra più realtà imprenditoriali. Per ulteriori informazioni e dettagli su come fare domanda rinviamo comunque all’apposita pagina web sul sito del MIMIT.