Il mese di dicembre rappresenta in via generale per i pensionati il mese in cui viene corrisposta la tredicesima mensilità, ossia la c.d. gratifica natalizia. Ma la mensilità aggiuntiva spetta anche ai pensionati che ricevono una pensione assistenziale da parte dell’INPS? Stiamo parlando ad esempio dell’invalidità civile e dell’indennità di accompagnamento oppure ancora della pensione dei ciechi civili e sordomuti.
Ebbene, in attesa che l’Istituto previdenziale emani l’apposita circolare riepilogativa nella quale illustra i nuovi importi per il prossimo anno, si individua di seguito l’ammontare annuale delle prestazioni assistenziali per invalidi civili e inabili l lavoro. Per il 2018 si è registrato un leggero rialzo rispetto al 2017. E dal 2019, in base alla c.d. perequazione automatica, ossia della rivalutazione dell’importo pensionistico legato all’inflazione, scatta un nuovo aumento.
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Ma vediamo ora nel dettaglio quando spetta la tredicesima per gli invalidi o inabili e se opera anche per l’indennità di accompagnamento.
Tredicesima invalidità civile
L’Istituto previdenziale ha stabilito che per quest’anno l’importo mensile degli invalidi civili è di 282,55 euro per tredici mensilità, con un limite massimo di reddito personale annuo pari a 16.664,36 euro. Dunque per gli invalidi civili spetta anche la tredicesima. Dunque, l’importo annuo è di 3.673,15 euro.
La rata di dicembre, così come la tredicesima mensilità, viene erogata:
- il 3 dicembre per chi riceve l’accredito in banca;
- il 2 dicembre per chi invece si è fatto accreditare la pensione in posta.
Si ricorda, infatti, che per la banca il sabato, così come la domenica, non è un giorno bancabile. Per questo motivo i pensionati che hanno l’accredito in banca riceveranno la pensione con qualche giorno di ritardo a dicembre.
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Esclusa la tredicesima per indennità di accompagnamento
L’indennità di accompagnamento è una prestazione di assistenza non reversibile rivolta ai mutilati ed invalidi civili totalmente inabili per affezioni fisiche o psichiche. Tali soggetti devono aver accertato:
- che si trovano nella impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore;
- oppure, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, abbisognano di un’assistenza continua.
È quindi necessaria una invalidità civile totale del 100%. Si ricorda che l’indennità di accompagnamento non è incompatibile con lo svolgimento di attività lavorativa. Inoltre è concessa anche ai minorati nei cui confronti l’accertamento delle prescritte condizioni sanitarie sia intervenuto a seguito di istanza presentata dopo il compimento del sessantacinquesimo anno di età.
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Tredicesima accompagnamento causa di guerra, di lavoro o di servizio
Il beneficio economico, tra l’altro, non è compatibile con analoghe prestazioni concesse per invalidità contratte per causa di guerra, di lavoro o di servizio.
L’importo della prestazione è pari a 516,35 euro e vale per 12 mensilità. Dunque non è prevista alcuna tredicesima per chi è titolare di indennità di accompagnamento.
Pertanto la tredicesima mensilità spetta soltanto per la pensione di inabilità o invalidità civile; mentre non è prevista per l’indennità di accompagnamento, che spetta all’accompagnatore.
Importi 2018 prestazioni assistenziali: quanto spetta
Di seguito, si riepilogano gli importi 2018 delle principali prestazioni assistenziali INPS:
- pensione ciechi civili assoluti: 305,56 euro;
- pensione ciechi civili assoluti ricoverati: 282,55 euro;
- prestazione per ciechi civili parziali: 282,55 euro;
- accompagnamento ciechi civili assoluti: 915,18 euro;
- indennità speciale ciechi ventesimisti: 209,51 euro;
- assegno ipovedenti decimisti: 209,70 euro;
- pensione invalidi civili totali: 282,55 euro;
- assegno mensile invalidi civili parziali: 282,55 euro;
- accompagnamento invalidi civili totali: 516,35 euro;
- indennità di frequenza minori di 18 anni: 282,55 euro;
- pensione sordi: 282,55 euro;
- indennità comunicazione sordi: 256,21 euro;
- lavoratori con drepanocitosi o talassemia major: 507,42 euro.
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