Il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, hanno reso noto il valore della variazione percentuale, salvo conguaglio, per il calcolo delle rivalutazioni degli importi delle pensioni da gennaio 2018.
Si tratta dell’aumento delle pensioni in base al tasso di inflazione rilevato dall’Istat e che prevede l’erogazione di nuovi importi dal primo gennaio 2018.
Come saranno rivalutate le pensioni del nuovo anno
Il procedimento di aumento degli importi degli assegni sulle pensioni ritorna dopo due anni di blocco. In merito, sarà applicato a partire dal prossimo primo gennaio 2018. Con la rivalutazione degli importi in base alla variazione dell’inflazione Istat del 2017, previsti diversi aumenti fino a 260 euro all’anno.
La rivalutazione non avrà economicamente uno stesso impatto e prevede al momento degli aumenti dell’1,1% per la maggior parte dei pensionati. Aumenti previsti, in particolare, per le pensioni che prevedono fino a tre volte l’applicazione di un trattamento minimo Inps, ossia fino a 1522,23 euro. Aumenti anche per altre 4 importanti fasce come:
- Pensioni comprese tra tre e quattro volte il trattamento minimo Inps, ossia fino a 2029,64 euro. Per tale soglia di reddito, sarà prevista una rivalutazione degli importi degli assegni pari a 1,045%.
- Per le pensioni tra le quattro e le cinque volte il trattamento minimo Inps e in particolare fino a 2537,05, sono previste delle rivalutazioni pari a 0.825.
- Rivalutazioni degli assegni pari a 0,55% per le pensioni tra cinque e sei volte il trattamento minimo previsto dall’Inps, ossia fino a 3044,46.
Percentuale rivalutata dello 0,49%, inoltre, per le pensioni che superano di sei volte il trattamento minimo applicato dall’Inps. Vale a dire importi oltre i 3044,46 euro.
Aumenti importi del nuovo anno anche per pensioni minime e assegni sociali
Le nuove rivalutazioni degli importi delle pensioni del nuovo anno, saranno applicate per tutte le 13 mensilità e in base alla fasce di reddito ora evidenziate. La misura, sarà valida anche per le pensioni minime e gli assegni sociali. Per la prima categoria, si presume un passaggio di importi da 501.89 euro a 507.41 al mese. Per la seconda categoria, invece, si presume una rivalutazione da 373 euro al mese a 453 euro.
I differenti importi evidenziati che saranno applicati nelle varie misure pensionistiche, derivano da meccanismi automatici di adeguamento sulle pensioni all’inflazione. Prevede, cioè, che gli importi percepiti dalle pensioni possono essere modificati in base ai nuovi dati dell’inflazione sull’Istat.
Dopo due anni di blocco per la crescita azzerata nel paese, vi è un nuovo aumento all1,1% per i principali assegni e con decorrenza immediata a partire dal primo gennaio 2018.
Meccanismo della rivalutazione pensioni, si attendono nuove comunicazioni dell’Inps
Il meccanismo di rivalutazione delle pensioni, è stato introdotto con la legge numero 147 del 2014. Troverà attuazione, soprattutto per le pensioni con un importo superiore a 3 volte il trattamento minimo. Vantaggi anche per i titolari di pensione minima, che vedranno applicati per tutte le tredici mensilità una maggiore rivalutazione e con un incremento finale di circa 72 euro.
Si attendono ora le prossime comunicazioni ufficiali da parte dell’Inps, per maggiori informazioni rispetto alle nuove rivalutazioni che saranno applicate sugli assegni delle pensioni in Italia a partire dal nuovo anno.