Dal 27 settembre 2024 fino al 21 ottobre 2024, il personale scolastico interessato può presentare domanda di cessazione dal servizio con decorrenza dal 1° settembre 2025. Questa scadenza è valida per chi intende accedere alla pensione ordinaria, anticipata o a un prepensionamento tramite le formule “Quota 100”, “Quota 102”, “Quota 103” e “Opzione Donna”. Per i dirigenti scolastici, il termine per la presentazione delle domande è fissato al 28 febbraio 2025.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha rilasciato la Circolare Ministeriale n. 150796 del 25 settembre 2024 con cui ha fornito le consuete scadenze e indicazioni operative annuali per l’invio delle domande di cessazione dal servizio nella Scuola e conseguente pensionamento con effetto a partire dal 1° settembre 2025.
Le opzioni per il pensionamento
La circolare del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) n. 150796/2024, condivisa con l’INPS, fornisce indicazioni chiare per il personale scolastico che intende cessare dal servizio e accedere alla pensione. Vediamo nel dettaglio le principali opzioni disponibili:
- Pensione di vecchiaia: è possibile per chi raggiunge i 67 anni di età e ha maturato almeno 20 anni di contributi entro il 31 agosto 2025.
- Pensione anticipata: a prescindere dall’età anagrafica, il personale che ha maturato 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne) entro il 31 dicembre 2025 può accedere alla pensione anticipata. È possibile anche cumulare i contributi versati in altre gestioni previdenziali obbligatorie, incluse le casse professionali.
Oltre a queste modalità standard, esistono altre opzioni di pensionamento anticipato, che includono le formule Quota 100, Quota 102 e Quota 103.
- Quota 100: richiede 62 anni di età e 38 anni di contributi, e doveva essere maturata entro il 31 dicembre 2021.
- Quota 102: prevede 64 anni di età e 38 anni di contributi, maturabili entro il 31 dicembre 2022.
- Quota 103: può essere richiesta da chi ha compiuto 62 anni e ha accumulato 41 anni di contributi, a condizione che tali requisiti siano raggiunti entro il 31 dicembre 2024.
Questi requisiti possono essere raggiunti cumulando contributi provenienti da diverse gestioni previdenziali, con l’eccezione delle casse professionali.
Tabella requisiti 2025
Alleghiamo la tabella riepilogativa dei requisiti per l’uscita nel 2025
Tabella riepilogativa requisiti 2025 (116,8 KiB, 178 hits)
Opzione Donna
La modalità “Opzione Donna” è stata oggetto di modifiche con le ultime leggi di bilancio, ma resta disponibile per specifiche categorie di lavoratrici. Le lavoratrici che desiderano accedere a questa opzione possono presentare domanda se soddisfano uno dei seguenti requisiti:
- Aver compiuto 58 anni di età e maturato 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2021, senza ulteriori condizioni.
- Aver compiuto 60 anni (59 anni se con un figlio, 58 anni con due o più figli) e maturato 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2022. In questo caso, è necessario prestare assistenza a una persona disabile o essere invalide almeno al 74% al momento della richiesta di pensione.
- Avere 61 anni (60 con un figlio, 59 con due o più figli) e 35 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2023, sempre a condizione di assistenza a disabili o invalidità.
Ape Social e pensione per lavoratori precoci
Un’altra opzione è rappresentata dall’Ape Social e dalla pensione anticipata per i lavoratori precoci. Queste misure sono riservate a specifiche categorie di lavoratori, come i lavoratori gravosi o precoci, che abbiano accumulato almeno 41 anni di contributi.
Per accedere a queste misure, è necessario ottenere il riconoscimento dell’INPS prima di presentare la domanda di cessazione dal servizio.
Procedura di domanda e revoca
Le domande di cessazione devono essere presentate esclusivamente tramite la piattaforma online POLIS “Istanze On Line” entro il 21 ottobre 2024. Il personale in servizio nelle province autonome di Trento, Bolzano e Aosta può presentare la domanda in formato cartaceo alla propria sede di servizio.
In caso di ripensamenti, è possibile revocare la domanda di cessazione entro lo stesso termine, sempre attraverso la piattaforma POLIS o, per le province menzionate, con modalità cartacea.
Cessazioni d’ufficio
Alcuni dipendenti saranno collocati in pensione d’ufficio se raggiungono i 65 anni di età entro il 31 agosto 2025 e hanno maturato il diritto alla pensione anticipata, cioè 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini. Se non soddisfano questi requisiti, la cessazione d’ufficio scatta al compimento dei 67 anni, a condizione che abbiano accumulato almeno 20 anni di contributi.
In alcuni casi, la cessazione anticipata può essere richiesta dall’amministrazione scolastica, se ci sono situazioni di esubero o se il dipendente ha raggiunto la massima anzianità contributiva (42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne) entro il 31 agosto 2025. In questo caso, l’amministrazione deve notificare il dipendente almeno sei mesi prima, fornendo una motivazione chiara e trasparente per la risoluzione del rapporto di lavoro.
Trattenimento in servizio e opzione part-time
Il trattenimento in servizio oltre i 67 anni di età è consentito solo se il dipendente non ha ancora maturato i 20 anni di contributi necessari per la pensione di vecchiaia. In questo caso, il trattenimento è possibile fino al compimento dei 71 anni.
I dipendenti che soddisfano i requisiti per la pensione anticipata possono richiedere la trasformazione del rapporto di lavoro in part-time, con contestuale percezione della pensione, a condizione che siano rispettati i criteri previsti dalla normativa vigente.
Riepilogo delle scadenze principali
- 27 settembre 2024: apertura delle domande di cessazione dal servizio tramite POLIS.
- 21 ottobre 2024: termine ultimo per la presentazione delle domande e per la revoca.
- 28 febbraio 2025: termine per i dirigenti scolastici.
- 31 agosto 2025: data di cessazione effettiva dal servizio per chi ha presentato domanda o è stato collocato in pensione d’ufficio.