A maggio torna il consueto appuntamento con l’assegno previdenziale. La pensione verrà accreditata direttamente sul conto corrente bancario e postale, su libretto postale e su postepay evolution, a partire dal 2 maggio 2024, primo giorno bancabile del prossimo mese. Alcuni fortunati invece, come è avvenuto per aprile, quando il 1° era Pasquetta, ricevono l’accredito in anticipo, ovvero già il 30 aprile, anche se non c’è una regola Poste e Banche hanno preso questa abitudine di fare l’accredito prima, ma non per tutti però.
Qualche giorno in più, invece, dovranno aspettare quanti la incassano in contanti, direttamente presso gli uffici postali, che devono rispettare il calendario dei pagamenti.
Quali novità sono previste da questo mese per quanti percepiscono la pensione? La novità più importante è che i nuovi scaglioni IRPEF vengono applicati agli assegni previdenziali. Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo cosa è previsto per il mese di maggio 2024.
Pensioni, il calendario dei pagamenti di maggio 2024
Quando vengono pagate le pensioni nel corso del prossimo mese? L’erogazione è prevista, come sempre, il primo giorno bancabile, che è il 2 maggio 2024, subito dopo la Festa dei Lavoratori. La valuta sarà la stessa sia per quanti ricevono l’accredito su Poste italiane sia per quanti lo ricevono su un conto corrente bancario.
Generalmente il primo giorno bancabile del mese capita il 1°, ma a maggio coincide con una festività, quindi il tutto è slittato di una giornata.
Come detto in premessa alcuni fortunati ricevono l’accredito in anticipo, ovvero già il 30 aprile. Anche se non c’è una regola Poste e Banche hanno preso questa abitudine di fare l’accredito prima, ma non per tutti però. Lo stesso è avvenuto ad esempio per le pensioni di aprile, quando il 1° aprile era Pasquetta e il primo giorno bancabile il 2, sia le Poste che le Banche hanno fatto gli accrediti a fine marzo.
Pagamento pensioni maggio 2024 alle Poste
Il discorso, invece, cambia per quanti percepiscono la pensione in contanti presso gli uffici postali. In questo caso è necessario rispettare il calendario connesso con le iniziali del cognome, che è il seguente:
- giovedì 2 maggio 2024: lettere dalla A alla B;
- venerdì 3 maggio 2024: lettere dalla C alla D;
- sabato (solo mattina) 4 maggio 2024: lettere dalla E alla K;
- lunedì 6 maggio 2024: lettere dalla L alla O;
- martedì 7 maggio 2024: lettere dalla P alla R;
- mercoledì 8 maggio 2024: lettere dalla S alla Z.
Quali novità ci sono a maggio
Nel corso del mese di maggio 2024 non ci sono sostanziali novità rispetto al passato. A marzo e ad aprile, INPS ha provveduto ad aggiornare gli assegni previdenziali alle nuove aliquote IRPEF. Sono stati versati gli arretrati di gennaio e febbraio e i nuovi importi, a questo punto, risultano essere calibrati in base alle nuove aliquote.
È bene ricordare che è stato eliminato lo scaglione al 25%. Questo significa, in altre parole, che per i redditi compresi tra 15.001 e 28.000 euro l’aliquota è al 23%. Chi percepisce un assegno che determina un reddito annuo oltre i 15.000 euro potrà beneficiare di un aumento fino a 260 euro l’anno. Sottolineiamo, però, che questa non è una novità di maggio, ma i nuovi importi hanno già iniziato ad arrivare da marzo o aprile.
Di seguito riportiamo alcuni esempi utili per comprendere a quali aumenti corrispondano in pensione la riduzione delle aliquote IRPEF:
- per quanti hanno un reddito annuo di 16.000 euro versano 3.860 euro di IRPEF invece che 3.700 euro. Risparmiano 20 euro all’anno, che corrispondono ad un aumento di 1,67 euro al mese;
- per quanti hanno un reddito annuo di 18.000 euro versano 4.140 euro di IRPEF invece che 4.200 euro. Risparmiano 20 euro all’anno, che corrispondono ad un aumento di 5 euro al mese;
- per quanti hanno un reddito annuo di 20.000 euro versano 4.600 euro di IRPEF invece che 4.700 euro. Risparmiano 100 euro all’anno, che corrispondono ad un aumento di 8,35 euro al mese;
- per quanti hanno un reddito annuo di 23.000 euro versano 5.290 euro di IRPEF invece che 5.450 euro. Risparmiano 160 euro all’anno, che corrispondono ad un aumento di 13,33 euro al mese;
- per quanti hanno un reddito annuo di 25.000 euro versano 5.750 euro di IRPEF invece che 5.950 euro. Risparmiano 200 euro all’anno, che corrispondono ad un aumento di 16,66 euro al mese;
- per quanti hanno un reddito annuo di 28.000 euro versano 6.440 euro di IRPEF invece che 6.700 euro. Risparmiano 200 euro all’anno, che corrispondono ad un aumento di 21,66 euro al mese.
Gli eventuali arretrati
Ricordiamo che la riforma IRPEF è entrata ufficialmente in vigore il 1° gennaio 2024. L’INPS è riuscita ad attuarla solo dal mese di marzo 2024. L’istituto si è impegnato a versare gli arretrati di gennaio e febbraio a marzo.
Chi non li dovesse aver ricevuti nemmeno ad aprile (stiamo, però, parlando di una piccolissima percentuale di pensionati), li dovrebbe ricevere a maggio 2024.
A quanto ammontano gli arretrati sulla pensione di maggio (per taglio IRPEF)?
Tenendo conto che si tratta della pensione di maggio, i possibili beneficiari dovrebbero ottenere 4 mensilità di arretrati e il calcolo è abbastanza semplice.
Sulla base degli esempi riportati sopra basta moltiplicare la cifra corrispondente al singolo mese e moltiplicarla per 4.
Quindi per fare un paio di esempi:
- per redditi di 20.000 euro l’aumento è di 8,35 euro al mese e si avrà diritto a 33.40 euro di arretrati;
- per un reddito annuo di 28.000 euro il risparmio è di 21,66 euro al mese e quindi gli arretrati sono 86,64 euro
IRPEF, Addizionali Comunali e Regionali
Per quanto riguarda le pensioni soggette al pagamento dell’IRPEF (fuori dalla NO TAX AREA) anche sul rateo di maggio, oltre all’IRPEF mensile, l’INPS in qualità di Sostituto d’Imposta, trattiene le addizionali regionali e comunali relative al 2023.
Le addizionali regionali e comunali vengono recuperate in 11 rate, da gennaio a novembre dell’anno successivo a quello cui si riferiscono.
Come accedere al cedolino pensione online
I pensionati possono accedere al proprio cedolino pensionistico direttamente dall’area riservata del sito INPS. Il documento fornisce informazioni sull’importo dell’assegno previdenziale e sui motivi delle eventuali variazioni rispetto al mese precedente.
Per consultare il cedolino pensione, è necessario recarsi sul sito dell’INPS e accedere alla propria area riservata utilizzando le credenziali SPID o la Carta d’identità elettronica (CIE). È possibile raggiungere la pagina desiderata attraverso la sezione dedicata ai servizi oppure utilizzando la barra di ricerca e digitando “cedolino pensione”.
Una volta effettuato l’accesso, il pensionato potrà visualizzare il proprio cedolino e verificare l’importo lordo dell’assegno, nonché tutte le voci che lo compongono. Sarà inoltre possibile scoprire l’importo netto che spetta al pensionato dopo le detrazioni.