Come abbiamo più volte ricordato su queste pagine, il meccanismo di Opzione donna prosegue la sua applicazione e Quota 103 prende il posto di Quota 102: si tratta di percorsi di pensionamento anticipato che valgono anche per il comparto scuola e che, oggi, possono contare sulle istruzioni del Mim (ex Miur), aventi lo scopo di orientare i lavoratori nella procedura di accesso a questi utili strumenti.
Una recente circolare del Ministero dell’Istruzione e del Merito ha così fatto il punto sulle regole relative agli adempimenti burocratici in gioco, e la richiesta di cessazione del servizio fa ovviamente parte di questi. Il documento ministeriale di fatto si adegua alla normativa introdotta nell’ultima manovra e, infatti, include le istruzioni per le domande di cessazione dal servizio a partire dal primo settembre prossimo, al fine di accedere alla pensione anticipata 2023.
Sul servizio ‘Istanze online‘ sono perciò aperte le finestre per Quota 103 e Opziona donna. La riapertura delle domande è stata resa nota dal Ministero dell’istruzione e del merito con la citata circolare del 30 gennaio. Vediamo dunque un po’ più da vicino le istruzioni per sfruttare la via del pensionamento anticipato con Quota 103 e Opzione donna nel settore scuola. I dettagli.
Scuola, Quota 103 : come funziona l’accesso alla pensione anticipata per il personale scolastico
Ribadiamo che Quota 103 è la novità sul pensionamento anticipato che ha consentito di scansare il ritorno all’applicazione tout court della legge Fornero con la sua pensione anticipata ordinaria. In modo sperimentale per il 2023, gli iscritti all’AGO e alle forme esclusive e sostitutive della stessa, gestite dall’istituto di previdenza, ma anche alla gestione separata, possono ottenere così il diritto alla pensione anticipata al raggiungimento di un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva di almeno 41 anni. E’ la cosiddetta “pensione anticipata flessibile”, che permette di andare in pensione un po’ prima che nel caso della pensione di vecchiaia (requisito dei 67 anni di età anagrafica per uomini e donne).
Vero è che la manovra indica espressamente che il mondo dell’istruzione necessita di regole di dettaglio ad hoc, sul fronte del pensionamento anticipato. E questo perché il settore ha l’obbligo di garantire continuità ed efficienza al pubblico. Conseguentemente, chi lavora in questo campo con un contratto a tempo indeterminato e consegue i requisiti per accedere a Quota 103, allo scopo di accedere al trattamento pensionistico:
- può fare domanda di cessazione dal servizio entro il 28 febbraio di quest’anno,
- con effetti dall’inizio rispettivamente, dell’anno scolastico o accademico (se si tratta di personale universitario).
Ben si comprende allora la necessità di istruzioni operative e di dettaglio ad hoc, tali da facilitare l’attuazione di questi adempimenti. Le istruzioni sono giunte con la citata pubblicazione della circolare del 30 gennaio del Mim, avente ad oggetto l’effettuazione dell’istanza di cessazione dal servizio per il personale del settore scuola.
Scuola, Opzione donna 2023: l’accesso alla pensione anticipata per il personale scolastico
Mentre per quanto riguarda la proroga di Opzione donna, essa oggi vale soltanto per alcune categorie di dipendenti, sia del settore privato, che di quello pubblico – scuola inclusa. Dopo una fase di relativa incertezza, è arrivata la conferma per questo meccanismo nell’ambito dell’ultima legge di Bilancio. Qui troviamo infatti la disciplina aggiornata delle modalità e dei requisiti di accesso al pensionamento anticipato con Opzione donna: il campo di applicazione è oggi assai mutato e a cominciare da quest’anno non potranno accedere tutte le categorie di lavoratrici, ma soltanto alcune.
In particolare, Opzione donna 2023 vale soltanto verso le lavoratrici che entro il 31 dicembre dello scorso anno:
- hanno conseguito un’anzianità contributiva uguale o maggiore di 35 anni;
- hanno raggiunto un’età anagrafica di almeno 60 anni (ridotta di un anno per ciascun figlio nel limite massimo di due anni).
Non solo. Chi intende accedere alla nuova Opzione Donna 2023 deve altresì essere in una particolare condizione soggettiva tra queste tre: caregiver da almeno sei mesi; riduzione della capacità lavorativa accertata maggiore o pari al 74%; lavoratrice licenziata o dipendente da imprese per cui è operativo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale.
Ebbene, anche per chi vuole accedere alla pensione anticipata tramite Opzione donna, deve fare riferimento alle istruzioni domanda di cessazione dal servizio di cui alla circolare Mim. Il termine ultimo per la richiesta Quota 103 e Opzione donna è il prossimo 28 febbraio, in modo da poter andare in pensione già quest’anno, ovvero con cessazione dal primo settembre prossimo.
Perciò queste sono le regole previste e la cessazione dal servizio avrà effetti dall’inizio dell’anno scolastico 2023/24.
Come fare domanda di pensionamento anticipato con il sistema polis
In particolare, la domanda in oggetto deve essere fatta pervenire attraverso il sistema Polis, sfruttando le funzioni di cui alla sezione “Istanze on-line“. Le istanze Polis saranno le seguenti:
- Cessazioni On Line – personale docente, educativo, IRC e ATA – Quota 103;
- Cessazioni On Line – Dirigenti Scolastici – Quota 103;
- Cessazioni On Line – personale docente, educativo, IRC e ATA – Opzione donna;
- Cessazioni On Line – Dirigenti Scolastici – Opzione donna.
Sempre il 28 febbraio scadono le richieste di pensionamento per i dirigenti scolastici, termine già stabilito con la circolare annuale delle pensioni dell’8 settembre 2022.
Ulteriori chiarimenti
Chiaramente nell’istanza l’interessato o l’interessata dovrà richiedere la pensione anticipata, esprimendo la volontà di interrompere il rapporto d’impiego, dopo aver debitamente controllato la presenza dei requisiti per Quota 103 o Opzione donna.
Mentre per ciò che attiene alla distinta fase della presentazione delle richieste di pensione all’Inps, di riferimento restano le modalità descritte nella nota n. 31924 del 8 settembre scorso (qui il testo). In particolare, nella richiesta di accesso al pensionamento agevolato con Opzione donna, messa a disposizione direttamente dall’istituto di previdenza sul suo sito istituzionale, sarà necessario indicare le specifiche condizioni soggettive che, come abbiamo accennato in precedenza, servono ad usufruire del meccanismo.
Per tutte le ulteriori informazioni a riguardo, rinviamo comunque al testo della circolare Mim sopra citata, disponibile in questa pagina.
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