Con il recente messaggio numero 41 datato 11 marzo, INPS aggiorna la procedura di domanda per la pensione anticipata ordinaria – di fatto semplificandola e rendendo più facilmente fruibili i servizi informatici dell’istituto, anche da parte di chi ha meno dimestichezza con gli strumenti del web.
Ricordiamo in breve che la pensione anticipata è in vigore dal 2012, ed è una prestazione con sistema di calcolo misto o contributivo e spetta quando ricorrono determinate condizioni, prima del raggiungimento dell’età pensionabile stabilita per la pensione di vecchiaia.
Vediamo allora i contenuti del messaggio in oggetto, cogliendo l’occasione per ricordare – in sintesi – come funziona e quali sono i requisiti per accedere alla pensione anticipata ordinaria.
Come fare domanda di pensione anticipata
Il messaggio ha come oggetto “Pensione anticipata ordinaria. Semplificazione delle domande telematiche”, ed infatti i lavoratori e le lavoratrici – con i requisiti per accedere alla pensione anticipata ordinaria – da ora saranno agevolati nella presentazione dell’istanza – grazie agli accennati aggiornamenti al sistema di gestione delle domande.
In particolare Inps spiega che le domande possono essere presentate tramite i seguenti canali:
- direttamente dal sito web ufficiale dell’istituto di previdenza, accedendo tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale – SPID almeno di Livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) oppure CIE (Carta di identità elettronica) 3.0, e seguendo il percorso “Pensione e Previdenza” > “Domanda di pensione” > in Aree tematiche “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, Certificazioni, APE Sociale e Beneficio precoci” > cliccare su “Accedi all’area tematica”. A seguito dell’autenticazione, l’utente dovrà selezionare “Nuova prestazione pensionistica” > “Pensione anticipata”;
- utilizzando i servizi offerti dagli istituti di patronato riconosciuti dalla legge;
- telefonando al Contact Center Integrato al numero verde 803164 (gratis da rete fissa) o al numero 06 164164 (da rete mobile, a pagamento in rapporto alla tariffa applicata dai distinti gestori).
Pertanto, l’interessato o l’interessata – in modo semplificato – accedere al portale informatico Inps per eseguire la procedura di domanda, oppure potrà affidarsi agli intermediari rappresentati dai patronati e dai Contact Center.
Come funziona la pensione anticipata ordinaria
Prevista dalla famosa Legge Fornero di riforma del sistema previdenziale e pensionistico recante disposizioni in materia di trattamenti, la pensione anticipata ordinaria trova disciplina al suo art. 24 comma 10.
La prestazione in oggetto:
- ha preso il posto della anteriore pensione di anzianità;
- ha questo nome perché permette di uscire dal lavoro – e conseguire il diritto alla pensione – con un’età inferiore a quella previsto per il pensionamento di vecchiaia (oggi corrispondente a 67 anni di età anagrafica).
Ai fini del raggiungimento del requisito pensionistico sono utili tutti gli accrediti contributivi obbligatori, volontari, da riscatto e figurativi.
Quanti contributi servono per la pensione anticipata ordinaria e qual è l’età minima per averla
Opportuno ricordare che, nel testo del provvedimento del 2011, si trova scritto che:
con riferimento ai soggetti la cui pensione è liquidata a carico dell’AGO e delle forme sostitutive ed esclusive della medesima, nonché della gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, l’accesso alla pensione anticipata è consentito se risulta maturata un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Il trattamento pensionistico decorre trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti contributivi di cui al primo periodo.
Nessuna novità nel corso di quest’anno, visto che l’assetto normativo di cui alla Legge Fornero permette sempre di andare in pensione anticipata, con anzianità contributiva nei valori appena indicati.
Può accedere alla pensione anticipata ordinaria ogni iscritto presso la generalità delle gestioni previdenziali amministrate dall’istituto di previdenza.
Finestra di attesa per la liquidazione della pensione
A partire dalla maturazione del requisito contributivo, per la liquidazione della pensione anticipata ordinaria è necessaria l’attesa di un periodo di “finestra” corrispondente ad un trimestre. In questo periodo, l’interessato può continuare a lavorare.
Attenzione però, in quanto – sulla scorta di quanto previsto dall’art. 1 co.162 L. n. 213/2023 (legge di Bilancio 2024) – il periodo di finestra, a partire dal prossimo anno, sarà esteso sino a raggiungere 9 mesi nel 2028, per gli iscritti alle ex Casse amministrate dal Tesoro, ossia CPDEL, CPS, CPI e CPUG.
Inoltre, al fine di accedere alla pensione anticipata ordinaria, non è previsto il raggiungimento di un requisito anagrafico minimo.
Adeguamenti alle speranze di vita ISTAT
Lo sblocco degli adeguamenti alle speranze di vita anticipato all’anno in corso, rispetto all’anteriore termine del 2026, non ha modificato al momento il requisito contributivo per la pensione anticipata ordinaria.
In altre parole, per effetto del D.L. n. 4/2019, come modificato dalla legge di Bilancio 2024 (legge n. 213/2023), al requisito contributivo non si applicano, sino al 31 dicembre 2024, gli adeguamenti alla speranza di vita come riscontrati dall’ISTAT.
Altri tipi di pensione anticipata
Ricordiamo infine solo a titolo di completezza che la pensione anticipata ordinaria non va confusa con altre tipologie di pensione anticipata. fra cui la pensione anticipata contributiva (art. 24 comma 11, D.L. n. 201/2011). Per accedevi occorrono minimo 64 anni di età, almeno 20 anni di contributi e un ammontare minimo della pensione – il cd. importo soglia di:
- 3 volte l’assegno sociale (1.603,33 euro mensili lordi) per la generalità dei lavoratori;
- 2,8 volte l’assegno sociale (1.469,25 euro mensili lordi) per le donne con un figlio;
- 2,6 volte l’assegno sociale (1.389,47 euro mensili lordi) per le donne con 2 o più figli.
Altrimenti fra le più note vi sono la pensione anticipata per lavori usuranti, lavoratori precoci, oppure l’anticipo pensionistico APE Sociale.