La pensione anticipata 2018 è un trattamento pensionistico Inps per i lavoratori dipendenti e autonomi riconosciuta in base al numero di contributi maturati. Per il 2018, sono confermati i principali requisiti per richiederla, ovvero contributi minimi e l’età anagrafica del richiedente.
La pensione anticipata, può essere richiesta con un ulteriore anticipo da parte dei lavoratori precoci se prima del compimento dei 19 anni sono stati versati almeno 1 anno di contributi e a determinate condizioni. Dal 2017 sono state inoltre introdotte altre forme di anticipo pensionistico fra cui APe Social e APe volontario. Vediamo le principali informazioni al riguardo in questa guida.
Pensione anticipata 2018 requisiti
I requisiti per la pensione anticipata, sono rimasti invariati per il 2018 e riguardano un diritto che può essere esercitato da tutti i lavoratori dipendenti e autonomi iscritti all’Ago e alla Gestione Separata Inps.
Per i soggetti con una anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, la pensione anticipata può essere richiesta in base ad un minimo di contributi già maturati e pari a:
- 42 anni e 10 mesi per gli uomini.
- 41 anni e 10 mesi per le donne.
Tali requisiti, però, saranno validi solo fino al 31 dicembre 2018. A seguito delle nuove aspettative di vita e delle recenti riforme in materia di pensioni, infatti, dal primo gennaio 2019, potrebbero esserci dei nuovi adeguamenti.
Il diritto alla pensione anticipata, può essere esercitato anche in presenza del solo requisito anagrafico, ovvero al compimento di 63 anni. In questo caso, devono però risultare almeno 20 anni dei contributi effettivi accreditati e la prima rata della pensione non deve scendere sotto alla soglia mensile pari a 2,8 volte l’importo stabilito per l’assegno sociale.
Come fare domanda di pensione anticipata
La domanda di pensione anticipata, può essere presentata in presenza dei requisiti di legge:
- mediante il servizio telematico Inps, con accesso diretto tramite Pin personale;
- contattando il contact center Inps;
E’ possibile infine richiedere la prestazione anche recandosi presso un ente di patronato ovvero un intermediario abilitato. Sempre che questi ultimi forniscano assistenza alla compilazione della domanda.
Pensione anticipata 2018 lavoratori precoci
Con la riforma pensioni 2017 è stata introdotta una misura agevolata sulla pensione anticipata per i lavoratori precoci. Si tratta, di coloro che hanno iniziato a lavorare molto presto e comunque prima del compimento dei 19 anni. Come requisito essenziale per poter accedere alla pensione anticipata 2018 lavoratori precoci bisogna avere versato almeno 12 mesi di contributi prima dei 19 anni e almeno 41 anni di contributi. Inoltre alla data della domanda devono avere almeno uno di questi requisiti:
- stato di disoccupazione a seguito di licenziamento, dimissioni per giusta causa risoluzione consensuale (procedura 604/1966). Non devono inoltre percepire alcuna indennità di disoccupazione da almeno 3 mesi.
- assistere il coniuge o un familiare (caregiver) entro il 1° grado da almeno 6 mesi. Dal 2018 sono ammessi anche i caregiver di parenti entro il 2° grado conviventi a patto che i genitori o il coniuge della persona assistita abbiano compiuto i settanta anni di età o siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti.
- Essere in possesso di riduzione della capacità lavorativa al 74%, ovvero essere invalidi civili.
- Svolgere un lavoro usurante. Tante le novità per le categorie ammesse al riguardo con 4 categorie aggiuntive approvate nel nuovo anno in aggiunta alle 11 già presenti, come addetti ai servizi di pulizia e maestre di asilo e scuole di infanzia. In particolare, è stato dato spazio a categorie specifiche come marittimi e addetti alla pesca.
Per la pensione anticipata precoci, inoltre, si attendono le ultime notizie rispetto ai prossimi pagamenti da parte dell’Inps. In merito, ti invitiamo a seguirci per restare aggiornato.
Pensione anticipata Ape sociale 2018
Partita in via sperimentale nel 2017, la pensione anticipata può essere richiesta anche nel caso dell’Ape sociale per tutto il 2018. I requisiti sono i medesimi analizzati per i lavoratori precoci, compreso quello anagrafico dei 63 anni di età. Sono poi richiesti ulteriori elementi come:
- Non essere titolari di una pensione diretta.
- Non percepire trattamenti di sostegno al reddito.
- Assenza di una attività lavorativa dipendente e autonoma.
- Contributi maturati pari a 30 anni per le categorie appartenenti ai disoccupati, ai caregiver e agli invalidi.
- Contributi pari a 36 anni se appartenenti alla categoria dei lavoratori gravosi.
La domanda per l’Ape sociale, potrà essere presentata entro il 31 marzo 2018 in base ad una delle tre modalità analizzate in precedenza, ovvero con accesso diretto tramite Pin personale, contact center o intermediazioni di patronati.
Le ultime notizie sulle pensioni anticipate sono comunque molteplici ed è importante seguirle periodicamente per essere a conoscenza delle ultime novità.
Per le pensioni anticipate, infatti, potrebbero esserci nel prossimo triennio degli adeguamenti sui requisiti contributivi e anagrafici richiesti. Inoltre, laddove la pensione anticipata sia attivata dall’Ape sociale, è da considerare che la stessa è comunque una misura sperimentale prorogata al momento solo fino al 2019.
Pensione anticipata donne, novità Ape rosa
Al 2018, le donne possono accedere alla pensione anticipata solo in presenza di un requisito contributivo minimo pari a 41 anni e 10 mesi. A seguito di futuri adeguamenti sulle aspettative di vita, infatti, potrebbe essere possibile per il prossimo triennio un nuovo innalzamento.
In via sperimentale e fino al 2019, inoltre, è possibile ricorrere all’Ape sociale donna. Si tratta, di uno sconto contributivo riconosciuto alle donne lavoratrici per richiedere la pensione anticipata. Queste ultime, in particolare, potranno richiedere tale sconto in presenza di figli.
Ogni figlio è pari ad un sconto contributivo di 1 anno e per un massimo di due anni. E’ poi da verificare l’appartenenza ad una delle 4 categorie ad oggi ammesse per l’ape sociale donne e di poter esercitare il diritto alla pensione anticipata in uno dei seguenti casi:
- 28 anni di contributi, se appartenenti alla categoria di disoccupati, caregiver o invalidi civili. L’attuale disciplina prevede un minimo di contributi pari a 30.
- 34 anni di contributi, se appartenenti alla categoria dei lavori gravosi. In tale caso, infatti, i contributi minimi richiesti sono pari a 36.
Sul sito dell’Inps, potranno tuttavia essere consultate le principali informazioni e procedere ad un nuovo invio della domanda per la pensione anticipata donne. Disponibili, anche schede informative sulle altre casistiche in precedenza analizzate per richiedere la pensione anticipata nel 2018.
Pensione anticipata APE volontaria
L’Ape volontaria è una forma di anticipo pensionistico che può essere richiesto a determinate condizioni e con l’ausilio di un finanziamento di un istituto di credito. E’ necessario avere almeno 63 anni di età, 20 anni di contributi e essere a non più di 3 anni e 7 mesi dall’età pensionabile (rif. pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio). Inoltre il primo assegno previsto non dovrà essere inferiore a 1,4 volte il trattamento minimo INPS al netto della rata di ammortamento del piano di finanziamento.
Oltre ai requisiti previsti dalla normativa il soggetto interessato deve poter accedere ad un finanziamento per non vedersi rifiutato lo stesso da un Istituto bancario. Quindi non deve essere protesto, pignorato, sovra-indebitato ecc.
APE volontaria: circolare esplicativa, simulatore e domanda di certificazione
Aggiornamento di febbraio 2018. L’INPS ha rilasciato la Circolare numero 28 del 13-02-2018 con tutte le istruzioni operative in merito all’Anticipo pensioni con prestito ponte. Ha inoltre rilasciato due importanti applicazioni, quali il simulatore online ape volontaria e la domanda di certificazione dei requisiti.
Pensione anticipata 2019, possibili scenari
Le ultime notizie sulle pensioni anticipate si arricchiscono di diversi scenari in campagna elettorale. Tra le principali proposte la quota 100, ovvero di poter esercitare il diritto alla pensione in presenza di un minimo di contributi e di età per arrivare a quota 100. Inoltre, è da considerare che dal 2019, potrebbero esserci degli adeguamenti alle aspettative di vita con una nuova età anagrafica e contributi minimi per la pensione anticipata.