L’accertamento dell’esistenza in vita è una misura adottata dall’INPS per garantire la correttezza dei pagamenti delle pensioni ai residenti all’estero.
La verifica, gestita da Citibank N.A., è obbligatoria per assicurare che i beneficiari siano ancora in vita e, quindi, legittimati a ricevere il trattamento pensionistico. Questa procedura è fondamentale per evitare pagamenti indebiti e mantenere la sostenibilità del sistema previdenziale. Con comunicato del 12 settembre l’INPS comunica che dal 20 settembre inizierà la procedura di accertamento dell’esistenza in vita per il biennio 2024 – 2025.
Inizio delle procedure di verifica per il 2024
A partire dal 20 settembre 2024, Citibank inizierà l’invio delle richieste di attestazione di esistenza in vita ai pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania. I beneficiari dovranno restituire l’attestazione compilata entro il 18 gennaio 2025. La richiesta comprende, oltre alla firma del pensionato, quella di un operatore di patronato, di un funzionario consolare o di un’autorità locale abilitata a tale certificazione. La collaborazione tra Citibank, INPS e le autorità locali permette un controllo capillare, garantendo la regolarità del processo.
Quali sono le conseguenze della mancata attestazione
Nel caso in cui la documentazione richiesta non venga restituita entro il termine stabilito, l’INPS applicherà una serie di misure per gestire la sospensione dei pagamenti. Nella prima fase, la rata di febbraio 2025 sarà pagata in contanti presso le agenzie Western Union del paese di residenza. Se il pensionato non provvede a riscuotere il pagamento o a inviare l’attestazione entro il 19 febbraio 2025, la pensione verrà sospesa a partire dalla mensilità di marzo 2025.
Questa sospensione temporanea è una misura cautelativa per evitare il pagamento di somme indebite. Qualora il pensionato fornisca in seguito la documentazione richiesta, i pagamenti verranno riattivati e le eventuali mensilità sospese saranno erogate retroattivamente.
Eccezioni ed esclusioni
Non tutti i pensionati sono soggetti a questa verifica. L’INPS ha stabilito dei criteri di esclusione per alcuni gruppi, che variano a seconda delle specifiche situazioni. Ad esempio, i pensionati che hanno già fornito documentazione recente o che sono stati coinvolti in accertamenti simili potrebbero essere esentati dalla procedura.
Tuttavia, il messaggio INPS del 11 settembre 2024 (n. 3006) prevede anche verifiche generalizzate per ridurre il rischio di erogazioni indebite. Alcuni pensionati, indipendentemente dalla loro residenza geografica, potrebbero essere inclusi in queste verifiche anche se non vivono nelle aree normalmente sottoposte a controlli.
Come inviare l’attestazione
Per inviare l’attestazione, i pensionati devono seguire le indicazioni fornite da Citibank. Dopo aver ricevuto la richiesta, dovranno far compilare il modulo da un’autorità abilitata e inviarlo tempestivamente. È fondamentale che il modulo contenga sia la firma del pensionato sia quella dell’autorità che ha certificato l’esistenza in vita.
In molti casi, i pensionati possono rivolgersi ai patronati italiani all’estero, agli uffici consolari o ad altre autorità locali riconosciute che possono validare la loro dichiarazione. Questa collaborazione garantisce che la verifica venga eseguita correttamente e che i pensionati non abbiano interruzioni nei pagamenti.
Obiettivi del processo di verifica
L’INPS adotta l’accertamento dell’esistenza in vita come misura preventiva contro il rischio di pagamenti indebiti. Nei casi in cui un pensionato deceda e la comunicazione non giunga in tempo alle autorità, il rischio è che le pensioni continuino a essere erogate, creando un debito che l’Istituto previdenziale deve successivamente recuperare.
Con il coinvolgimento di Citibank, il processo di verifica permette di ridurre questi rischi e migliorare l’efficienza del sistema. Inoltre, il controllo regolare offre una maggiore tutela alle risorse pubbliche, evitando che fondi destinati ai pensionati vengano erroneamente distribuiti.
Conclusioni
L’accertamento dell’esistenza in vita per i pensionati all’estero è un passaggio essenziale per mantenere la correttezza e la trasparenza del sistema pensionistico italiano. I pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania devono assicurarsi di restituire l’attestazione entro il 18 gennaio 2025 per evitare la sospensione dei pagamenti. In caso di mancata attestazione, i pagamenti verranno sospesi a partire da marzo 2025.
Questo processo, gestito da Citibank e supervisionato dall’INPS, è una misura fondamentale per garantire la corretta erogazione delle pensioni e per prevenire pagamenti indebiti. I pensionati devono essere consapevoli delle scadenze e assicurarsi di inviare la documentazione in tempo per evitare interruzioni nei pagamenti.
Alleghiamo infine il testo del messaggio INPS per la sua completa lettura.
Messaggio INPS numero 3006 del 11-09-2024 (87,4 KiB, 92 hits)