Un nuovo emendamento della Commissione Bilancio ha approvato una importante novità sull’assegno di esodo della Legge Fornero.
I lavoratori delle aziende private con più di 15 unità, potranno richiedere un pensionamento anticipato fino a 7 anni prima dei requisiti anagrafici sulla pensione di vecchiaia e anticipata, se verrà approvato tale emendamento anche in Senato.
Le novità approvate dalla manovra finanziaria sull’assegno di esodo
La manovra finanziaria del 2018 in materia di pensioni si arricchisce di una ulteriore novità rispetto al prossimo triennio per i lavoratori del settore privato. E’ stato stabilito, infatti, che sarà possibile richiedere un anticipo pensionistico di ulteriori 3 anni per il prepensionamento dei suddetti dipendenti.
L’assegno di esodo previsto dalla legge numero 92 del 2012 passa da quattro a sette anni per i dipendenti del settore privato dal prossimo triennio.
In merito, è intervenuto un nuovo emendamento della Commissione Bilancio al Senato per fornire delle misure rafforzate agli impatti occupazionali per la transazione dal vecchio al nuovo assetto del tessuto produttivo, questi i contenuti di tale testo. Si attende, ora l’approvazione ufficiale da parte del Senato.
Come funziona l’assegno di esodo per i dipendenti privati
L’assegno di esodo (o isopensione) è una misura economica introdotta nel 2012 con la Legge Fornero e in applicazione al settore privato. In particolare, ne è possibile l’applicazione in aziende private con più di 15 dipendenti con un piano di ristrutturazione dietro accordo stipulato con Inps e Sindacati.
Prevede, per i lavoratori la possibilità di poter andare in pensione anticipatamente fino ad un massimo di 4 anni. L’azienda, a sua volta, si impegna a corrispondere un assegno con l’importo equivalente alla pensione nel periodo che precede la pensione di vecchiaia.
In pratica, è possibile richiedere prima dei requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata, una pensione anticipata in funzione dell’accordo stipulato tra azienda, sindacati e Inps.
Con la Legge Fornero, era previsto un limite di 4 anni rispetto all’età prevista per richiedere una pensione di vecchiaia o anticipata. Con il nuovo emendamento della Commissione al Senato, si passa a sette.
Come aderire al nuovo assegno di esodo per il pensionamento anticipato
Per aderire alla nuova misura sull’assegno di esodo per il pensionamento anticipato, sarà quindi necessario avere una età anagrafica vicina alla pensione di vecchiaia o anticipata e comunque non oltre i 7 anni. Vi ricordiamo che per il 2017, i requisiti validi sono:
- 66 anni e sette mesi per uomini e donne per la pensione di vecchiaia.
- 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne per la pensione anticipata.
La misura una volta approvata al Senato potrà essere applicata per il prossimo triennio. Sarà valida, però, solo per i lavoratori del settore privato impiegati in aziende con più di 15 dipendenti. Necessaria, anche la presenza del già citato accordo con Inps e Sindacati.
Sarà prioritario, inoltre, considerare i requisiti vigenti sull’anagrafica e di un requisito minimo come l’età della pensione che potrà in futuro subire dei nuovi innalzamenti in base ai dati diffusi sulle aspettative di vita. Il nuovo assegno di esodo, infatti, sarà valido non solo per il 2018 una volta approvato dal Senato.