L’INPS ha rilasciato il messaggio 1921 del 13 maggio 2021 con il quale fornisce chiarimenti in merito alla pace contributiva e al riscatto studi universitari.
L’Inps in particolare si sofferma sul riscatto di periodi non coperti da contribuzione (cosiddetta pace contributiva) e sul diverso criterio di calcolo dell’onere di riscatto dei periodi di studio universitario da valutare nel sistema contributivo (Decreto Legge 28 gennaio 2019, n.4), ovvero il cosiddetto Riscatto della laurea agevolato.
Ecco le precisazioni dell’Istituto.
Pace contributiva e riscatto studi universitari: scadenze
L’INPS precisa che le disposizioni normative contenute ai commi da 1 a 5, articolo 20, Decreto-Legge 4/2019, illustrate in precedenza con la circolare numero 106/2019, riguardano esclusivamente la nuova tipologia di riscatto di periodi non coperti da contribuzione (cosiddetta pace contributiva) e non si estendono alle altre tipologie di riscatto previste dalla normativa vigente.
In riferimento alla presentazione della sola domanda suddetta, questa è limitata, salvo proroga, al triennio 2019-2021. Quindi il termine entro il quale presentare la richiesta rimane il 31 dicembre 2021.
Invece il riscatto di corsi di studio universitari con modalità “agevolate”, meglio conosciuto come riscatto della laurea agevolato, previsto dal comma 5-quater, art. 2 del Decreto Legislativo 30 aprile 1997, n. 184, è invece attivabile anche negli anni successivi al 2021.
Pace contributiva: cos’è e come funziona
Con la locuzione pace contributiva si intende un riscatto agevolato dei periodi scoperti da contribuzione obbligatoria, introdotta dal decretone di riforma del welfare e che può essere fruito nel triennio compreso fra il 2019 e il 2021.
Questa riforma permette di aumentare la propria anzianità contributiva, grazie all’acquisizione di contributi del tutto equiparati a quelli di lavoro.
Il riscatto è agevolato in quanto si pagherà una quota minima per ottenere dei periodi di scopertura contributiva. Tuttavia potrà essere richiesto il riscatto purché il periodo in questione si collochi tra il primo contributo versato e l’anno dell’ultimo contributo accreditato.
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Riscatto della laurea agevolato: cos’è e come funziona
Il riscatto della laurea agevolato o riscatto “light” degli anni di laurea è stato introdotto dal Decreto Legge su reddito di cittadinanza e quota 100.
Questa agevolazione contributiva prevede che un lavoratore possa riscattare gli anni di studio universitari, con un importo minore rispetto al riscatto ordinario, ma con alcune limitazioni rispetto a quest’ultimo strumento.
In sostanza si riscatta il periodo di laurea che però varrà ai fini dell’anzianità contributiva, ma non del calcolo.
Questo significa che aumenta l’anzianità contributiva e assicurativa, cioè salgono gli anni di contributi accantonati, ma non aumenta il valore della pensione.
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Messaggio INPS numero 1921 del 13 maggio 2021
Alleghiamo infine il messaggio 1921/2021 dell’INPS recante: riscatto dei corsi universitari di studi per periodi da valutare nel sistema contributivo. Modalità di calcolo cosiddette “agevolate” del
relativo onere. Precisazioni.
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