Il disegno di legge di bilancio 2020 dovrebbe prevedere numerose novità per le pensioni, vi sarà infatti la proroga di Opzione Donna, Ape social e Quota 100 anche per il prossimo anno. Anche se il testo del Ddl bilancio non è ancora stato pubblicato è già possibile tirare un po’ di somme su quello che sarà il piano economico del Governo per il prossimo anno relativamente alle pensioni.
Quello che salta all’occhio, anche se siamo ancora nella fase embrionale della manovra, è che non vi saranno grosse novità rispetto a quest’anno; sembra infatti che il Governo giallo-rosso abbia deciso di prorogare anche per il 2020 le misure di anticipo pensione più importanti: opzione donna, quota 100 e ape social. Da comprendere però se le altre misure previdenziali quali la pace contributiva e il riscatto della laurea agevolato saranno riproposti anche per l’anno prossimo; infine si parla molto di una rivalutazione degli assegni pensionistici.
Ripetiamo che siamo ancora nell’ambito delle ipotesi, visto il testo non c’è ancora e comunque il disegno di legge di bilancio dovrà essere convertito in legge dal Parlamento entro il 31 dicembre; manca quindi ancora molto tempo perchè l’iter si consideri concluso. Ma passiamo ora a fare un breve ripasso delle misure pensionistiche in oggetto.
Legge di bilancio 2020, proroga opzione donna
Come detto, Opzione Donna, una delle misure più interessanti per la pensione anticipata, dovrebbe essere riproposta anche per il 2020. Il Ministro dell’economia Gualtieri sembra aver confermato la presenza in Legge di Bilancio di questa misura insieme all’Ape social. L’opzione donna, lo ricordiamo, era stata reinserita dal precedente Governo giallo-verde dopo uno stop avuto per l’anno 2018.
Questa misura pensionistica consiste nella possibilità per le lavoratrici, sia autonome che dipendenti, di poter andare in pensione in anticipo rispetto alla normale età di pensionamento, ma a determinate condizioni.
L’accesso, se tutto rimane invariato, dovrebbe essere garantito alle lavoratrici dipendenti con un’età anagrafica di 58 anni e di 59 anni se autonome, con almeno 35 anni di contributi entro il 31 dicembre dell’anno di domanda. Per questo meccanismo di pensionamento si applicano le finestre mobili (12 mesi per le dipendenti e 18 per le autonome), che fanno slittare la decorrenza del primo assegno pensionistico.
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Legge di bilancio 2020, proroga Ape Social
L’Ape social consiste in un’anticipo pensionistico agevolato; la misura è rivolta ai soggetti che, a determinati requisiti, vogliono accedere alla pensione sociale in anticipo rispetto alla normale età, tramite un prestito agevolato a garanzia INPS.
Anche in questo caso si tratterebbe di una proroga di una misura sperimentale, iniziata con la legge di bilancio 2017, che è stata finora riproposta dai vari governi che si sono succeduti fino ad oggi; la norma che disciplina l’Ape sociale è infatti contenuta all’art. 1, co. 179-186 della L. 232/2016 (Legge di Bilancio 2017).
Per poter accedere all’Ape sociale è necessario il possesso di specifici requisiti e condizioni, ossia:
- compimento del 63esimo anno d’età;
- maturazione di almeno 30 anni di contributi entro il 31 dicembre dell’anno di domanda (o 36 anni in caso di lavori gravosi);
- residenza in Italia;
- iscrizione alla gestione dipendenti, alla gestione separata INPS oppure alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi;
- aver cessato l’attività lavorativa;
- essere privo di una pensione diretta in Italia o all’estero;
- maturare una pensione di vecchiaia di importo non inferiore a 1,4 volte l’importo della pensione minima dell’INPS (710 euro circa).
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Legge di bilancio 2020, proroga Quota 100
Infine sembra che anche la discussa Quota 100 sarà riproposta per il 2020. Se n’è parlato molto in questi giorni, infatti sembra che le due parti che sorreggono il Governo giallo-rosso avessero idee contrastanti su questa misura.
Alla fine sembra averla spuntata il M5S, favorevole alla proroga di Quota 100 per il 2020. Anche se l’iter parlamentare potrebbe modificare l’impostazione iniziale della norma, prevedendo paletti più stringenti per potervi accedere.
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I requisiti e le condizioni per accedere alla pensione anticipata con quota 100 per il 2019 erano i seguenti:
- dipendenti, autonomi e iscritti alla gestione separata, possono accedere alla pensione quota 100 con almeno 62 anni e 38 anni di contributi versati;
- è possibile altresì accedere al cumulo dei contributi, da parte di chi è iscritto a 2 o più gestioni INPS. Ai fini della decorrenza della pensione si applicano le regole previste per la gestione pensionistica di ultima iscrizione;
- la pensione quota 100 non è cumulabile con redditi da lavoro dipendente o autonomo; quindi bisogna cessare qualsiasi tipo di attività dal giorno di decorrenza della pensione e fino alla maturazione dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia. E’ possibile comunque cumulare redditi da lavoro autonomo occasionale fino a 5000 euro lordi annui;
- dipendenti pubblici e privati hanno diverse finestre di uscita:
- i dipendenti privati che maturano il diritto alla quota 100 entro il 31 dicembre può accedere alla pensione dal 1° aprile dell’anno successivo;
- i dipendenti pubblici seguono regole di accesso leggermente diverse: chi matura il diritto entro 31/03 può andare in pensione dal 1° luglio 2019, chi matura i requisiti dopo il 1° aprile consegue il diritto al trattamento pensionistico dopo 6 mesi dalla maturazione dei requisiti stessi. La domanda di collocamento a riposo deve essere presentata all’amministrazione di appartenenza con un preavviso di 6 mesi; limitatamente alla quota 100 non si applica il collocamento a riposo d’ufficio.