Dopo la pubblicazione della circolare numero 69 del 29 maggio 2024 con la quale recepisce le ultime novità in materia, l’INPS ha pubblicato una nuova nota del 22 luglio con la quale illustra le istruzioni d’uso della cosiddetta pace contributiva 2024 e fornisce importanti chiarimenti sul riscatto dei periodi non coperti da contribuzione.
La pace contributiva si può usare per riscattare fino a 5 anni di periodi contributivi non coperti, permettendo così ai lavoratori di anticipare il diritto alla pensione e di aumentare l’importo dell’assegno pensionistico.
Vediamo quindi come funziona e cosa sapere a riguardo.
Pace Contributiva: come funziona
La pace contributiva può essere usata per coprire periodi di aspettativa e inoccupazione, oppure i mesi trascorsi tra un lavoro ed un altro. Il nuovo strumento è valido per il biennio 2024-2025 e si rivolge ai lavoratori iscritti:
- all’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti (Ago),
- alla gestione separata dell’INPS,
- alle gestioni dei lavoratori autonomi
- e alle altre gestioni INPS
a condizione che non siano già titolari di pensione e non abbiano alcuna anzianità contributiva antecedente il 1° gennaio 1996.
I periodi riscattabili sono quelli tra l’anno del primo e quello dell’ultimo contributo accreditato, non coperti da contribuzione e non soggetti a obbligo contributivo. È possibile riscattare un massimo di cinque anni, anche non continuativi, con una rateizzazione fino a 120 rate mensili di importo non inferiore a 30 euro. La domanda di riscatto può essere presentata dall’interessato o dai suoi superstiti, parenti e affini entro il secondo grado.
Qual è il vantaggio?
Il vantaggio è che i periodi riscattati con la nuova pace contributiva, possono essere anche non continuativi ma sempre non superiori a cinque anni, vengono considerati:
- sia ai fini dell’acquisizione del diritto alla pensione,
- sia per il calcolo dell’assegno pensionistico.
Calcolo del Riscatto dei periodi scoperti
I periodi riscattati saranno valutati secondo il “sistema contributivo” tramite il meccanismo di calcolo a percentuale previsto dal Dlgs 184/1997.
Si applicherà l’aliquota contributiva di finanziamento in vigore alla data di presentazione della domanda nella gestione pensionistica in cui il riscatto è operato (33% per i dipendenti, con un supplemento dell’1% oltre la prima fascia di retribuzione pensionabile).
Deduzioni Fiscali
Diversamente da quanto stabilito per il triennio 2019-2021, per questo nuovo strumento di pace contributiva non è prevista la detraibilità del 50% dell’onere versato.
Per le domande presentate dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025, il contributo versato sarà fiscalmente deducibile dal reddito complessivo.
Cumulabilità dei Periodi di Riscatto
Un aspetto significativo riguarda la cumulabilità dei periodi riscattabili. La circolare INPS chiarisce che il limite massimo di cinque anni per il riscatto, in assenza di un esplicito rinvio alla precedente pace contributiva, non tiene conto dei periodi già richiesti in base al Dl 4/2019.
Pertanto, chi ha già presentato una domanda di riscatto nel periodo 2019-2021 può presentare una seconda domanda per ulteriori cinque anni.
Come pagare l’onere di riscatto dei contributi?
L’onere di riscatto calcolato dall’INPS può essere versato:
- in unica soluzione
- o in un massimo di 120 rate mensili, ciascuna di importo non inferiore a 30 euro e senza applicazione di interessi per la rateizzazione.
La rateizzazione però non può essere concessa nei casi in cui i contributi da riscatto si usano per la immediata liquidazione di una pensione diretta o indiretta o nel caso in cui gli stessi siano determinanti per l’accoglimento di una domanda di autorizzazione ai versamenti volontari.
Come fare domanda di Pace Contributiva
La richiesta di riscatto va presentata telematicamente sul sito www.inps.it entro il 31 dicembre 2025 seguendo il percorso: “Pensione e Previdenza” > “Ricongiunzioni e riscatti” > Area tematica “Portale dei servizi per la gestione della posizione assicurativa” > “Riscatti”.
In alternativa, è possibile utilizzare il Contact center multicanale (numero verde gratuito 803 164 da telefono fisso, numero a pagamento 06 164164 da cellulare) o rivolgersi ai patronati e agli intermediari abilitati attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Per le domande presentate dal datore di lavoro, è necessario utilizzare il modulo “AP135” disponibile online.
Come usufruire della pace contributiva (guida passo passo)
Per accedere alla pace contributiva 2024 quindi bisogna:
- fare il calcolo del riscatto dei periodi scoperti;
- fare domanda sul sito INPS, tramite patronato o tramite datore di lavoro;
- pagare l’onere di riscatto dei contributi in unica soluzione o in 120 rate mensili.
Testo della Circolare INPS numero 69 del 2024
Alleghiamo infine il testo completo della Circolare INPS in formato PDF per una comoda lettura del documento di prassi.
Circolare INPS numero 69 del 29-05-2024 (77,0 KiB, 385 hits)
Conclusioni
La nuova pace contributiva rappresenta un’opportunità significativa per i lavoratori di riscattare periodi non coperti da contribuzione, offrendo una maggiore flessibilità e possibilità di cumulare i periodi riscattabili.
Questa misura, valida fino al 31 dicembre 2025, permette di colmare eventuali lacune contributive, facilitando così il raggiungimento dei requisiti per la pensione.
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