I flussi di pensionamento Inps, sono importanti dati statistici molto utili per confrontare i trattamenti erogati negli ultimi anni dall’Inps rispetto alle pensioni di vecchiaia e anticipata delle principali categorie. Inoltre, emergono anche interessanti dati di confronto rispetto ai trattamenti erogati sulle donne e sugli invalidi.
L’Inps, ha pubblicato online i dati del 2016 e del 2017 sui flussi di pensionamento. Si tratta, di diverse e utili statistiche rispetto ai trattamenti pensionistici di:
- Fondo Pensioni lavoratori dipendenti.
- Gestioni autonome dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni.
- Gestioni autonome di artigiani, commercianti e parasubordinati.
- Informazioni su assegni sociali.
Fermo restando che al 2017, i requisiti di pensionamento Inps non sono stati variati e che quindi il confronto con i dati del 2016 è abbastanza uniforme, l’Istituto previdenziale riporta che proprio al 2017, il numero delle liquidazioni sulle pensioni di vecchiaia, anzianità e anticipate, è più alto sia nel Fondo Pensioni lavoratori dipendenti e sia per le gestioni dei commercianti e degli artigiani.
In particolare, sono 282.054 le pensioni liquidate nel 2017 contro un valore più basso di 276.292 riportato per il 2016 nelle medesime categorie. Anche per la gestione dei lavoratori autonomi, inoltre, è possibile individuare un numero maggiore di pensioni liquidate, ovvero 191.403. Nel 2016, infatti, tale numero era più basso e su 173.047.
Donne e invalidi, i dati dell’osservatorio sui flussi di pensionamento INPS
I recenti dati diffusi dall’Inps sull’Osservatorio dei flussi di pensionamento, pongono l’attenzione anche su un confronto rispetto ai generi. In merito, si riscontrano nel 2017 un numero di pensioni liquidate alle donne di 95 contro un numero di 100 per le pensioni agli uomini. Rispetto al confronto con il 2016, emerge un miglioramento per le donne, poiché il rapporto di riferimento era su 106 per le pensioni degli uomini.
Confronto utile grazie agli ultimi dati Inps sul pensionamento tra il 2017 e il 2016, rispetto ai trattamenti di invalidità. In merito, si presenta una minore incidenza di tali trattamenti rispetto al 2016. Il dato, come precisato anche dalla stessa Inps, è da riferirsi rispetto a tempi più lunghi per le suddette liquidazioni e di un aumento al 2017 dei trattamenti sulla vecchiaia erogati.
Riforma pensione, come esercitare tale diritto nel 2018
In base ai dati riportati dall’Inps sui flussi di pensionamento sugli anni 2016 e 2017, è da aggiungere importanti novità promosse sulla riforma delle pensioni e che potrebbero essere utilizzati per definire i prossimi trattamenti da parte dell’Ente previdenziale. Ecco i punti principali:
- Donne e uomini, potranno richiedere la pensione di vecchiaia nel 2018 con i medesimi requisiti del 2017, ovvero 66 anni e sette mesi. Al 2019, vi sarà un nuovo aumento a 67 anni.
- I requisiti per la pensione anticipata prevedono al 2018, 41 anni e dieci mesi di contributi per le donne e 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini.
Per il 2018, inoltre, sarà possibile richiedere l’Ape sociale a seguito della proroga di almeno un anno della sua sperimentazione. In merito, è richiesto un requisito anagrafico per presentare la pensione di 63 anni e contributi minimi di 30 anni (per donne, caregiver, invalidi e disoccupati) e 36 anni per i lavoratori gravosi.