In riferimento alla legge di Bilancio 2024, l’Inps ha emesso recentemente il messaggio n. 454 del primo febbraio, avente ad oggetto la presentazione delle domande online di pensione. Il documento è molto utile in quanto l’istituto, grazie ad esso, informa gli interessati sull’implementazione del sistema di gestione delle richieste dei trattamenti previdenziali, legati al meccanismo di Quota 103 ed Opzione Donna.
Il messaggio, di fatto, recepisce le novità e gli aggiornamenti di cui alla legge n. 213 del 30 dicembre 2023. Vediamo allora un po’ più da vicino i contenuti del documento in oggetto.
Pensioni, Quota 103 ed Opzione Donna: come fare domanda nel 2024
I lavoratori e le lavoratrici che conseguono i requisiti d’accesso ai canali facilitati per l’uscita dal mondo del lavoro – grazie al cd. pensionamento anticipato – a seguito del Messaggio numero 454 del 01-02-2024, avranno pieno diritto di fare domanda di accesso all’agevolazione Opzione Donna o Quota 103.
Più nel dettaglio, il messaggio Inps individua l’istanza di pensione con Quota 103 tramite il prodotto denominato “Pensione Anticipata Flessibile legge di bilancio 2024” del gruppo “Anzianità/Anticipata/Vecchiaia”.
Abbiamo accennato al fatto secondo cui il messaggio in oggetto tiene conto delle ultime novità normative ed, infatti, all’interno del testo si trova opportunamente indicato che la presentazione dell’istanza di pensione anticipata flessibile, sarà svolta in base a quanto previsto dall’art. 1, commi 139 e 140 dell’ultima legge di Bilancio.
Essa, in particolare, modifica l’art. 14.1 del DL n. 4 del 28 gennaio 2019, convertito con modificazioni dalla legge n. 26 del 28 marzo 2019, e l’art. 1, comma 286, della legge n. 197 del 2022 (manovra 2023).
Novità sulle procedure di domanda
Non solo. Come accennato in apertura, Inps precisa che il sistema di gestione delle domande di pensione è stato implementato, anche per permettere la presentazione della domanda di pensione anticipata ‘Opzione Donna’ di cui all’art. 1, comma 138, della legge n. 213/2023, che modifica l’art. 16, comma 1-bis, del DL n. 4/2019, convertito con modificazioni, dalla legge n. 26/2019 (recante disposizioni urgenti in materia di pensioni).
All’interno del messaggio n. 454 Inps, detta istanza è individuata dal prodotto classificato come “Pensione Anticipata opzione donna legge di bilancio 2023/2024”, del gruppo “Anzianità/Anticipata/Vecchiaia”.
Inoltre Inps precisa che il sistema di gestione delle domande di pensione è stato aggiornato, per permettere l’inserimento – da parte delle lavoratrici interessate – del numero dei figli in fase di redazione della domanda di pensione anticipata. Opportunamente Inps fa riferimento all’art. 24, comma 11, del DL n. 201 del 6 dicembre 2011, convertito con modificazioni dalla legge n. 214 del 22 dicembre dello stesso anno, e alle modifiche di cui all’art. 1, comma 125, lettera b), della legge n. 213 del 2023. Ricordiamo infatti che il requisito anagrafico di accesso al pensionamento agevolato con Opzione Donna cambia in rapporto al numero di figli.
Novità Opzione Donna con la legge di Bilancio 2024
Da ricordare che l’ultima manovra ha previsto ulteriori novità per Opzione Donna, ovvero aggiornamenti che incidono sui requisiti d’accesso rendendoli più rigidi. Se è vero infatti che il requisito contributivo resta inalterato – 35 anni di versamenti – l’età minima per pensionarsi in modo agevolato è salita oggi di un anno – passando da 60 a 61 anni. Da rimarcare altresì che l’assetto attuale di Opzione Donna prevede la riduzione del requisito anagrafico di un anno, per ciascun figlio, fino al limite di 2 anni. Ecco spiegato il perché della specificazione sul numero dei figli, in fase di invio della domanda. I requisiti di accesso ad Opzione Donna debbono essere conseguiti entro il 31 dicembre 2023.
Come già per lo scorso anno, inoltre, la platea delle potenziali aventi diritto si riduce sostanzialmente alle caregiver, alle lavoratrici invalide con percentuale uguale o sopra il 74% e alle disoccupate, licenziate o lavoratrici subordinate in aziende con tavolo di crisi aperto presso il Ministero del Lavoro. Per le dipendenti in esubero da imprese con tavolo di crisi aperto sono tuttavia sufficienti 59 anni di età (e 35 anni di contributi) a fine 2023.
Novità Quota 103 con la legge di Bilancio 2024
L’art. 1, co. 139-140 della legge n. 213 del 2023 ha esteso di un anno la pensione anticipata flessibile, ma al contempo l’ultima manovra ha apposto delle novità significative. Vi sono aggiornamenti sostanziali rispetto allo scorso anno ed infatti, se è vero che Quota 103 ha ricevuto una proroga anche per il 2024, è altrettanto vero che sono subentrate penalizzazioni.
Oggi il nuovo assetto di questo meccanismo di pensione anticipata è il seguente:
- il requisito anagrafico resta a 62 anni di età mentre quello contributivo resta fermo a 41 anni;
- l’ammontare della mensilità della pensione viene individuato con il sistema contributivo (e non più misto), come già accade per Opzione Donna;
- le finestre di uscita sono state estese sia per il pubblico impiego (da 6 a 9 mesi) sia per l’impiego privato (da 3 a 7 mesi). Quindi occorrerà più tempo prima di incassare la prima mensilità di pensione con Quota 103;
- è previsto un limite massimo alla quota lorda della pensione mensile, che infatti – in un’ottica ‘redistributiva’ – non potrà essere maggiore di 4 volte il trattamento minimo Inps. Si tratta di 2.394,44 euro lordi al mese – tenuto conto del fatto per cui nel 2024 il trattamento minimo è stato fissato in misura pari a 598,61 euro mensili. Detto requisito si applicherà fino al raggiungimento del requisito anagrafico dei 67 anni (pensione di vecchiaia della riforma Fornero).
Come funziona il Bonus Maroni per Quota 103
Tuttavia, come abbiamo già ricordato in passato, su Quota 103 continuerà ad applicarsi l’incentivo al posticipo del pensionamento – pur essendosi già conseguiti i relativi requisiti.
Si tratta dell’accesso al bonus Maroni, uno sgravio contributivo che permette al lavoratore anziano di continuare a lavorare percependo una busta paga più corposa, in quanto il datore di lavoro sarà tenuto a scomputare dai versamenti contributivi IVS la quota di pertinenza del lavoratore, corrispondente al 9,19% – per destinarla in busta paga. L’importo dello stipendio salirà così di identica misura.
Come fare domanda di Opzione Donna Quota 103
Nel messaggio Inps n. 454 troviamo anche l’avviso per cui le domande in oggetto possono essere fatte attraverso con le seguenti modalità:
- in via diretta dal sito internet www.inps.it, attraverso SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di Livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di identità elettronica 3.0). Di riferimento è il percorso “Pensione e Previdenza” > “Domanda di pensione” , accedendo poi al servizio “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, Certificazioni, APE Sociale e Beneficio precoci”;
- sfruttando i servizi offerti dai patronati;
- telefonando al Contact Center Integrato al numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) oppure al numero 06164164 (da rete mobile a pagamento sulla scorta della tariffa applicata dai vari gestori).
Concludendo, si tratta di quanto reso noto dall’istituto di previdenza nel messaggio n. 454 del 2024, in cui si spiega che è stato aggiornato il prodotto per l’invio delle richieste da parte degli interessati, nelle more della pubblicazione della correlata circolare illustrativa.