Raggiungere l’agognato traguardo della pensione è senza dubbio uno dei momenti più importanti nella vita di una persona. Oltre a fare il conto alla rovescia, i lavoratori prossimi al pensionamento devono iniziare a raccogliere i documenti necessari e a prepararsi all’iter amministrativo per la domanda di pensione.
Nella maggior parte dei casi l’ente cui rivolgersi è l’Inps ma può accadere che i contributi siano stati versati ad enti e casse diverse (come avviene per i liberi professionisti) e, di conseguenza, la procedura (come il soggetto che liquiderà le somme) cambia.
Nelle righe che seguono ecco una guida sui passaggi richiesti per ottenere le pensioni dall’Inps. Si parte, naturalmente, dalla domanda di prestazione da trasmettere online.
Come si presenta la domanda di pensione online?
Per poter presentare online la domanda di pensione è necessario collegarsi al sito Inps “inps.it – Pensione e Previdenza – Domanda di pensione”.
I servizi telematici disponibili si dividono in:
- Pensioni anticipate, destinate a tutti coloro che non hanno ancora raggiunto l’età per la pensione ordinaria di vecchiaia ma sono comunque in possesso di determinati requisiti;
- Pensione ordinaria di vecchiaia, destinata a tutti coloro che abbiano compiuto i 67 anni di età e totalizzato almeno 20 anni di contributi;
- Pensione di anzianità;
- Pensione di invalidità – inabilità;
- Pensioni di sostegno;
- Pensione e liquidazione ai superstiti, destinate a tutti gli eredi e / o familiari che possono beneficiare della pensione o della liquidazione delle quote a seguito della morte del pensionato;
- Pensione per stranieri, destinata a quanti hanno versato contributi in Italia e sono rientrati nel Paese d’origine;
- Supplemento di pensione, per quanti continuano a versare i contributi per periodi successivi alla decorrenza della pensione.
Per poter accedere ai diversi servizi è necessario possedere le credenziali SPID, CIE o CNS.
Quanti, al contrario, devono chiedere la pensione ad enti o Casse diversi dall’Inps sono tenuti a collegarsi al portale telematico dell’Istituto di previdenza interessato.
Esistono alternative alla domanda di pensione online?
In alternativa alla domanda di pensione trasmessa online, in autonomia, il cittadino ha la possibilità di sfruttare una serie di canali di comunicazione alternativi, con riguardo alle prestazioni garantite dall’Inps.
Ci riferiamo in particolare alla presentazione delle istanze di accesso a pensione tramite il Contact center dell’Istituto, raggiungibile al numero 803.164 (gratuito da rete fissa) o 06.164.164 (da rete mobile).
L’interessato ha altresì la possibilità di rivolgersi a enti di patronato e intermediari Inps.
Quali documenti presentare al patronato – intermediario?
Quando ci si reca dal patronato – intermediario per la domanda di pensione è necessario munirsi di una serie di documenti standard, tra cui:
- Carta di identità e tessere sanitaria, anche del coniuge;
- Tessera sanitaria dei familiari a carico dal punto di vista fiscale;
- Data del matrimonio;
- Estratto conto certificativo (per i dipendenti privati);
- Stato di servizio / decreto di ricongiunzione / riscatto (per i dipendenti pubblici);
- Coordinate iban;
- Ultima dichiarazione dei redditi.
Materiale aggiuntivo a quello appena elencato può essere richiesto in base alla particolare situazione del cittadino.
Nel caso in cui sia necessario dimettersi dall’attività lavorativa, l’intermediario – patronato può occuparsi, per conto del lavoratore, della trasmissione all’Ispettorato territoriale del lavoro e, per il tramite di questo, al datore di lavoro via PEC, dell’apposito modulo presente sulla piattaforma “servizi.lavoro.gov.it”.
A tal fine è necessario fornire:
- L’ultima busta paga o modello CU (Certificazione Unica);
- Contratto di lavoro;
- Sede di lavoro e sede legale dell’azienda;
- Indirizzo PEC dell’azienda;
- Periodo di preavviso dovuto all’azienda in base al contratto collettivo nazionale di lavoro applicato;
- Indirizzo mail del lavoratore.
Con quanto anticipo presentare la domanda di pensione?
Per capire con quanto anticipo presentare la domanda di pensione è necessario sapere con quale decorrenza spetta la prestazione.
Ad esempio la pensione di vecchiaia decorre:
- Dal primo giorno del mese successivo quello di compimento dell’età ovvero del conseguimento dei requisiti assicurativi e contributivi, se posteriore al compimento dell’età;
- Su richiesta dell’interessato, dal primo giorno del mese successivo quello di presentazione della domanda.
Al contrario l’APE sociale, con requisiti ridotti rispetto alla pensione di vecchiaia, spetta in favore di coloro che, nel corso del 2023, presentano la domanda entro il 31 marzo o il 15 luglio. Le domande presentate oltre tali termini e, comunque, entro il 30 novembre 2023 sono prese in considerazione esclusivamente se residuano le necessarie risorse finanziarie.
Altra differenza è rappresentata dalla pensione anticipata che, dal 1° gennaio 2012, sostituisce la pensione di anzianità. In tal caso il trattamento pensionistico decorre dal primo giorno del trimestre successivo la data di maturazione dei requisiti.
Quanto tempo impiega l’ente pensionistico per esaminare la domanda di pensione?
Le tempistiche richieste dall’ente pensionistico per esaminare la domanda di pensione variano a seconda della prestazione interessata.
Stando alla tabella A) di cui al Regolamento per la definizione dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi (ai sensi della Legge 7 agosto 1990 numero 241) le tempistiche Inps sono di:
- 55 giorni per le domande di pensione di vecchiaia e di anzianità;
- 90 giorni per le pensioni di vecchiaia in cumulo e in totalizzazione;
- 85 giorni per la pensione di inabilità;
- 50 giorni per la pensione ai superstiti (reversibilità).
Per quanto concerne invece le prestazioni pensionistiche liquidate da enti e Casse diverse dall’Inps è necessario fare riferimento ai singoli regolamenti e norme che disciplinano la liquidazione delle somme.