Oggi i servizi digitali caratterizzano sempre più i rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione. Ne abbiamo un ulteriore esempio con il certificato di pensione online, predisposto dall’Istituto di previdenza sociale ed utile come riepilogo dei dati di rilevanza pensionistica.
Nel messaggio n. 1494 del 4 aprile 2022, l’Inps ha infatti rimarcato che tra i servizi web per il cittadino è disponibile il certificato di pensione modello ObisM. Esso si trova nella sezione “Prestazione e Servizi”, alla quale cui è possibile accedere attraverso SPID di secondo livello (Sistema Pubblico di Identità Digitale); CIE (Carta di Identità Elettronica); o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Vediamo in sintesi in che cosa consiste il citato certificato, onde fare chiarezza sulla sua finalità e su che cosa include al suo interno.
Certificato di pensione 2022: ecco cosa contiene il Modello ObisM
Con il messaggio appena menzionato, l’Istituto ricorda che per i beneficiari di prestazioni previdenziali e assistenziali è disponibile fra i servizi online al cittadino, il certificato di pensione o modello ObisM.
All’interno del sito web ufficiale dell’Inps, l’istituzione precisa inoltre che il certificato di pensione non è predisposto per le prestazioni di accompagnamento a pensione (APE sociale; assegni straordinari; c.d. ‘isopensioni’) che, non avendo carattere di trattamento pensionistico, non sono annualmente rivalutate e continuano a essere versate nella stessa misura per tutta la loro durata.
Il certificato in oggetto è pubblicato annualmente, tenuto conto delle attività generalizzate di rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali, necessarie per permettere il versamento delle prestazioni previdenziali e assistenziali dovute al cittadino.
Leggi anche: nuovo sito ENEA, novità per invio dati online di ecobonus e bonus casa
Perequazione automatica e informazioni analitiche contenute nel certificato
Il modello ObisM fornisce i criteri di calcolo della perequazione automatica che, per l’anno in corso, hanno determinato i nuovi importi scaturenti dall’applicazione dell’indice di perequazione provvisorio per quest’anno (determinato in misura corrispondente a + 1,7% dal decreto dello scorso 17 novembre 2021).
Da notare che il certificato di pensione include altresì le informazioni che seguono:
- importo mensile lordo della rata di gennaio e della tredicesima (se presente);
- eventuali ulteriori due mensilità, se si hanno delle variazioni nelle condizioni che determinano gli importi;
- valore delle singole trattenute fiscali;
- eventuali detrazioni di imposta valevoli.
Non solo. Nel certificato di pensione sono riportati specifici avvisi per i regimi di incumulabilità con obbligo di comunicazione, e l’informazione legata al versamento della quattordicesima, se pagata per l’anno corrente.
Leggi anche: il portale delle Famiglie INPS. Ecco cos’è, come funziona, a cosa serve e come accedere
Certificato di pensione in tempo reale: cosa significa?
Altra importante caratteristica del certificato di pensione è la messa a disposizione del cittadino in tempo reale. In sintesi, ciò significa che il certificato è in modalità dinamica, e riporta le informazioni allineate ai dati aggiornati al giorno della richiesta. Pertanto, il documento è conseguibile anche per le prestazioni liquidate nel corso del 2022, aggiornato sulla scorta delle informazioni disponibili alla data della domanda.
Alla luce di ciò, non deve dunque sorprendere che dalla rata di marzo 2022 siano state altresì applicate le novità in materia di: calcolo di tassazione ai fini IRPEF; detrazioni per reddito; detrazioni per carichi di famiglia; trattamenti di famiglia.
Inoltre, come opportunamente indicato nel sito web Inps, allo stesso tempo dalla citata rata di marzo 2022 sono state sospese le misure non più valevoli in base alle novità connesse alla normativa vigente (legge di Bilancio 2022 e d. lgs. n. 230 del 2021).
Infine riportiamo alcune parole del messaggio n. 1494 dello scorso 4 aprile, che ulteriormente chiariscono la portata del servizio online messo a disposizione del cittadino: “Per i certificati relativi agli ultimi 5 anni sarà messa a disposizione una versione statica storicizzata consultabile attraverso le medesime modalità illustrate in premessa“. Anche questo elemento tende a migliorare la relazione ‘digitalizzata’ tra Inps e cittadino.