L’INPS ha recentemente comunicato sul proprio portale che è disponibile online in consultazione il cedolino della pensione di settembre 2024. Il pagamento delle pensioni avverrà il 2 settembre 2024, primo giorno bancabile del mese.
Questo documento, fondamentale per milioni di pensionati italiani, contiene diverse informazioni di rilievo che è importante conoscere per comprendere le voci presenti nel cedolino e le novità che possono influenzare l’importo della pensione.
Ecco i dettagli del comunicato dell’INPS e una breve guida su dove trovare e come accedere al cedolino online della pensione e a tutti gli aspetti da considerare.
Cedolino pensione INPS: dove trovarlo
Il cedolino della pensione è consultabile online attraverso il servizio messo a disposizione dall’INPS sul suo sito web. Per accedere a questo servizio, è necessario essere in possesso delle credenziali SPID, CIE (Carta di Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Una volta effettuato l’accesso, il pensionato può visualizzare non solo il cedolino corrente, ma anche quelli precedenti, verificando così tutte le voci che compongono la propria pensione mensile.
Come accedere al cedolino della pensione online
- Accedi al sito ufficiale dell’INPS (www.inps.it).
- Clicca sulla voce “Accedi ai servizi” e inserisci le tue credenziali SPID, CIE o CNS.
- Una volta effettuato l’accesso, cerca il servizio “Cedolino della Pensione”.
- Seleziona il mese di interesse (in questo caso, settembre 2024) per visualizzare il cedolino corrente.
- Esamina le voci presenti nel cedolino, come ritenute fiscali, trattenute, e conguagli.
- Scarica o stampa il cedolino per conservarne una copia.
Consultare il cedolino online serve a semplificare la vita dei pensionati, permettendo loro di avere un quadro chiaro e aggiornato della propria situazione pensionistica in qualsiasi momento.
Voci e importi nel cedolino di settembre 2024
Il cedolino della pensione di settembre 2024, disponibile online sul sito dell’INPS, permette ai pensionati di verificare l’importo mensile e le trattenute applicate.
Tra le principali voci presenti nel cedolino, troviamo le trattenute fiscali, comprese le addizionali regionali e comunali riferite al 2023, e le operazioni di conguaglio derivanti dal modello 730/2024. Per i pensionati che non hanno fornito i dati reddituali richiesti per il 2020, sono previste sospensioni o trattenute sulle pensioni legate al reddito.
Il cedolino di pensione riporta tutte le voci che concorrono a determinare l’importo netto che il pensionato riceve. Tra queste, si trovano le ritenute fiscali, eventuali trattenute per cessioni del quinto, addizionali regionali e comunali, oltre a possibili conguagli a debito o a credito relativi al trattamento fiscale. È importante verificare queste voci per accertarsi che siano corrette e corrispondenti alla propria situazione personale.
Un elemento di particolare rilievo nel cedolino di settembre 2024 riguarda le addizionali regionali e comunali IRPEF. Queste imposte, infatti, vengono calcolate sulle rate di pensione dell’anno precedente e vengono trattenute in undici rate mensili, da gennaio a novembre di ogni anno. Questo significa che nel cedolino di settembre, come in quelli dei mesi precedenti, i pensionati troveranno la trattenuta per queste addizionali, che contribuisce a ridurre l’importo netto della pensione.
Novità sul Trattamento Integrativo e gli altri conguagli
Un’altra novità importante riguarda il trattamento integrativo, noto anche come “bonus 100 euro”. Questo beneficio, introdotto per i lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi, viene corrisposto anche ai pensionati che rientrano nei requisiti previsti. Tuttavia, come evidenziato nel comunicato, può verificarsi che alcuni pensionati abbiano percepito il trattamento integrativo senza averne diritto o in misura superiore a quella spettante. In questi casi, l’INPS procede al recupero delle somme non dovute attraverso trattenute sui cedolini successivi.
Oltre al trattamento integrativo, il comunicato dell’INPS menziona anche eventuali conguagli a debito per redditi superiori ai limiti previsti per alcune agevolazioni o per errori nel calcolo delle imposte. Questi conguagli vengono trattenuti direttamente dalla pensione e possono influire sull’importo netto mensile percepito. È quindi consigliabile controllare con attenzione il cedolino per identificare eventuali trattenute di questo tipo e comprendere a cosa sono dovute.
Pensioni internazionali e le specifiche per i residenti all’estero
Il cedolino di settembre 2024 presenta anche particolari indicazioni per i pensionati residenti all’estero, che percepiscono pensioni italiane. Questi pensionati sono soggetti a specifiche normative fiscali, e l’INPS provvede ad applicare le convenzioni internazionali contro la doppia imposizione, laddove esistenti, per evitare che il pensionato debba pagare le tasse sia in Italia che nel paese di residenza.
Inoltre, per i pensionati residenti in paesi con cui l’Italia non ha stipulato accordi fiscali, l’INPS applica la tassazione ordinaria italiana, trattenendo alla fonte le imposte dovute. Per questo motivo, il cedolino di pensione dei residenti all’estero può presentare importi diversi rispetto a quelli dei pensionati residenti in Italia, a seconda delle normative fiscali applicabili.
Come risolvere problemi o anomalie nel cedolino
Se un pensionato rileva anomalie o discrepanze nel cedolino della pensione, è importante agire tempestivamente per risolvere il problema. L’INPS mette a disposizione diversi canali di comunicazione per assistenza e informazioni: il Contact Center, disponibile sia tramite numero verde che online, e gli sportelli fisici presso le sedi territoriali. Inoltre, è possibile richiedere assistenza tramite il servizio online “INPS Risponde”, che permette di inviare quesiti e ricevere risposte direttamente via email.
È fondamentale segnalare qualsiasi errore o anomalia appena rilevata, per evitare che si protraggano nel tempo e possano comportare problemi più gravi, come indebiti recuperi o errori nel calcolo delle imposte. La tempestività nella segnalazione permette all’INPS di intervenire rapidamente per correggere eventuali errori e ricalcolare correttamente l’importo della pensione.