Si avvicina il nuovo anno e con esso il pagamento delle pensioni gennaio 2023, come sempre previsto per gli aventi diritto nei primi giorni del mese. Lo indica chiaramente l’istituto di previdenza nel proprio sito web: data chiave per i versamenti sarà martedì 3 gennaio, perciò nessun dubbio su quando prenderanno il via i pagamenti delle pensioni relativi al primo mese del 2023. Non dimentichiamo che, come al solito, a fine anno l’istituto di previdenza pubblica il calendario con le date di pagamento delle pensioni dell’anno successivo. In particolare per il 2023 rileva la circolare n. 135 del 22 dicembre scorso, che fa il punto sul rinnovo delle prestazioni.
I pensionati che incassano le somme in denaro contante dovranno andare presso gli uffici postali fino al 10 gennaio, senza più anticipare il pagamento ma seguendo ancora la turnazione alfabetica tipica di questi ultimi anni. Per quanto riguarda invece l’alternativa rappresentata dagli accrediti presso le banche nel proprio conto corrente, questi si compiranno a gennaio il secondo giorno bancabile del mese.
Vediamo dunque più da vicino tutti i giorni da segnare sul calendario e ricordiamo perché a gennaio le pensioni saranno più corpose. I dettagli.
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Pensioni gennaio 2023, l’accredito nel conto corrente sarà il 3 gennaio: il perché del giorno in più
Proprio come detto poco sopra, il pagamento delle pensioni gennaio 2023 tramite accredito sul proprio conto corrente avverrà il giorno 3 gennaio, e dunque non il primo ma il secondo giorno bancabile di gennaio. Ci si potrebbe domandare del perché della deroga ad una regola generale, per cui l’accredito va fatto il primo giorno bancabile del mese.
Ebbene, la risposta è presto detta: essendo domenica 1 Capodanno e dunque giorno festivo, l’accredito dovrebbe compiersi l’indomani ovvero lunedì 2, ma – come ogni anno – si verifica soltanto a gennaio il versamento della pensione nel secondo giorno bancabile, per consentire all’istituto di previdenza di adeguare i sistemi informatici ed evitare intoppi.
Quali sono le date dei pagamenti presso le Poste
Anche per gennaio nessuna novità sul fronte delle regole di sicurezza sanitarie. Onde prevenire assembramenti, e pur in un contesto di restrizioni ormai praticamente assenti, coloro che intendono ritirare la pensione gennaio 2023 in denaro contante presso gli uffici delle Poste, dovranno attenersi al calendario con date distinte per lettera alfabetica.
Perciò i pensionati potranno recarsi in uno dei più di 12mila uffici postali sparsi in tutta Italia, nel lasso di tempo che va dal 3 al 10 gennaio, rispettando la turnazione alfabetica affissa all’esterno di ogni ufficio. Vediamo come funzionerà la turnazione pensioni gennaio in oggetto:
- martedì 3 gennaio cognomi dalla A alla B;
- mercoledì 4 gennaio cognomi dalla C alla D;
- giovedì 5 gennaio cognomi dalla E alla K;
- sabato 7 gennaio (mattina) cognomi dalla L alla O;
- lunedì 9 gennaio cognomi dalla P alla R;
- martedì 10 gennaio cognomi dalla S alla Z.
Poste Italiane, inoltre, specifica che i titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno effettuare il prelievo di denaro contante dagli 8.000 Atm Postamat sparsi da nord a sud, senza obbligato di andare allo sportello.
Aumento e rivalutazione pensioni gennaio 2023, cos’è e a chi spetta
Ricordiamo poi che a gennaio gli assegni saranno più corposi, in virtù dell’aumento e della rivalutazione delle pensioni in risposta alla crescita dell’inflazione. Si tratta di novità 2023 già ampiamente annunciate. L’indice di perequazione è pari ad un complessivo 7,3% (cui va comunque sottratto il 2% della rivalutazione già anticipata dell’ultimo trimestre 2022), come indicato dall’ISTAT sulla scorta dell’andamento generale dei prezzi al consumo. In termini pratici la scenario odierno ci indica che, a causa dell’elevato tasso inflazionistico rilevato dall’istituto, la rivalutazione 2023 sui trattamenti sarà massiccia, potendo toccare il citato 7,3%.
Non solo: la manovra economica che dovrà essere approvata in questi giorni onde evitare l’esercizio provvisorio, ha inserito la modifica dello schema di applicazione della rivalutazione sui vari importi del trattamento pensionistico. Infatti non ci saranno più tre scaglioni ma sei fasce.
In particolare è stata confermata la rivalutazione al 100% del 7,3% per le pensioni gennaio di ammontare fino a quattro volte il trattamento minimo lordo fissato dall’Inps, e pari a 525,38 euro mensili. Ovvero dette pensioni, per giovarsi della rivalutazione piena, non dovranno superare i 2.101,52 euro lordi massimi mensili.
L’aumento è comunque via via decrescente all’aumentare del trattamento previdenziale, fino a calare alla rivalutazione del 32% del 7,3% per gli assegni pensionistici di ammontare superiore a dieci volte il trattamento minimo lordo stabilito dall’Inps.
Come accedere al cedolino della pensione sul sito dell’INPS
Infine, per tutti gli interessati a verificare gli accrediti, la variazione di importo e la perequazione 2023 c’è la possibilità di servirsi del cd. cedolino della pensione, accessibile tramite servizio web ad hoc. Esso è il documento che permette ai pensionati di controllare l’ammontare versato mensilmente dall’Inps e di conoscere le ragioni per cui questa somma può variare. Per accedere al servizio è obbligatorio però servirsi delle ben note credenziali digitali Spid, Cie o Cns.
Effettuato l’accesso al sito dell’istituto, l’interessato dovrà seguire questo percorso: “MyInps” > link “Prestazioni e Servizi” > “Cedolino pensione e servizi collegati”. Per questa via potrà visualizzare i dati di suo interesse.
Pagamento pensioni 2023: le date di accredito INPS da gennaio a dicembre
L’INPS ha pubblicato il calendario aggiornato con le date di pagamento delle pensioni per tutto il 2023 da gennaio a dicembre, valido per tutti i mesi dell’anno. Si elencano quindi i giorni in cui viene effettuato l’accredito INPS della mensilità con la differenza tra chi riceve le somme tramite Poste Italiane o tramite le banche.
Pagamento pensioni 2023 | Giorno disponibilità in C/C | |
---|---|---|
– | Poste Italiane | Banche |
gennaio | 3 | 3 |
febbraio | 1 | 1 |
marzo | 1 | 1 |
aprile | 1 | 3 |
maggio | 2 | 2 |
giugno | 1 | 1 |
luglio | 1 | 3 |
agosto | 1 | 1 |
settembre | 1 | 1 |
ottobre | 2 | 2 |
novembre | 2 | 2 |
dicembre (con tredicesima) | 1 | 1 |
In ogni caso, per ulteriori informazioni, rimandiamo comunque all’apposita pagina web sul sito dell’Inps e alla citata circolare n. 135 del 22 dicembre scorso.
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