In questi giorni si sente molto parlare della busta arancione INPS per via delle vicende legate all’attuale presidente Pasquale Tridico.
In sintesi si tratta di una previsione che l’INPS dovrebbe inviare direttamente ai lavoratori per consentire loro di sapere in anticipo quando andranno in pensione e quale sarà l’importo dell’assegno mensile che andranno a percepire al raggiungimento dell’uscita dal lavoro.
Ma vediamo più nel dettaglio cosa dovrebbe contenere la busta arancione e come funziona. E soprattutto è ancora attivo il servizio? E se sì quando arriva?
Vediamolo in questa breve guida.
Busta arancione INPS: cosa contiene
La busta arancione contiene sostanzialmente queste informazioni:
- elenco dei contributi ossia l’estratto conto contributivo maturato fino a oggi dal lavoratore. Si tratta dell’elenco dei contributi settimanali accreditati presso l’INPS per il lavoratore. Il prospetto è già consultabile sul proprio cassetto previdenziale tramite codice PIN, SPID o CNS oppure può essere richiesto tramite patronato o direttamente allo sportello INPS. E’ molto utile in quanto permette ai lavoratori di controllare i contributi che sono stati loro versati e segnalare eventuali anomalie.
- Pensione futura ovvero la previsione della pensione: si tratta del calcolo della pensione effettuato dall’INPS che tiene conto della normativa in vigore. In base a questa previsione l’INPS quindi calcola la data in cui si andrà in pensione, l’importo dell’assegno e il suo rapporto con l’ultima retribuzione stimata. Questa si basa su tre elementi:
- l’età,
- la storia lavorativa
- e la retribuzione/reddito.
- I contributi futuri simulati: si tratta di una stima teorica effettuata dall’INPS dei contributi futuri calcolati in base all’attuale lavoro.
I calcoli sopra indicati possono variare in rapporto all’andamento della vita lavorativa. Ad esempio potrebbe esservi un interruzione del rapporto di lavoro oppure un avanzamento di carriera con aumento o diminuzione quindi dell’assegno.
Con il tempo inoltre potrebbero cambiare le regole di accesso al pensionamento o anche l’andamento dell’economia italiana, a cui è agganciata la rivalutazione dei montanti contributivi accantonati dai lavoratori.
Busta arancione INPS 2020
La busta arancione non è arrivata e non arriverà nel 2020, infatti il servizio è stato sospeso già prima dall’arrivo del nuovo Presidente Tridico. Il servizio nato nel 2016 promosso dall’ex Presidente Boeri è già terminato quindi in favore della sempre invocata digitalizzazione.
L’istituto infatti ha puntato tutto sul simulatore online denominato “La mia pensione” che è molto più completo della busta arancione.
La mia pensione futura
La busta arancione INPS era infatti destinata soprattutto ai cittadini che non avevano mai utilizzato il servizio “La mia pensione”, accessibile direttamente nell’area riservata del Cittadino sul sito dell’INPS.
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Ricordiamo che questo servizio è attivo dal 2015 ed è molto più completo delle buste arancioni in quanto è anche possibile variare alcuni parametri rendendo di fatto il calcolo più vicino alla realtà.
INPS numero verde e INPS risponde
Per tutte le informazioni relative ai dati ottenuti dal tool online La mia Pensione Futura ci si può rivolgere ad un patronato, oppure all’INPS fisicamente presso le sedi territoriali oppure contattando il call center dell’Istituto Previdenziale al numero verde oppure il servizio online INPS Risponde.