Con la fine dell’anno arriveranno le tredicesime per milioni fra lavoratori e pensionati italiani. E’ una somma che potrà fare comodo in vista delle festività, e in considerazione del carovita e di un’inflazione che resta fonte di preoccupazione per chi, mensilmente, deve far quadrare il bilancio familiare.
Oltre alle tredicesime su stipendi e trattamenti pensionistici, non bisogna dimenticare che sarà assegnato un bonus tredicesima alle pensioni, ovvero un importo aggiuntivo di 154,94 euro che alcuni pensionati troveranno nel cedolino di dicembre. Non tutti i trattamenti pensionistici, però, usufruiranno di questo bonus, essendo un’agevolazione specifica e valevole soltanto per alcuni trattamenti, secondo specifici limiti di reddito 2023.
Vediamo allora più da vicino come funziona e a chi spetta il bonus tredicesima pensionati. I dettagli.
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Bonus tredicesima pensioni: in cosa consiste
La manovra 2001 lanciò il cd. bonus tredicesima, così chiamato perché costituito da una somma ulteriore rispetto alla pensione, versata insieme alla tredicesima e inserita nel cedolino pensione dicembre, se ne ricorrono i requisiti.
Il suo importo costituisce un’erogazione supplementare alla pensione, uguale a 154,94 euro.
Il bonus tredicesima non sarà fatto oggetto di modifiche, e perciò non sarà considerato nell’incremento uguale allo 0,8%, previsto col conguaglio di rivalutazione anticipato e mirato a salvaguardare il potere di acquisto. In altre parole questo contributo non sarà rivalutato, a differenza di pensioni e tredicesima.
Non solo. Il citato bonus non costituisce reddito, né ai fini fiscali né previdenziali e assistenziali. Conseguentemente non è sottoposto a tassazione e non ha rilievo ai fini dell’Isee.
A chi spetta
Il bonus tredicesima varrà per alcune categorie di pensionati mentre altri saranno esclusi da questa ulteriore integrazione mensile. In sintesi la somma andrà:
- ai titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’assicurazione generale obbligatoria o delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della stessa;
- ai titolari di forme pensionistiche obbligatorie gestite dagli enti privatizzati di cui al d.lgs 509/1994.
Per legge sono invece esclusi coloro che incassano trattamenti assistenziali (ad es. trattamento di invalidità civile) e i titolari di pensioni dei dipendenti degli enti creditizi, dei dirigenti d’azienda e di trattamenti non aventi natura di pensione. Tuttavia chi è beneficiario dell’assegno di invalidità civile godrà anche della tredicesima.
Quali sono i limiti reddituali
Attenzione però, in quanto per avere diritto al bonus tredicesima, bisogna avere un requisito economico: l’importo della pensione lorda annua non deve oltrepassare quello della pensione minima o trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, nel 2023 pari a 7.327,32 euro. Tuttavia spetterà un importo parziale a coloro che hanno un reddito maggiore di 7.327,32 euro ma comunque al di sotto di 7.482,26 euro.
In quest’ultimo caso l’importo ulteriore si determina sottraendo dalla soglia dei citati 7.482,26 euro il proprio reddito. Perciò se ad es. un pensionato ha un reddito pari a 7.450,00 euro annui, avrà diritto a un bonus tredicesima di soli 32,26 euro.
In più rilevano gli altri redditi del pensionato. Nell’insieme, il reddito complessivo – che comprende anche quello da pensione – non deve essere maggiore di 10.990,98 euro per il 2023 – vale a dire la soglia pari a 1,5 l’ammontare annuo del trattamento minimo. Se il pensionato non è da solo ma coniugato, invece, il reddito personale non dovrà oltrepassare i 10.990,98 euro all’anno ed il reddito della coppia non dovrà superare 21.981,96 euro, una somma pari a tre volte il trattamento minimo.
Infine, il versamento del bonus tredicesima dicembre 2023 si avrà d’ufficio con il cedolino del mese prossimo e l’importo – lo rimarchiamo – non sarà soggetto a rivalutazione, perciò non sarà considerato nell’aumento dello 0,8% come invece sarà per pensioni e tredicesima (conguaglio di rivalutazione).
Conclusioni
In conclusione, il bonus sulla tredicesima pensioni rappresenta un beneficio importante per molti pensionati italiani, offrendo un sostegno finanziario supplementare in vista delle festività e considerando le sfide economiche legate al carovita e all’inflazione. Tuttavia, è essenziale comprendere i dettagli del bonus tredicesima e i requisiti necessari per poterne beneficiare in quanto come si è ben capito non spetta a tutti i pensionati.
È importante notare inoltre che il bonus tredicesima non costituisce reddito ai fini fiscali, previdenziali o assistenziali, garantendo così un beneficio senza ulteriori oneri per i pensionati. Tuttavia, il suo accesso è vincolato a specifiche categorie di pensionati, escludendo altri trattamenti pensionistici e redditi al di sopra dei limiti stabiliti per il 2023.
In sintesi, il bonus tredicesima pensioni rappresenta un contributo prezioso per alcuni pensionati italiani, offrendo un sollievo finanziario durante un periodo cruciale dell’anno. La sua presenza nel cedolino di dicembre costituisce un ulteriore motivo di attenzione per i beneficiari, che possono pianificare le loro spese in modo oculato, tenendo conto di questo importante incentivo finanziario.