Sono stati prorogati anche per il biennio 2019-2020 i cosiddetti benefici previdenziali amianto, ovvero l’agevolazione previdenziale per i lavoratori rimasti vittime dell’amianto. I benefici riguardano gli ex lavoratori occupati nelle imprese che hanno svolto attività di bonifica e scoinbentazione. Ma non solo. Vi rientrano anche coloro che sono affetti da patologia asbesto-correlata derivante da esposizione all’amianto.
A darne notizia è stato l’INPS con il Messaggio n. 4253 del 15 novembre 2018. Dunque, il beneficio della maggiorazione dell’anzianità assicurativa e contributiva ai fini della pensione trova applicazione anche per i trattamenti pensionistici aventi decorrenza nel corso degli anni 2019 e 2020.
Benefici previdenziali esposizione all’amianto, a chi spetta
L’agevolazione previdenziale amianto spetta:
- agli ex lavoratori occupati nelle imprese che hanno svolto attività di scoibentazione e bonifica dall’amianto che hanno cessato il loro rapporto di lavoro per effetto della chiusura, dismissione o fallimento dell’impresa presso cui erano occupati e il cui sito è interessato da piano di bonifica da parte dell’ente territoriale;
- agli ammalati con patologia asbesto – correlata;
- a coloro che possono far valere nell’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti almeno trenta anni (pari a 1560 settimane) di anzianità assicurativa e di contribuzione utile ai fini del diritto per la pensione di anzianità;
Benefici previdenziali amianto, cosa sono
I benefici previdenziali amianto prevedono la facoltà di usufruire di una maggiorazione dell’anzianità assicurativa e contributiva non superiore a 5 anni ai fini del perfezionamento dei requisiti per la pensione di anzianità.
Come fare domanda
A fini dell’accesso al beneficio amianto è necessario presentare, entro e non oltre il 30 novembre 2018, apposita domanda telematica. I canali d’accesso messi a disposizione dall’Istituto previdenziali sono i seguenti:
- online, attraverso il servizio online dedicato, se in possesso di un codice PIN rilasciato dall’INPS, di una identità SPID o di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS) per l’accesso ai servizi telematizzati dell’Istituto;
- Contact Center multicanale, chiamando da telefono fisso il numero verde gratuito 803 164 o da telefono cellulare il numero 06 164164, a pagamento in base al piano tariffario del gestore telefonico, se in possesso di un codice PIN;
- Patronati e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi, anche se non in possesso di un codice PIN.
Messaggio INPS numero 4253 del 15-11-2018
Alleghiamo infine il testo del messaggio INPS per la completa analisi del documento di prassi.
Messaggio INPS numero 4253 del 15-11-2018 (86,3 KiB, 920 hits)
Segui gli aggiornamenti su Google News!
Segui Lavoro e Diritti su WhatsApp, Facebook, YouTube o via email