Il Garante per la Privacy italiano ha pubblicato la consueta newsletter sulle novità in materia di protezione dei dati personali. Fra le altre cose ha illustrato le linee guida dei Garanti europei per la privacy sul corretto uso di internet a lavoro.
Come noto la questione dell’utilizzo di internet durante l’orario di lavoro è ormai al centro del dibattito da diversi anni, ma di recente con l’esplosione dei social network si è fatta ancora più stringente.
I garanti europei della privacy hanno focalizzato l’attenzione su come proteggere l’uso privato di internet sul lavoro ed in particolare dei social network e sull’uso del cellulare privato in ufficio per le comunicazione personali.
Il documento stilato dai Garanti Privacy europei a cui fa riferimento la newsletter, tiene conto sia della normativa vigente e sia delle novità introdotte dal Regolamento UE 2016/679, che come ricorda il Garante italiano troverà applicazione dal mese di maggio 2018.
Nel documento si definisce un quadro dei principi fondamentali e si fanno numerosi esempi sul corretto trattamento dei dati in ambito lavorativo e professionale.
Uso di internet a lavoro e diritto al rispetto della vita privata
I Garanti europei ricordano che all’interno dell’orario di lavoro bisognerà conciliare le esigenze dell’azienda di controllo della navigazione internet dei dipendenti e allo stesso tempo di tutela del diritto fondamentale del lavoratore al rispetto della propria vita privata, della sua libertà e dignità.
La normativa prevede in primis che il lavoratore dovrà essere adeguatamente informato sulle modalità di acquisizione e trattamento dei dati personali, in maniera chiara ed esaustiva, soprattutto quando è previsto un controllo del lavoratore. Il consenso rilasciato dal lavoratore dipendente per essere considerato valido, deve essere libero proprio perchè all’interno delle aziende vi è spesso una forte disparità di potere tra datore di lavoro e dipendente, inoltre ogni trattamento deve essere proporzionato alla finalità del trattamento.
Uso improprio di internet al lavoro
I datori di lavoro possono controllare la navigazione per limitare l’uso improprio di internet al lavoro ed evitare quindi la diffusione di virus o di attacchi sulla rete aziendale.
Al tempo stesso però i datori di lavoro non possono spiare la posta privata dei lavoratori o la loro cronologia di navigazione sul web.
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Controllo dei lavoratori sui social network
Il documento chiarisce inoltre che anche la consultazione o il monitoraggio dei social network devono essere limitati ai soli profili professionali.
Si deve quindi escludere la vita privata di dipendenti o candidati all’assunzione per evitare discriminazioni in base alle idee politiche, l’impegno sociale o altro.
Per favorire il corretto uso di internet a lavoro nel rispetto delle policy aziendali e della privacy dei lavoratori, i Garanti europei invitano i datori di lavoro:
- a prevedere connessioni Wi-Fi ad hoc;
- definire spazi riservati, su computer, smartphone e email anche aziendali, dove i lavoratori possano conservare documenti o comunicazioni personali, che non dovranno essere accessibili al datore di lavoro se non in casi eccezionali.
Approfondimenti: Guida all’applicazione del Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali