L’INPS ha rilasciato il messaggio 1374 del 5 aprile con il quale comunica di aver adottato una nuova convenzione quadro per lo svolgimento di tirocini curriculari da parte di studenti universitari presso le sedi territoriali dell’Istituto.
Questa opportunità non è nuova e serve ad agevolare l’ingresso delle nuove generazioni nel mondo del lavoro, i tirocini infatti servono ad integrare il percorso di studi tramite l’acquisizione nella pratica di conoscenze previdenziali. Il nuovo schema convenzionale si è reso necessario per integrare alcune modifiche organizzative dovute a nuove disposizioni in materia di privacy e di sicurezza sul lavoro.
Vediamo allora più da vicino cosa sapere riguardo ai tirocini curriculari e al rinnovo della convenzione, stipulata dall’istituto di previdenza e dagli atenei italiani. I dettagli.
Tirocini curriculari INPS per studenti universitari
Il titolo del messaggio è eloquente, indicando infatti la “Convenzione quadro tra l’Inps e le Università per l’attivazione di tirocini curriculari”. Di che si tratta? Ebbene, forse non tutti sanno che l’istituto di previdenza – allo scopo di assicurare un’adeguata formazione per favorire l’ingresso delle nuove generazioni nel mondo del lavoro – ha varato nel corso del tempo distinti schemi di Convenzione quadro con le Università, per l’attivazione di tirocini curriculari. Questi ultimi si svolgono presso i propri uffici.
Per completezza ricordiamo che i tirocini curriculari non sono configurabili come rapporti di lavoro, ma altro non sono che periodi di orientamento e formazione, effettuati in un contesto lavorativo e mirati all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
In altre parole i tirocini curriculari sono mirati ad integrare l’apprendimento con un’esperienza sul campo. Nel caso di quelli attivati presso l’Inps si fa espressamente riferimento a periodi formativi:
finalizzati a integrare il percorso di studi, prima del conseguimento del titolo, tramite l’acquisizione nella pratica di conoscenze in materia previdenziale e nel settore economico e produttivo.
Leggi anche: Tirocinio extracurriculare: cos’è, come funziona e quando si può attivare
Cosa prevede la nuova convenzione Inps – Università
La convenzione fra INPS e Università contiene i dettagli per accedere e le modalità per partecipare e svolgere questi utili periodi formativi, collegati allo studio universitario. Si precisa che i tirocini si possono effettuare nelle strutture Inps, sparse su tutto il territorio nazionale, e si attivano su richiesta delle Università.
Non è la prima volta che Inps e Università stipulano un accordo simile. L’INPS infatti ricorda la stesura della convenzione quadro, approvata con la determinazione presidenziale n. 67 del 17 maggio 2016. Tuttavia, a seguito di alcune modifiche organizzative e dell’introduzione di nuove regole in tema di privacy e di sicurezza sui luoghi di lavoro, si è reso necessario l’aggiornamento di detta convenzione – con un nuovo schema che di fatto sostituisce quello varato nel 2016.
Conseguentemente, con la determinazione commissariale n. 9 del 31 gennaio scorso (Allegato n. 1) è stata varata la nuova convenzione quadro, per l’attivazione dei tirocini curriculari con le università.
Come fare il tirocinio all’Inps?
I tirocini possono essere effettuati all’INPS presso ogni struttura centrale o territoriale dell’Inps, rispettando le condizioni previste dalle Università e dall’Istituto.
Per attivare un tirocinio di questo tipo, sarà obbligatoria la presentazione di un’apposita domanda su iniziativa della singola università interessata. Nella convenzione saranno segnalati alla struttura individuata gli studenti interessati a partecipare al percorso formativo in oggetto.
L’istituto inoltre rimarca che possono prendere parte al tirocinio curriculare gli studenti e le studentesse, che non hanno ancora terminato il ciclo di studi universitario o post universitario.
Al contempo, Inps precisa altresì che si impegnerà ad accogliere gli studenti, in numero compatibile con la disponibilità degli uffici.
Accordo individuale e attestazione di compiuto tirocinio
Per attivare il tirocinio Inps, Università e tirocinante sottoscrivono un accordo attuativo individuale, sulla scorta dello schema allegato alla nuova convenzione quadro in oggetto (Allegato n. 3).
Inps spiega che l’accordo regola le modalità di attuazione della collaborazione tra i soggetti coinvolti nell’iniziativa, dettagliando specialmente gli obblighi assicurativi e quelli in campo di salute e sicurezza sul lavoro.
Da notare altresì che, nell’ambito dell’accordo attuativo, sarà indicato un tutor dell’istituto di previdenza, che concorderà il progetto formativo con il tutor dell’ateneo e con lo studente.
Al termine del periodo di tirocinio, il tutor dell’Inps redigerà poi la scheda di valutazione dello studente che ha compiuto l’attività, sulla scorta di cui l’istituto di previdenza emetterà l’attestato di compiuto tirocinio.
Retribuzione e obblighi assicurativi
L’Inps precisa che i rapporti che vengono instaurati con i tirocinanti non costituiscono rapporto di lavoro subordinato, né di altro tipo e NON saranno retribuiti. Inoltre i partecipanti non riceveranno alcun compenso o indennità. Si ricorda infatti che per tirocinio curriculare, a differenza di quello extracurricolare, non è previsto l’obbligo di retribuzione, né di pagamento di un rimborso spese.
A favore del singolo tirocinante è prevista però una copertura assicurativa, secondo la disciplina in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Segui gli aggiornamenti su Google News!
Segui Lavoro e Diritti su WhatsApp, Facebook, YouTube o via email