Lo scorso mese avevamo erroneamente indicato la data del 1° marzo, come quella di inizio del nuovo istituto, inserito nella Legge di Stabilità 2015, ovvero l’anticipo del TFR in busta paga.
In effetti però mancava un’ulteriore decreto che spiegasse in concreto le procedure tecniche per dare la possibilità al lavoratore di richiedere questa opzione e per permettere all’azienda di poterla erogare.
Questi chiarimenti sono arrivati lo scorso 19 marzo, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale numero 65 da parte del Governo, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 29 del 20 febbraio 2015 contenente il regolamento recante norme attuative delle disposizioni in materia di liquidazione del TFR come parte integrante della retribuzione per il periodo di paga decorrente da marzo 2015 a giugno 2018.
Quindi effettivamente l’anticipo del TFR in busta paga può essere richiesto con decorrenza dalla mensilità di marzo 2015, ma tecnicamente può essere inserito nel cedolino paga, dietro richiesta del lavoratore solo a decorrere dal 1° aprile 2015. In allegato al DPCM si può trovare anche il modulo richiesta TFR in busta paga.
Modulo tfr in busta paga
In allegato rilasciamo il testo del DPCM n. 29 del 20 febbraio 2015 e il modulo ufficiale per la richiesta da parte del lavoratore dell’anticipo del TFR in busta paga.
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20 febbraio 2015, n. 29 (238,0 KiB, 2.086 hits)
Modulo di richiesta del TFR in busta paga (215,6 KiB, 7.487 hits)
Accordo quadro con ABI
Lo scorso 25 marzo il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha reso noto l’accordo raggiunto con l’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana per il finanziamento dei datori di lavoro con meno di 50 dipendenti che non intendano provvedere con risorse proprie all’anticipazione del TFR in busta paga.
Quindi le imprese che hanno problemi con i flussi finanziari per far fronte al maggiore esborso mensile a seguito delle richieste di erogazione mensile del TFR, potranno accedere a finanziamenti a tasso agevolato.
Sul sito del Ministero troverete tutte informazioni necessarie: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali