E’ stato approvato definitivamente dalla Camera, la proposta di legge volta a stabilire i principi che concorrono a definire lo Statuto giuridico delle imprese, con particolare riferimento alle micro, piccole e medie imprese (MPMI).
Con tale provvedimento si vogliono recepire le indicazioni contenute nello Small Business Acta dottato a livello comunitario e, attuato con la Direttiva del Presidente del Consiglio del 4 maggio 2010, che individua le proposte di intervento in relazione ai dieci principi informatori del documento.
Obbiettivi del provvedimento sono:
- sostegno per l’avvio di nuove imprese, da parte dei giovani e delle donne;
- valorizzazione del potenziale di crescita, di produttività e di innovazione delle imprese, con particolare riferimento alle MPMI;
- adeguamento dell’intervento pubblico alle esigenze delle MPMI.
Tra i principi che concorrono a definire lo statuto sono elencati, tra l’altro:
- la libertà di iniziativa economica e concorrenza;
- semplificazione burocratica;
- la progressiva riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese;
- il diritto delle imprese all’accesso al credito informato, corretto e non vessatorio;
- misure di semplificazione amministrativa.
Tali principi sono volti prevalentemente a garantire alle imprese condizioni di equità funzionale, operando interventi di tipo perequativo per le aree sottoutilizzate, nel rispetto dei principi fissati dall’articolo 107 del Trattato sul funzionamento dell’UE. Si enuncia anche il principio dellalibertà di associazione tra imprese.
Sono poi disciplinati i rapporti tra imprese e istituzioni, in un’ottica di semplificazione e trasparenza. Il Governo è delegato ad emanare norme finalizzate ad eliminare i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, al riordino degli incentivi alle imprese, e, infine, alla loro internazionalizzazione.
Vi sono norme sulla certificazione rilasciate alle imprese da enti autorizzati e, sulle politiche pubbliche riguardanti le MPMI. Sono previste diverse misure con cui lo Stato favorisce la ricerca, l’innovazione, l’internazionalizzazione e la capitalizzazione. In particolare, il Ministro dello sviluppo economico, sentite le regioni, deve adottare un piano strategico di interventi.
E’ istituito il Garante per le MPMI, con la finalità, fra l’altro, di monitorare l’impatto dell’attività normativa, anche del Governo e delle regioni, e dei provvedimenti amministrativi sulle MPMI, prevedendo un interscambio tra il Garante e gli enti e le istituzioni interessate, fra cui, principalmente, Parlamento, Governo ed enti territoriali.
Inoltre, è stato costituito un consorzio obbligatorio nel settore dei laterizi (COSL), per ridurre l’impatto ambientale; valorizzare la qualità e l’innovazione dei prodotti; incentivare la chiusura delle unità produttive meno efficienti; finanziare le spese annuali di ricerca e sviluppo sostenute dalle imprese del settore.
Si prevede, quindi, l’emanazione di una “Legge annuale per le MPMI”, al fine di attuare lo Small Business Act. Il provvedimento, da presentare alle Camere entro il 30 giugno di ogni anno, è volto a definire gli interventi in materia per l’anno successivo e reca, oltre a una o più deleghe, norme di immediata applicazione per favorire e promuovere le MPMI.
La proposta di legge