La data del 31 gennaio 2019 rappresenta per molte imprese la dead line di numerose scadenze obbligatorie in tema di lavoro e previdenza. Infatti, oltre agli ordinari adempimenti, quali il versamento dei contributi INPS e dell’Irpef mediante modello F24, entro il 16 di ogni mese, e la vidimazione del Libro Unico del Lavoro, bisogna fare i conti anche con:
- l’invio del prospetto informativo disabili 2019;
- il versamento della polizza INAIL 2019 contro gli infortuni domestici;
- e la comunicazione annuale obbligatoria sul monitoraggio dei lavoratori somministrati.
Inoltre, per chi percepisce prestazioni sociali bisogna ricordare anche la scadenza nel modello ISEE al 15 gennaio 2019, che deve essere quindi rinnovato. Infine ricordiamo che è in scadenza la quarta rata dei contributi di colf e badanti. Ma andiamo per ordine e vediamo nel dettaglio tutte le principali scadenze del mese di gennaio 2019 in materia di lavoro e previdenza.
Prospetto Informativo disabili 2019: cos’è e come presentarlo
Il 31 gennaio 2019 scade il termine entro il quale bisogna inviare il Prospetto Informativo disabili 2019, relativo all’anno 2018. Tale documento attesta la situazione occupazionale dei lavoratori disabili presenti in azienda. Ad essere interessati sono tutti i datori di lavoro, sia pubblici che privati – con almeno 15 dipendenti – che hanno avuto cambiamenti nella situazione occupazionale, tali da modificare l’obbligo o da incidere sul computo della quota di riserva, entro il 31 dicembre 2018.
L’art. 40, co. 4 del Decreto Legge 112/2008, come convertito dalla L. n. 133/2008, ha introdotto l’obbligo di trasmissione esclusivamente per via telematica del prospetto informativo disabili. Il modulo deve essere inviato esclusivamente mediante i servizi informatici resi disponibili dai servizi competenti individuati dalle Regioni. Per l’invio telematico del Prospetto informativo è necessario accreditarsi con le modalità indicate da ciascuna Regione e P.A. ove avviene l’adempimento. Le specifiche disposizioni sulla modalità di accreditamento sono stabilite dalle Regioni e dalle Provincie Autonome e rese pubbliche anche dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Si precisa che il ritardato invio del prospetto annuale sulla forza lavoro aziendale per il calcolo e l’assolvimento della quota di riserva comporta una sanzione di € 635,11 (più maggiorazione di € 30,76 per ogni giorno di ritardo).
Polizza casalinghe 2019: come versare
A fine mese scade anche l’ultimo giorno utile per sottoscrivere l’assicurazione INAIL contro gli infortuni domestici. Si tratta di un’assicurazione obbligatoria per chi svolge attività di cura della propria casa e della propria famiglia, che dà diritto ad essere risarciti nel caso in cui si verifichi un infortunio domestico. Rispetto allo scorso anno l’importo della polizza passa da 12,91 euro a 24 euro, mentre l’età massima entro la quale si è obbligati all’assicurazione sale a 67 anni (fino al 31 dicembre 2018 risulta invece pari a 65 anni).
Qualora l’assicurato rimanga vittima di un infortunio grave, avrà diritto a una rendita solo se l’invalidità permanente che ne deriva è pari o superiore al 27%. Il vitalizio è vita natural durante, con un importo compreso tra:
- € 186,17 al mese, per i casi meno gravi (invalidità del 27%);
- € 1.292,90 al mese, per le inabilità al 100%.
Dal 2019, la rendita INAIL spetta soltanto dopo che l’apposita commissione medica dell’istituto verifica, a seguito di guarigione clinica, un’invalidità almeno pari al 16%. Se, invece, l’invalidità va dal 6 al 15%, spetta un risarcimento una tantum pari a 300 euro.
È possibile pagare il premio
- mediante bollettino postale di pagamento (intestato a “INAIL Assicurazione Infortuni Domestici, P.le Pastore, 6 – 00144 Roma”)
- tramite web, utilizzando i servizi online del sito dell’INAIL previa registrazione, pagando il premio tramite carta di credito, carta prepagata o conto Bancoposta (servizio Pago Pa);
- tramite i propri servizi di home banking, oppure per mezzo di bonifico bancario, all’Iban IT90D0760103200000030625008, indicando come causale di versamento il codice fiscale dell’assicurato, il suo nome e cognome e l’anno di riferimento.
Comunicazione annuale somministrati: come fare
Per chi ha stipulato nel 2018 contratti con agenzie di somministrazione, a fine mese bisogna inoltrare la comunicazione annuale obbligatoria sul monitoraggio dei lavoratori somministrati. L’adempimento, in particolare, interessa i tutti i datori di lavoro i quali devono comunicare alla rappresentanza sindacale aziendale (RSA) ovvero alla rappresentanza sindacale unitaria (RSU) o, in mancanza, agli organismi territoriali di categoria delle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, i dati relativi ai contratti di somministrazione stipulati nel 2018.
Ai fini dell’invio della comunicazione, l’interessato ha tre opzioni a disposizione:
- consegna a mano;
- raccomandata con ricevuta di ritorno;
- oppure tramite posta elettronica certificata (Pec).
ISEE 2019: modello in scadenza
Infine, il 15 gennaio 2019 scade anche il modello ISEE per chi gode di prestazioni socio-assistenziali; prestazioni erogate sia sotto forma di servizi che di moneta commisurate alla propria situazione reddituale. È quindi necessario provvedere al rinnovo della propria DSU (Dichiarazione Unica Sostitutiva).
Tale documento contiene le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a descrivere la situazione economica del nucleo familiare. È possibile presentare la DSU e acquisire l’attestazione ISEE direttamente collegandosi al sito internet INPS; per quanto riguarda invece la DSU, chi non volesse/potesse provvedere autonomamente o non avesse un commercialista di fiducia può scegliere di rivolgersi a un Caf convenzionato.