Si ampliano i servizi online offerti dall’INPS ai cittadini. D’ora in poi è possibile procedere anche, in maniera del tutto telematica, al riscatto dei periodi di TFS (Trattamento di Fine Servizio) o TFR (Trattamento di Fine Rapporto). L’opportunità di riscatto, garantita a decorrere dal 29 luglio scorso, è disponibile sia per l’utente che per l’ente datore di lavoro. Il nuovo applicativo è accessibile previo possesso del Pin dispositivo, della Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o del Sistema Pubblico Identità Digitale (SPID). I richiedenti che non sono in grado di inoltrare la domanda in autonomia, possono usufruire dell’intermediazione offerta dai Patronati.
A darne notizia è l’INPS con il Messaggio n. 2939 del 31 luglio 2019. Vediamo nel dettaglio come inviare la domanda all’INPS per il riscatto del TFS o TFR.
Dipendenti P.A. riscatto TFS o TFR, campo di applicazione
Innanzitutto è opportuno specificare chi sono i soggetti abilitati al riscatto del TFR o TFS. In particolare, possono richiedere il riscatto:
- ai fini del TFR, i dipendenti pubblici in costanza di lavoro in regime TFR che alla data del 30 maggio 2000 risultavano in servizio con contratto a tempo determinato;
- ai fini del TFS (indennità di buonuscita), i dipendenti civili e militari dello Stato assunti con contratto a tempo indeterminato prima del 31 dicembre 2000 e personale non contrattualizzato (militari, docenti e ricercatori universitari, magistrati, personale diplomatico) in posizione di ruolo.
Riscatto del TFS o TFR, quanto costa
Chiaramente il riscatto è subordinato al pagamento di un contributo a totale carico dell’interessato. Il coefficiente su cui si basa è applicato ai seguenti elementi:
- retribuzione annua percepita alla data di presentazione della domanda;
- età del dipendente;
- età del collocamento a riposo per limiti di età o di servizio prevista per la qualifica o per il grado rivestito;
- periodo di riscatto concesso.
Riscatto TFS o TFR: nuovo servizio online
Come anticipato in premessa, a decorrere dal 29 luglio scorso, è disponibile l’applicativo che consente ai cittadini e all’ente datore di lavoro l’inoltro di istanze telematiche relative ai riscatti ai fini del TFS e del TFR.
Il nuovo servizio online, disponibile sul sito istituzionale dell’Istituto Previdenziale, è reperibile selezionando la voce di menu “Prestazioni e Servizi”. Dopodiché si potrà attivare la scheda prestazione “Riscatti TFS e TFR” inserendo nel campo “Testo Libero” la parola “Riscatti TFS e TFR” e selezionando il tasto “Filtra”. Da notare che le istanze già inoltrate sono accessibili alla voce di menu “Consultazione domande inoltrate”. In ogni caso è possibile consultare il manuale laddove si riscontrino particolari difficoltà con i servizi telematici.
È possibile accedere al nuovo servizio in due modi:
- direttamente, in maniera telematica;
- usufruendo dell’intermediazione di un Patronato.
Come funziona il nuovo servizio di riscatto TFR o TFS
Per il cittadino sono disponibili le seguenti funzionalità:
- domanda di riscatto ai fini TFS/TFR (solo per i dipendenti di enti locali e sanità);
- richiesta di anticipata estinzione delle rate residue di riscatto ai fini TFS/TFR; richiesta di esonero dal pagamento delle rate residue di riscatto ai fini TFS/TFR;
- rinuncia al riscatto ai fini TFS/TFR;
- simulazione del calcolo dell’onere di riscatto.
Le funzionalità a disposizione del datore di lavoro sono le seguenti:
- domanda di riscatto ai fini TFS/TFR (solo per le amministrazioni statali);
- richiesta di anticipata estinzione delle rate residue di riscatto ai fini TFS/TFR;
- richiesta di esonero dal pagamento delle rate residue di riscatto ai fini TFS/TFR;
- nuova domanda di riscatto ai fini TFS/TFR a rettifica della precedente già inoltrata (solo per le amministrazioni statali).