Riforma del processo civile al via. Semplificazione del rito, riduzione dei tempi e dei costi sono alcuni dei punti chiave al centro del disegno di legge delega varato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 5 dicembre e contenente il nuovo processo civile. Il ddl delega proposto dal Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede si pone come obiettivo una maggiore efficienza della giustizia, attraverso il riordino del rito civile da tempo al centro dell’attenzione, unitamente alla revisione della disciplina riguardante gli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie.
Tramite una serie di decreti legislativi si interverrà per garantire al cittadino la razionalizzazione, semplificazione e maggiore speditezza dell’iter procedurale, il tutto nel rispetto delle garanzie del contraddittorio.
Per definire gli aspetti principali della riforma si è partiti da ciò che attualmente non funziona ovvero tempi morti e udienze nelle quali talvolta non si perviene ad alcuna conclusione. Il processo civile, caratterizzato oggi da tempi eccessivi, con cause che durano anche più di tre anni per ogni grado di giudizio, finora si è rivelato troppo articolato e complesso. Il provvedimento approvato mira a rendere il rito ordinario di cognizione più snello e veloce, mediante la revisione del Codice di procedura civile e le leggi processuali.
Riforma del processo civile: novità
Tra le novità più rilevanti:
- l’eliminazione del rito Fornero adottato per i casi di licenziamento illegittimo;
- la sostituzione dell’atto di citazione con il ricorso;
- la riduzione dei riti da tre a uno;
- l’introduzione per le cause temerarie di un’ammenda.
Nonostante vi siano tutte le premesse per il raggiungimento di ottimi risultati in termini di efficienza, restano ancora alcuni punti dolenti da affrontare, come la questione relativa alla prescrizione che ha fatto tanto discutere ultimamente.
Vediamo per punti quali sono le novità e cosa dovremo aspettarci dalla riforma.
Riduzione dei riti
Per rendere il processo civile più snello si è pensato, in primo luogo, alla riduzione dei riti con il passaggio da 3 ad uno. Verranno meno inoltre le differenze procedurali tra giudizio innanzi al Giudice di pace e il giudizio di cognizione ordinaria e sommaria.
Ai fini di semplificare si metterà mano al processo di cognizione di primo grado nel rito monocratico con la riduzione dei casi per i quali la competenza è da attribuire al tribunale in composizione collegiale.
Avremo inoltre la soppressione del tentativo obbligatorio di conciliazione davanti al giudice di pace.
Atto di citazione
Una grande novità della riforma del processo civile sarà l’eliminazione dell’atto di citazione, sostituito da un unico atto di ricorso. Si tratta di una vera e propria rivoluzione in materia processuale, data la differenza sostanziale delle le due tipologie di atti.
Siamo in presenza di una soluzione tecnica che per alcuni giuristi, tuttavia, non contribuirà all’accelerazione dei processi.
Eliminazione del rito Fornero
Con la riforma del processo civile si mette mano al procedimento in materia di diritto del lavoro. Si fa riferimento, in particolare ai casi di licenziamento illegittimo per i quali il rito Fornero aveva previsto una corsia preferenziale.
Si ritornerà al rito unico nonostante le perplessità da alcuni manifestate.
Abolizione della notifica cartacea
L’intento cui si vuole dare attuazione con la riforma del processo civile è quello procedere il più possibile in via telematica. Si vuole pertanto eliminare le notifica dei documenti cartacei attraverso il divieto, nei confronti degli ufficiali giudiziari, di effettuare copie cartacee, nei casi in cui il destinatario dell’atto sia munito di indirizzo di Posta elettronica certificata. Le parti, inoltre, saranno obbligate al deposito di atti e documenti soltanto in via telematica.
Strumenti di risoluzione alternativa delle controversie
L’obiettivo del processo è quello di potenziare gli strumenti alternativi come ad esempio la negoziazione assistita. Si vuole ampliare la lista dei casi di controversie per i quali risulta obbligatorio il tentativo di procedere con metodo alternativo. Invece, negli ambiti in cui sono stati appurati risultati negativi tali strumenti verranno eliminati.
Espropriazione immobiliare
In ambito di espropriazione immobiliare nella riforma del processo civile vengono introdotte nuove norme finalizzate a garantire maggior tutela al debitore.
A favore del creditore si prevede invece la riduzione dei tempi e dei costi con conferimento al debitore della possibilità di vendere direttamente il bene pignorato; previa autorizzazione da parte del giudice.