Il decreto legge che istituisce il tanto atteso Reddito di Cittadinanza (RdC) è alle porte e con esso partiranno anche un nuovo bonus assunzioni e un nuovo incentivo all’imprenditorialità. Nella prossima settimana al massimo dovrebbe approdare in Gazzetta Ufficiale il c.d. “decretone”.
La nuova misura consentirà alle persone che vivono sotto la soglia di povertà stimata dall’Istat (meno di 780 euro), di ricevere un sussidio economico che varia in base all’ISEE ad altri parametri. L’importo del reddito di cittadinanza oscilla tra i 480 e i 9.360 euro annui. Tuttavia, l’incentivo economico non è finalizzato solo a sostenere in maniera passiva i beneficiari, bensì a ricollocarli in maniera efficace nel mondo del lavoro.
Il beneficiario, infatti, dovrà sottoscrivere il patto per il lavoro o per l’inclusione sociale, partecipare alle specifiche iniziative formative previste e non potrà rifiutare le offerte di lavoro proposte dai Centri per l’impiego. Le offerte saranno effettuate in base a specifici requisiti di distanza e di durata del periodo di disoccupazione.
In tal contesto, assume senza dubbio particolare interesse la misura che prevede determinati incentivi all’assunzione per i datori di lavoro che assumono un beneficiario di RdC. Viene incentivato, inoltre, l’imprenditoria per chi volesse riscuotere una tantum il beneficio economico. Ma andiamo con ordine e vediamo nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere sui nuovi incentivi per chi assume soggettivi titolari di RdC.
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Bonus assunzioni Reddito di Cittadinanza: assunzione diretta del datore di lavoro
I datori di lavoro che volessero procedere direttamente all’assunzione, con contratto a tempo pieno e indeterminato, di un soggetto beneficiario del nuovo sussidio economico hanno diritto:
- a uno sgravio contributivo, di un importo pari alla differenza tra 18 mensilità di RdC e quello già goduto dal beneficiario stesso.
Tale importo è incrementato di una mensilità, in caso di assunzione di donne e di soggetti svantaggiati, come definiti ai sensi dell’articolo 2 numero 4 del regolamento UE n. 651/2014.
In ogni caso, l’incentivo non potrà essere inferiore a 5 mensilità, elevate a 6 in caso di soggetti svantaggiati e donne.
I datori di lavoro hanno diritto allo sgravio contributivo, purché il beneficiario del RdC non venga licenziato nei primi 24 mesi, senza giusta causa o giustificato motivo.
Inoltre, contestualmente all’assunzione del beneficiario di RdC, il datore di lavoro deve stipulare – presso il Centro per l’impiego – un patto di formazione. Tale adempimento ha lo scopo di garantire al beneficiario un percorso formativo o di riqualificazione professionale.
Sgravi contributivi RdC: assunzione tramite agenzia per il lavoro
Qualora l’assunzione a tempo pieno e indeterminato avvenga mediante un’Agenzia per il lavoro, al datore di lavoro spetta:
- uno sgravio contributivo, di un importo pari alla metà della differenza tra l’importo corrispondente a 18 mensilità di RdC e quello già goduto dal beneficiario stesso.
La restante metà dell’ammontare, invece, è riconosciuta al soggetto privato accreditato, anche in questo caso sotto forma di esonero contributivo.
Anche in tal caso è necessario che il soggetto assunta non venga licenziato nei primi 24 mesi, senza giusta causa o giustificato motivo.
Incentivi all’assunzione RdC: Durc regolare e incremento occupazionale
Oltre ai requisiti e condizioni su illustrati, affinché il datore di lavoro possa fruire degli incentivi all’assunzione è necessario che:
- si realizzi un incremento netto del numero di dipendenti a tempo pieno e indeterminato. Unica eccezione si ha in caso di sostituzione di lavoratori cessati dal servizio per pensionamento;
- nel triennio precedente alla richiesta, i datori di lavoro non siano stati destinatari di provvedimenti sanzionatori ancorché non definitivi concernenti le violazioni di natura previdenziale ed in materia di tutela delle condizioni di lavoro che costituiscono cause ostative al rilascio del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC).
Incentivi all’autoimprenditorialità per beneficiari RdC
Infine, così come per la NASpI, il Reddito di cittadinanza prevede degli incentivi all’autoimprenditorialità ovvero per sviluppare una attività lavorativa autonoma o di impresa individuale.
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In pratica, a chi avvia un’attività autonoma entro i primi 12 mesi di fruizione del RdC è riconosciuto un contributo; questo è pari a sei mensilità di RdC, nei limiti di 780 euro mensili in un’unica soluzione. Conti alla mano è possibile anticipare al massimo 4.680 euro.