Sulla Gazzetta Ufficiale numero 75 del 29 marzo è stata pubblicata la Legge 26/2019 di conversione del Decreto-legge 4/2019 su reddito di cittadinanza, quota 100 e altre misure pensionistiche e previdenziali. Entrata in vigore del provvedimento 30 marzo 2019. Trovate il testo definitivo della Legge 26/2019 con le modifiche evidenziate a fondo pagina.
Il 27 marzo 2019, lo ricordiamo, il Senato ha dato il via libera definitivo alla Legge di conversione del Dl 4/2019 con 150 sì, 107 no e 7 astenuti. Sono numerose le modifiche apportate al “decretone” con il voto degli emendamenti che riguardano entrambe i provvedimenti principali, vediamo in breve cosa contiene e le novità approvate su RdC e Quota 100.
Trovate il testo completo della Legge di conversione così come pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fondo pagina.
Reddito di cittadinanza
Il Senato ha approvato diversi emendamenti al testo del Dl 4/2019 che vanno ad aumentare i controlli contro le possibili elusioni della norma; vi è inoltre una stretta sui lavoratori extracomunitari e la preclusione alla misura per i condannati. Si stabilisce la regola che le domande presentate con i vecchi requisiti stabiliti dal Dl, ovvero prima della pubblicazione della Legge di conversione in Gazzetta ufficiale, potranno continuare a ricevere RdC per 6 mesi. Vediamo in breve cosa cambia rispetto al Decreto-Legge.
Offerta di lavoro congruo: retribuzione minima di 858 euro
I percettori del reddito di cittadinanza dovranno obbligatoriamente accettare il lavoro solo se la retribuzione sarà superiore a 858 euro. L’emendamento approvato prevede infatti che per definirsi offerta di lavoro congrua, la retribuzione deve superiore del 10% rispetto ‘alla misura massima del RdC; quindi 780 euro incrementato del 10% ovvero 858 euro.
RdC per famiglie numerose con disabili
E’ stato introdotto un sostegno superiore per le famiglie numerose con familiari disabili: in taluni casi sarà possibile ottenere fino a 50 euro in più al mese. Per le famiglie numerose le offerte lavorative congrue dovranno essere in un massimo di 250 chilometri, e non tutta Italia, nei primi 24 mesi di fruizione del beneficio o in caso di rinnovo; nel caso di famiglie numerose con familiari disabili il limite scende a 100 chilometri.
Controlli sui divorzi recenti
Sono previsti controlli per chi richiede il reddito di cittadinanza ed è separato o divorziato da settembre 2018. I controlli saranno affidati alla polizia locale, che dovrà accertare e certificare con apposito verbale, il cambio di residenza del separato/divorziato.
Stretta sul RdC agli stranieri
Gli immigrati che vorranno accedere al reddito di cittadinanza, avranno ancora più ostacoli di quanto previsto in sede di approvazione del Decreto-Legge. Questi infatti dovranno certificare tramite la competente autorità dello Stato estero, il requisito reddituale e patrimoniali e la propria composizione del nucleo familiare. La certificazione inoltre dovrà essere tradotta in lingua italiana e legalizzata dall’autorità consolare italiana (che ne attesta la conformità all’originale). Sono esclusi da questo adempimento esclusivamente i soggetti aventi lo status di rifugiato politico.
Niente Reddito di Cittadinanza per i condannati
Il reddito di cittadinanza non potrà essere erogato alle persone condannate in via definitiva; è prevista inoltre la revoca retroattiva, con obbligo di restituzione delle somme indebitamente percepite. Il RdC non potrà essere richiesto prima che siano passati dieci anni dalla condanna.
Privacy per le spese
Le spese effettuate con la RdC Card saranno controllate in forma anonima, quindi ”mediante il monitoraggio dei soli importi”. Le modalità dei controlli dovranno essere fissate ”di concerto con il Garante per la protezione dei dati personali, da adottare entro tre mesi dalla data dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono stabilite le modalità con cui, mediante il monitoraggio dei soli importi complessivamente spesi e prelevati sulla Carta Rdc”.
Lavori socialmente utili per il reddito di cittadinanza
I percettori del reddito dovranno svolgere, per poter continuare a beneficiare della misura, lavori socialmente utili per un minimo di 8 ore e fino ad un massimo di 16 ore settimanali. Ovviamente le attività saranno coordinate con gli enti locali competenti per territorio.
Bonus e sanzioni RdC
Viene aumentata del 20% la maxi sanzione per lavoro nero, se il lavoratore impiegato irregolarmente risulta beneficiario di RdC. Infine qualora uno dei membri del nucleo familiare beneficiario di RdC sia trovato a lavorare a nero decadrà dal beneficio l’intero nucleo.
Per quanto riguarda invece il bonus assunzioni RdC, ovvero gli sgravi contributivi sulle assunzioni di persone beneficiarie del reddito di cittadinanza decadranno se il lavoratore non sarà mantenuto in forza per un periodo pari o superiore a 36 mesi.
Quota 100 e pensioni: emendamenti approvati
Anche Quota 100 e le altre misure pensionistiche e di pace contributiva ricevono qualche modifica, vediamo quali.
Pace contributiva: riscatto contributi e riscatto laurea agevolato
La Pace contributiva prevede che si possono riscattare fino a 5 anni di contribuzione scoperta. Il pagamento rateale potrà avvenire anzichè in 60, in un massimo di 120 rate.
Modificata in sede di conversione in Legge la disciplina del riscatto della laurea agevolato. Ampliata la possibilità del riscatto laurea agevolato anche agli over 45 anni. Si lascia però inalterato il paletto che impone che gli anni di studio riscattabili debbano riscadere nel sistema contributivo e, di conseguenza si devono collocare dopo il 31 dicembre 1995.
Pensione anticipata
Fino al 2026 il requisito contributivo per andare in pensione resta 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Non si avrà quindi l’adeguamento all’incremento della speranza di vita previsto in precedenza. Anche i lavoratori precoci avranno i requisiti di accesso sospesi, ovvero potranno andare in pensione con 41 anni di anzianità contributiva, indipendentemente dall’età anagrafica con una finestra di 3 mesi.
Ape sociale e Opzione Donna
Prorogate a tutto il 2019 le due misure APE social e Opzione donna. Le due misure introdotte con il decretone non hanno subito modifiche in sede di conversione della Legge.
Pensione di cittadinanza in contanti
Al compimento dei 67 anni i beneficiari del RdC potranno accedere alla Pensione di Cittadinanza. Per i beneficiari della PdC è stata introdotta la possibilità di ricevere la prestazione direttamente in contanti.
Anticipo TFS per i dipendenti pubblici
L’anticipo del TFS / TFR potrà arrivare fino a 45.000 euro e non più fino al massimo di 30.000 previsto dal decreto-legge. Chi decide di andare in pensione senza le uscite anticipate potrà ottenere la liquidazione del TFS / TFR dopo tre mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro.
Legge 26 del 28 marzo 2019 – Testo definitivo
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, recante disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni. GU n.75 del 29-3-2019.
LEGGE 28 marzo 2019, n. 26 (170,6 KiB, 7.820 hits)