Al via le domande per accedere al nuovo bonus addizionale del reddito di cittadinanza per l’avvio di nuove attività di lavoro in proprio. Pur non avendo mai ricevuto un consenso bipartisan, l’RdC continua ad essere un tassello essenziale delle politiche del lavoro in Italia. E ciò anche durante l’attuale compagine di Governo.
Lo scorso 15 maggio è infatti approdato in Gazzetta Ufficiale il decreto (testo a fondo pagina) con il quale sono state messe nero su bianco le regole, i requisiti e gli importi del bonus, ovvero del beneficio addizionale, rivolto ai destinatari del Reddito di cittadinanza (RdC) che intendono mettersi in proprio e avviare un’attività di lavoro autonomo o imprenditoriale. Si tratta quindi di una sorta di Naspi anticipata per l’avvio di una attività in proprio.
Vediamo allora più nel dettaglio i contenuti della novità, chi può di fatto usufruirne e come fare domanda all’Inps.
Bonus addizionale Reddito di Cittadinanza per avvio attività: cos’è e come funziona
Lo abbiamo appena anticipato: le novità in tema di reddito di cittadinanza sono interessanti per chi intende ‘buttarsi’ in una nuova avventura lavorativa. Infatti, in base alle nuove regole nel testo del decreto pubblicato in GU, coloro i quali avviano un’attività di lavoro autonomo; di impresa individuale; o di società cooperativa nei primi 12 mesi di fruizione del RdC, possono domandare ed ottenere il versamento di un bonus supplementare pari a sei mensilità.
Chiaramente il citato beneficio addizionale opera come una sorta di incentivo alle nuove iniziative occupazionali. Nel dettaglio, si fa riferimento al decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 12 febbraio 2021, finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale qualche giorno fa.
L’ammontare effettivo del bonus addizionale è quantificato, tenendo conto del valore dell’assegno incassato; in rapporto al mese nel quale è stata intrapresa l’attività autonoma-imprenditoriale che consente di percepire l’incentivo in oggetto.
Requisiti bonus avvio attività RdC: ecco quali sono
Ovviamente, la legge fissa quelli che sono i requisiti o condizioni per l’erogazione del contributo in questione. Infatti non tutti i titolari del reddito di cittadinanza, possono percepire queste ulteriori mensilità. Ecco di seguito i requisiti, che debbono concorrere tutti assieme:
- il richiedente deve essere, alla data di presentazione della domanda del beneficio addizionale, membro di un nucleo familiare tuttora beneficiario di reddito di cittadinanza;
- il richiedente deve aver intrapreso, entro i primi 12 mesi di ottenimento del reddito di cittadinanza un’attività lavorativa autonoma; o di impresa individuale; o abbia sottoscritto una quota di capitale sociale di una cooperativa, in cui il rapporto mutualistico abbia ad oggetto la prestazione di attività lavorativa da parte del socio;
- colui che fa domanda non deve aver cessato, nell’anno anteriore alla richiesta, una delle attività che danno diritto al beneficio addizionale;
- colui che fa domanda non deve essere membro di nuclei familiari beneficiari di reddito di cittadinanza, che abbiano già sfruttato il beneficio addizionale pubblicato nella GU dello scorso 15 maggio.
Si tratta di condizioni che l’interessato deve rispettare tassativamente una ad una, altrimenti il bonus in questione non potrà essere erogato.
Importo e pagamento del beneficio addizionale RdC: quanto spetta e chi paga
In molti si potrebbero domandare quanto questo contributo ‘pesa’ dal punto di vista economico. Ebbene, la somma riconosciuta come beneficio addizionale al reddito di cittadinanza che scatta solo con il possesso di tutte i requisiti sopra indicati, consiste nel versamento anticipato in un’unica soluzione di 6 mensilità del reddito di cittadinanza. Ma ciò sempre nei limiti di 780 euro al mese. Come sopra accennato, l’importo effettivo è calcolato in rapporto al mese in cui la nuova attività di lavoro autonomo e/o imprenditoriale, muove i primi passi.
Attenzione però: il beneficio addizionale in oggetto è assegnato dall’INPS, tenendo conto dei requisiti auto-dichiarati dall’interessato; e dei dati riservati disponibili negli archivi dell’Istituto e in quelli degli uffici collegati all’Amministrazione finanziaria.
Sul piano della concreta erogazione del contributo aggiuntivo al reddito di cittadinanza, abbiamo che le regole appena varate in Gazzetta Ufficiale predispongono il versamento in un’unica soluzione, entro il secondo mese posteriore a quello della domanda all’Inps. Le modalità pratiche di versamento prevedono, alternativamente:
- bonifico bancario o postale;
- libretto postale;
- bonifico domiciliato.
Per quanto riguarda l’ultima modalità, l’erogazione del bonus addizionale al reddito di cittadinanza, presso lo sportello delle Poste, dovrà avvenire nel pieno rispetto della soglia massima di cui alla legge per quanto concerne il pagamento in contanti.
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Come fare domanda di beneficio addizionale RdC all’INPS
Tutti gli interessati ad ottenere detto contributo integrativo rispetto al reddito di cittadinanza, debbono sapere che per poter ottenere il bonus per l’avvio dell’attività, è doveroso inviarne comunicazione ad hoc all’INPS, attraverso il modello COM Esteso (disponibile a fondo pagina); il modello deve essere inviato entro la scadenza dei 30 giorni dall’inizio dell’attività per la quale scatta il bonus.
Attenzione però: il beneficio in oggetto non sarà assegnato per le attività intraprese nei mesi nei quali si è già fruito del reddito di cittadinanza e per le quali non è stata fatta la citata comunicazione obbligatoria nel termine dei 30 giorni.
In ogni caso, tutte le variazioni reddituali e lavorative che si hanno nel nucleo familiare che si avvale del reddito di cittadinanza devono essere sempre rese note all’Inps. A quest’ultimo spetta comunque e sempre l’ultima parola, giacchè dopo aver ricevuto e valutato la domanda sulla scorta dei requisiti e dell’autodichiarazione, deciderà se è possibile erogare, oppure no, il bonus per l’avvio di una nuova attività.
DECRETO 12 febbraio 2021 – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Di seguito il testo del DM 12 febbraio 2021 del Ministero del Lavoro recante “Modalità di richiesta e di erogazione ai beneficiari del reddito di
cittadinanza del beneficio addizionale.”
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