Il 7 novembre scorso, sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 260 le comunicazioni relative ai due avvisi del progetto “Giovani del non profit per lo sviluppo del Mezzogiorno”. Gli avvisi sono appunto due: il primo riguarda “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici” e, punta a sostenere il recupero di spazi comuni al fine di restituirli al territorio, dando impulso all’imprenditoria giovanile e all’occupazione sociale.
Il secondo bando,” Giovani per il sociale”, è invece volto a favorire l’inclusione sociale, il coinvolgimento e il sostegno di giovani in condizioni di disagio, con l’obiettivo di promuovere la cittadinanza attiva e la solidarietà.
L’iniziativa, promossa dal Ministro per la Coesione Territoriale e dal Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione e attuata, rispettivamente, attraverso il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica e il Dipartimento della gioventù e del Servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si inserisce nell’ambito della riprogrammazione dei fondi comunitari co-finanziati per lo sviluppo del Sud con l’obiettivo di accelerarne e soprattutto riqualificarne l’impiego.
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Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici
Ammontare del finanziamento
Le risorse programmate per l’attuazione dell’intervento nel quadro degli obiettivi del Piano di Azione e Coesione ammontano a 12.763.000,00 Euro.
La richiesta di cofinanziamento pubblico per ciascun progetto presentato non può essere inferiore ai 100.000,00 euro e non può in ogni caso superare l’importo massimo di 200.000,00 euro.
Tali risorse sono concesse secondo i parametri previsti dal Regolamento (CE) 1998/2006, relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato agli aiuti di importanza minore (de minimis).
Beneficiari
Le azioni progettuali devono avere come beneficiari diretti giovani di età compresa tra i 14 ed i 35 anni. Il target di riferimento deve essere ben delineato e definito indicando il numero di giovani su cui si intende agire direttamente ed il contesto sociale di intervento.
Nella proposta progettuale devono essere indicati, in modo distinto e definito i beneficiari diretti, quelli coinvolti direttamente nelle attività ed i beneficiari indiretti, cioè quelli che, pur non coinvolti nelle azioni, saranno influenzati dal loro svolgimento.