Il processo di riconoscimento dell’invalidità civile in Italia sta vivendo un’importante evoluzione a seguito delle recenti riforme legislative volte a semplificare e velocizzare le procedure di accertamento e concessione dei benefici.
L’INPS, con la circolare n. 42 del 17 febbraio 2025, ha fornito un riepilogo delle nuove disposizioni normative e procedurali in vigore a partire dal 1° gennaio 2025 per alcune province in fase sperimentale, e dal 1° gennaio 2026 per tutto il territorio nazionale.
Cos’è l’invalidità civile?
L’invalidità civile è una condizione riconosciuta dalla legge italiana a quei cittadini che presentano una riduzione permanente della capacità lavorativa o difficoltà nello svolgimento delle normali attività quotidiane a causa di una menomazione fisica, psichica o sensoriale. Il riconoscimento dell’invalidità civile consente di accedere a diverse prestazioni assistenziali e benefici economici, tra cui pensioni, assegni e indennità, a seconda del grado di invalidità certificato.
L’invalidità civile viene distinta da altre forme di invalidità, come quella derivante da cause di lavoro, di guerra o di servizio. Il riconoscimento e la quantificazione dell’invalidità civile avvengono sulla base di tabelle medico-legali predisposte dal Ministero della Salute.
Condizione di disabilità e persona con disabilità
Il decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62 ha ridefinito il concetto di condizione di disabilità e di persona con disabilità al fine di garantire un approccio più inclusivo e personalizzato nel riconoscimento delle prestazioni assistenziali.
- Condizione di disabilità: si riferisce a uno stato di limitazione funzionale che può derivare da menomazioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali, che ostacolano la piena ed effettiva partecipazione alla vita sociale su base di uguaglianza con gli altri cittadini.
- Persona con disabilità: è colui che, a causa di tali limitazioni, ha bisogno di supporti e interventi per migliorare la propria autonomia e partecipazione alla società.
Questa nuova definizione consente di adottare un approccio multidimensionale, basato non solo sulla compromissione della capacità lavorativa, ma anche sulle esigenze specifiche della persona per la costruzione di un progetto personalizzato di vita indipendente.
Le principali novità introdotte dalla riforma
Il decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62, entrato in vigore il 30 giugno 2024, ha introdotto significative modifiche al procedimento di riconoscimento dell’invalidità civile, tra cui:
- Attribuzione all’INPS del ruolo di unico soggetto pubblico responsabile del processo di riconoscimento dell’invalidità civile, ridefinendo i concetti di “condizione di disabilità” e di “persona con disabilità”.
- Introduzione di una valutazione multidimensionale della disabilità, finalizzata alla realizzazione di un progetto personalizzato per garantire una vita indipendente.
- Digitalizzazione e informatizzazione del procedimento, con maggiore uso di archiviazione telematica per la gestione delle pratiche.
La fase sperimentale: province coinvolte
L’articolo 9 del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71 ha individuato nove province italiane nelle quali, a partire dal 1° gennaio 2025, sarà avviata la sperimentazione della nuova procedura di riconoscimento dell’invalidità civile:
- Brescia
- Catanzaro
- Firenze
- Forlì-Cesena
- Frosinone
- Perugia
- Salerno
- Sassari
- Trieste
Questa fase sperimentale permetterà di testare l’efficacia delle nuove disposizioni prima dell’estensione a tutto il territorio nazionale nel 2026.
Leggi anche: Riforma disabilità, novità dal 2025 per il certificato medico introduttivo
Procedura per le province non in sperimentazione
Per le province che non rientrano nella fase sperimentale, la circolare INPS n. 42/2025 chiarisce che continuerà ad applicarsi la procedura attuale fino al 31 dicembre 2025. In particolare, il riconoscimento dell’invalidità civile seguirà quattro fasi principali:
- Fase sanitaria: presentazione della domanda con certificazione medica introduttiva, eventuale visita medica presso la Commissione Medica Integrata e validazione del verbale da parte dell’INPS.
- Fase concessoria: verifica dei requisiti amministrativi ed economici, seguita dall’eventuale erogazione della prestazione economica.
- Revisioni e verifiche: controlli periodici sulla permanenza dei requisiti sanitari e amministrativi.
- Contenzioso: gestione dei ricorsi e delle controversie legali relative al riconoscimento dell’invalidità.
Come ottenere il riconoscimento dell’Invalidità Civile
Per ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile, la procedura prevede i seguenti passaggi:
- Certificato medico introduttivo: il medico curante trasmette all’INPS il certificato che attesta la patologia invalidante.
- Presentazione della domanda: il cittadino presenta la domanda telematica all’INPS tramite il portale dedicato, i patronati o le associazioni di categoria.
- Convocazione a visita medica: la Commissione Medica Integrata dell’INPS convoca il richiedente per la visita di accertamento.
- Esito della visita: la Commissione rilascia un verbale sanitario che attesta il grado di invalidità.
- Validazione del verbale: il verbale viene validato dalla struttura medico-legale dell’INPS.
- Notifica dell’esito: il verbale viene inviato al cittadino in duplice copia, una integrale e una con dati oscurati per gli usi amministrativi.
- Eventuale ricorso: se il cittadino non è d’accordo con l’esito, può presentare un ricorso amministrativo o giudiziario.
- Concessione del beneficio economico: in caso di accoglimento della domanda, l’INPS provvede al pagamento delle prestazioni economiche spettanti.
- Revisione periodica: per alcune patologie è prevista una revisione periodica per verificare la permanenza delle condizioni di invalidità.
Conclusioni e allegati
Le modifiche al procedimento di riconoscimento dell’invalidità civile previste per il 2025 rappresentano un passo avanti verso una gestione più rapida, efficiente e trasparente delle richieste di prestazioni assistenziali. La sperimentazione in nove province permetterà di affinare il nuovo sistema prima della sua estensione su tutto il territorio nazionale dal 1° gennaio 2026.
L’INPS ha già avviato una serie di comunicazioni per informare cittadini e operatori su questi cambiamenti, e ulteriori dettagli saranno forniti nei prossimi mesi attraverso circolari e messaggi ufficiali.
INPS, Circolare numero 42 del 17-02-2025
Per maggiori approfondimenti, è possibile consultare la news INPS e il testo completo della circolare n. 42/2025.
INPS, Circolare numero 42 del 17-02-2025 (271,3 KiB, 71 hits)
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