Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, ha firmato il Decreto Ministeriale PUC (Progetti Utili alla Comunità). Si tratta di un D.M., concertato con i Comuni, che definisce l’attivazione dei lavori di pubblica utilità che i percettori di reddito di cittadinanza dovranno effettuare presso il Comune di residenza. In particolare, grazie a tale atto, i Comuni avranno la possibilità di avviare la progettazione e definire le attività che i beneficiari del Reddito andranno a svolgere.
Secondo il neo ministro Catalfo, la sottoscrizione del Decreto PUC per i percettori Reddito di Cittadinanza è un atto importante nel percorso di costruzione di un moderno sistema di welfare state che rinsalda il patto tra Stato e cittadino.
La notizia è stata veicolata per mezzo del Comunicato stampa del 22 ottobre del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Percettori di reddito di cittadinanza: lavori di pubblica utilità
Il D.L. n. 4/2019 (cd. “Decretone”), convertito con modificazioni in L. n. 26/2019, all’art. 4, co. 15 prevede che il beneficiario di RdC è tenuto ad offrire nell’ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l’inclusione sociale la propria disponibilità per la partecipazione a progetti utili alla collettività.
I progetti devono essere svolti presso il medesimo comune di residenza, mettendo a disposizione un numero di ore compatibile con le altre attività del beneficiario. In particolare, non devono essere inferiori a 8 ore settimanali, aumentabili fino ad un massimo di 16 ore complessive settimanali con il consenso di entrambe le parti.
Il percettore di RdC, impegnandosi gratuitamente in tali progetti, “ripagherà” l’investimento che lo Stato fa concedendogli il beneficio economico. Allo stesso tempo, si ricorda, il beneficiario dovrà comunque impegnarsi nel formarsi partecipando a dei corsi finalizzati al conseguimento di una qualifica professionale. Inoltre, deve accettare una delle prime tre proposte di lavoro presentate dal Centro per l’impiego.
La partecipazione ai progetti è facoltativa per le persone non tenute agli obblighi connessi al Rdc. I comuni comunicano le informazioni sui progetti ad una apposita sezione della piattaforma dedicata al programma del RdC del Ministero del Lavoro. L’esecuzione delle attività, nonché l’assolvimento degli obblighi del beneficiario, sono attestati dai comuni tramite l’aggiornamento della piattaforma dedicata.
Percettori di RdC impegnati in LPU: titolarità dei progetti e attività da realizzare
I progetti utili alla comunità sono gestiti direttamente dai Comuni e possono avvalersi di enti del terzo oppure di altri entri pubblici. I PUC possono essere svolti in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, contribuendo alla costruzione di una comunità migliore.
Le attività che possono essere realizzate sono definite dal Decreto Ministeriale. Il provvedimento, inoltre, individua anche quali sono le attività che non possono essere effettuate. Tra queste troviamo, ad esempio, le attività in sostituzione di personale dipendente dall’ente pubblico proponente o dall’ente gestore nel caso di esternalizzazione di servizi o dal soggetto del privato sociale.
I percettori di Rdc non possono altresì ricoprire ruoli o posizioni nell’organizzazione del soggetto proponente il progetto. È fatto divieto, inoltre, sostituire lavoratori assenti a causa di malattia, congedi parentali, ferie e altri istituti, né possono essere utilizzati per sopperire a temporanee esigenze di organico in determinati periodi di particolare intensità di lavoro.
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