L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha emanato la nota n. 9323 del 9 dicembre 2024, fornendo le prime indicazioni operative sul regime sanzionatorio relativo alla patente a crediti. Questo strumento, previsto dall’articolo 27 del Decreto Legislativo n. 81/2008, è entrato in vigore il 1° ottobre 2024 e rappresenta un’importante novità per le imprese e i lavoratori autonomi operanti nei cantieri temporanei o mobili. La patente a crediti mira a incentivare comportamenti virtuosi in materia di sicurezza sul lavoro, penalizzando le irregolarità attraverso un sistema di decurtazione progressiva dei crediti.
Con questa nota, l’INL chiarisce le modalità applicative del regime sanzionatorio, fornendo esempi pratici e specificando le implicazioni per imprese e lavoratori autonomi. La circolare si inserisce nel più ampio quadro di attuazione del D.M. 18 settembre 2024, n. 132, che regola i dettagli tecnici della patente a crediti.
Cos’è e come funziona la patente a crediti
La “patente a crediti” è un sistema di qualificazione introdotto dall’art. 27 del D.Lgs. 81/2008, operativo dal 1° ottobre 2024, per regolamentare le attività di imprese e lavoratori autonomi nei cantieri temporanei o mobili. La patente assegna un punteggio iniziale di 30 crediti, che può essere incrementato fino a un massimo di 100, in base al rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro e al completamento di specifici percorsi formativi. Un punteggio inferiore a 15 crediti o l’assenza della patente comportano l’impossibilità di operare nei cantieri. La normativa prevede alcune eccezioni, come la possibilità di continuare lavori già avviati, purché il valore eseguito superi il 30% del contratto, o di operare tramite autocertificazione durante il periodo transitorio.
Sono obbligati a ottenere la patente tutte le imprese e i lavoratori autonomi che svolgono attività nei cantieri temporanei o mobili, con esclusione di chi effettua forniture o prestazioni di natura intellettuale. Le imprese e i lavoratori autonomi provenienti da altri Stati membri dell’Unione Europea devono possedere un documento equivalente riconosciuto dall’autorità del Paese d’origine. La verifica del possesso della patente è demandata ai committenti o ai responsabili dei lavori, che sono tenuti a controllare anche eventuali subappalti per garantire il rispetto delle disposizioni.
La nota dell’INL, sanzioni e applicazioni pratiche
La nota dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) chiarisce il regime sanzionatorio relativo alla “patente a crediti”. Dal 1° ottobre 2024, imprese e lavoratori autonomi operanti nei cantieri temporanei o mobili devono possedere questa patente, che parte con un punteggio di 30 crediti e può arrivare fino a 100. Un punteggio inferiore a 15 crediti o l’assenza della patente preclude l’attività lavorativa. Esistono eccezioni transitorie, come la possibilità di operare tramite autocertificazione fino al 31 ottobre 2024, e l’ultimazione di lavori in corso se il valore eseguito supera il 30% del contratto.
Il mancato rispetto di queste norme comporta una sanzione amministrativa pari al 10% del valore dei lavori, con un minimo di 6.000 euro, applicabile sia in caso di assenza della patente sia quando il punteggio scende sotto i 15 crediti. Inoltre, la nota evidenzia l’obbligo per il committente di verificare il possesso della patente o del documento equivalente, pena ulteriori sanzioni amministrative. Gli importi raccolti con le sanzioni finanzieranno i sistemi informatici per la gestione e l’aggiornamento delle patenti.
La normativa introduce anche provvedimenti interdittivi, come l’allontanamento dai cantieri e l’esclusione dai lavori pubblici per sei mesi. Le verifiche del possesso della patente devono essere effettuate al momento dell’affidamento dei lavori, e sanzioni specifiche si applicano a committenti e responsabili che non rispettano tali obblighi. L’INL si riserva di fornire ulteriori aggiornamenti in base alle problematiche riscontrate durante l’applicazione iniziale delle disposizioni.
INL, nota 9326-2024 - Sanzioni Patente a Crediti (276,5 KiB, 110 hits)
Esempi pratici di applicazione
- Operare senza patente: Un lavoratore autonomo accede a un cantiere senza avere la patente a crediti o un documento equivalente. In questo caso, scatta una sanzione minima di 6.000 euro e l’allontanamento dal cantiere.
- Patente con meno di 15 crediti: Un’impresa che ha subito una decurtazione dei crediti al di sotto della soglia minima continua a lavorare. L’ispettorato applica la sanzione amministrativa e ordina l’interruzione delle attività.
- Mancata verifica da parte del committente: Un committente affida lavori a un’impresa senza verificare il possesso della patente. Questo comporta una sanzione per il committente, oltre alle responsabilità dell’impresa.
Riassumendo…
- La patente a crediti è obbligatoria per operare nei cantieri temporanei o mobili.
- Ogni impresa o lavoratore autonomo parte con 30 crediti, decurtabili in caso di violazioni.
- Operare senza patente o con meno di 15 crediti comporta:
- Una sanzione amministrativa pari al 10% del valore dei lavori (minimo 6.000 euro).
- L’interdizione dai lavori pubblici per sei mesi.
- L’allontanamento dal cantiere.
- I committenti sono obbligati a verificare il possesso della patente per evitare sanzioni.
- Le sanzioni contribuiscono al finanziamento dei sistemi di gestione della patente.
Con queste prime indicazioni operative, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro pone le basi per un’applicazione rigorosa del sistema di qualificazione, mirando a migliorare la sicurezza nei cantieri e a favorire comportamenti conformi alle normative.