Dal 15 febbraio il super green pass – detto anche green pass rafforzato – sarà un documento da possedere e portare con sé obbligatoriamente, per avere accesso al luogo di lavoro, in caso di età pari ad almeno 50 anni e per qualsiasi tipo di lavoro svolto. Ricordiamo che fino ad ora il certificato verde rafforzato era obbligatorio a lavoro solo per alcune categorie di lavoratori, come quelli della Sanità, della Scuola, delle Forze di polizia ecc. Certamente questo potrà far storcere il naso a più di qualcuno, ma tant’è.
In un periodo in cui le varianti del coronavirus fanno meno paura rispetto al passato e nel quale i contagi stanno calando in modo costante, le istituzioni hanno già deciso un alleggerimento delle misure, per quanto riguarda ad esempio il mondo scolastico e l’obbligo di utilizzo delle mascherine all’aperto. Ciò non vale però per gli ambienti di lavoro, sia pubblici che privati, nei quali infatti da domani entreranno in vigore nuove restrizioni.
Vediamo allora qualche dettaglio sull’obbligo di super green pass nel luogo di lavoro.
Obbligo super green pass a lavoro: come ottenerlo e la sua validità nel tempo
Il certificato verde rafforzato può essere ottenuto:
- da chi ha fatto la vaccinazione;
- da chi ha è guarito dal covid-19.
Ricordiamo altresì che, in linea generale, il super green pass:
- dopo la prima dose, è valido dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione e fino alla dose successiva;
- a seguito della seconda dose, è valido per 6 mesi;
- dopo la dose di richiamo (booster) è illimitato.
Dunque non vi sono dubbi: per conseguire detto documento non è sufficiente e non sarà sufficiente lo svolgimento di un test antigenico o molecolare negativo (green pass base).
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Super green pass obbligatorio over 50: il fondamento normativo dell’obbligo in oggetto
Tuttavia dette nuove regole che scatteranno da domani, non possono sorprendere o cogliere impreparati. Infatti, l’obbligo di super green pass per gli over 50 sul luogo di lavoro era stato già ampiamente annunciato nelle scorse settimane. Il decreto n. 1 del 7 gennaio scorso lo aveva previsto “senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro, fino alla presentazione della predetta certificazione, e comunque non oltre il 15 giugno 2022“.
La legge dispone che il super green pass, o certificato verde rafforzato, si applichi anche per distinte categorie di lavoratori, senza limiti di età. Ci riferiamo ad es. ai lavoratori della sanità o inseriti nelle forze dell’ordine. Da ricordare altresì che tutti gli over 50 – a prescindere dal fatto che siano o meno lavoratori – dall’1 febbraio sono tenuti a vaccinarsi, ma la sanzione prevista – pari a 100 euro – non è pesante come lo è invece il rischio di non ricevere lo stipendio per i prossimi mesi.
Obbligo di super green pass e esenzione per i lavoratori: cosa succede?
L’obbligo non si applicherà però in tutte le possibili circostanze. Infatti, come indicato nel citato decreto legge: “l’obbligo non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore, nel rispetto delle circolari del Ministero della salute in materia di esenzione dalla vaccinazione anti SARS-CoV-2; in tali casi la vaccinazione può essere omessa o differita”. Inoltre nel testo del decreto si spiega che: “l’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, determina il differimento della vaccinazione”.
In particolare, i lavoratori con almeno 50 anni di età, che siano in possesso dell’esenzione alla vaccinazione non dovranno essere sanzionati con la sospensione, ma il datore di lavoro dovrà assegnare loro delle mansioni differenti, anche tramite lo smart working, ossia il lavoro da casa.
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Super green pass a lavoro: quali sono le sanzioni per chi non rispetta l’obbligo?
Tutti i lavoratori con almeno 50 di età – compresi i liberi professionisti – che non saranno muniti di super green pass, ottenibile rispettando una delle due condizioni in precedenza esposte, rischieranno di fatto sanzioni non lievi. Eccole di seguito in sintesi:
- multa tra un minimo di 600 euro e un massimo di 1.500 euro;
- perdita del diritto a stipendio e contributi, in quanto il lavoratore senza certificato verde rafforzato sarà considerato assente ingiustificato.
In particolare, il mancato possesso per 4 giorni – non per forza consecutivi – del documento in questione fa scattare, a partire dal quinto giorno, la sospensione dal servizio e dallo stipendio. Non solo: le nuove norme in vigore da domani prevedono altresì sanzioni anche per i datori di lavoro: da 400 a 1.000 euro per coloro che non controllano il rispetto dell’obbligo di super green pass da parte dei dipendenti pubblici e privati.
Concludendo, ricordiamo altresì che la misura varrà fino al 15 giugno 2022, ma non vi è all’orizzonte una possibile proroga oltre quella data. I lavoratori under 50 potranno continuare ad avere accesso al luogo di lavoro con il green pass base.