Con l’approssimarsi del mese di agosto, anche quest’anno ci avviciniamo alla tregua estiva disposta da Agenzia dell’Entrate e Inps. A beneficiarne di fatto sono i cittadini, lavoratori e aziende. Ne parliamo perché si tratta di una pausa di chiaro rilievo: essa ha la peculiarità di stoppare per alcune settimane l’invio e il recapito di notifiche ai cittadini e contribuenti in merito ad avvisi bonari, comunicazioni di irregolarità fiscale e contributiva, lettere di compliance.
Non vi sono insomma particolari dubbi a riguardo: a seguito dell’annuncio della pausa estiva notifiche fiscali da parte dell’Amministrazione finanziaria ecco, come da prassi, anche la comunicazione da parte dell’istituto di previdenza, il quale indica una sospensione dell’invio di lettere e diffide per più di un mese, ovvero nel periodo 25 luglio-31 agosto.
Soltanto da settembre ripartirà dunque il flusso di notifiche, lettere e controlli da parte di queste due importanti istituzioni. Vediamo di seguito qualche ulteriore dettaglio su questa tregua certamente ben accolta da non pochi tra coloro che hanno rapporti con i citati enti, e in particolare dai consulenti del lavoro.
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Stop alle comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate: la tregua estiva fino ai primi di settembre
La scelta per la tregua e per la pausa estiva, che certamente non pare inopportuna anche in considerazione della assai delicata fase politica in cui si trova il paese da alcuni giorni, è stata fatta anzitutto dall’Agenzia delle Entrate. Infatti per quel che attiene agli atti dell’AdE, saranno oggetto di sospensione gli invii di comunicazioni di irregolarità fiscali, di lettere per la cd. compliance e i controlli automatizzati collegati alle dichiarazioni fiscali, incluse quelle per i modelli 770 dei sostituti d’imposta.
In particolare, il Fisco ha così stabilito di sospendere la consueta programmazione degli invii di lettere per la compliance e dei controlli automatizzati inerenti i dichiarativi fiscali, tra cui quelli relativi ai modelli 770, nel periodo tra il 25 luglio e il 4 settembre. La tregua sui controlli fiscali è stata altresì confermata da un comunicato del Consiglio nazionale dei commercialisti.
In buona sostanza, nessun contribuente riceverà lettere inerenti a irregolarità fiscali, verifiche, compliance in questo lasso di tempo. Sospeso altresì il pagamento degli avvisi bonari, vale a dire le comunicazioni di irregolarità che giungono dopo controlli automatici.
Ma d’altronde è la stessa legge in tema fiscale che dispone dal 2017 che i tempi di comunicazione tra Fisco e cittadini siano dilatati durante la stagione estiva. Ci riferiamo in particolare a quanto indicato nel decreto legge n. 193 del 2016.
Pausa estiva notifiche Inps: stop fino al 31 agosto
Come accennato sopra, alla pausa estiva del Fisco si è sommata anche quella previdenziale, prevista da Inps. L’ente non ha fatto altro che accodarsi alla scelta dell’Amministrazione finanziaria. Le modalità sono quelle che seguono:
- dal 25 luglio e fino al 31 agosto 2022 incluso, saranno sospese le notifiche e le comunicazioni, emesse dall’Inps, di note di rettifica e le diffide di adempimento;
- nello stesso lasso di tempo saranno altresì congelate le elaborazioni delle richieste verso il sistema DurcOnLine al fine della verifica della regolarità contributiva e della collegata fruizione dei benefici normativi e contributivi di cui alla legge vigente (sistema di dichiarazione preventiva di agevolazione – D.P.A);
- sempre tra il 25 di questo mese e fine agosto, sarà altresì sospesa la trasmissione dei crediti all’Agente della Riscossione.
Di fatto l’istituto di previdenza ha detto sì alla richiesta del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, di assegnare una tregua per il periodo di ferie estive. Non a caso un comunicato stampa dello scorso 19 luglio, emesso dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, ha ribadito la scelta dell’ente previdenziale.
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Per la tregua estiva essenziale il contributo del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro
Proprio il citato Ordine è stato decisivo per le citate scelte, che infatti sono frutto del dialogo con gli enti in oggetto. Grazie a questa tregua estiva, non solo i contribuenti ma anche e soprattutto i professionisti potranno trarre un beneficio. Esso è legato al conseguente alleggerimento dell’operatività degli studi dei consulenti del lavoro in un periodo di solito coincidente con la chiusura per ferie.
I due traguardi della tregua fiscale e previdenziale hanno visto dunque anche l’Inps accogliere la richiesta del Consiglio dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di introdurre una sospensione, per il periodo estivo, delle notifiche e delle diffide in campo previdenziale emesse dall’ente, dopo quanto già stabilito dall’Amministrazione finanziaria.