L’INPS ha rilasciato il messaggio numero 4361 del 5 dicembre 2023 con il quale avvisa i percettori della NASpI che per il mantenimento dell’indennità di disoccupazione sono tenuti ad inviare la comunicazione del reddito presunto del 2024 entro il prossimo 31 gennaio. La comunicazione è obbligatoria anche se si prevede un reddito pari a zero.
Questa procedura è vincolante per coloro che, nel 2023, hanno dichiarato il reddito presunto all’INPS diverso da “zero”. L’omissione di tale comunicazione comporterà la sospensione della NASpI a decorrere dal 31 dicembre 2023.
Coloro che nel 2023 hanno comunicato un reddito presunto pari a zero continueranno a percepire la disoccupazione NASpI, fermo restando l’obbligo di comunicazione entro il 31 gennaio se prevedono di produrre, per il 2024, un reddito diverso da zero.
Compatibilità e Cumulabilità della NASpI con Redditi da Lavoro
Il percettore della NASpI può intraprendere un’attività lavorativa dipendente, autonoma o di impresa individuale e se da questo ricava un reddito annuo inferiore al limite di imposizione fiscale, ovvero:
- 8.145,00 € per i rapporti di lavoro dipendente e assimilati;
- 4.800,00 € per i rapporti di lavoro autonomo
conserva il diritto a ricevere l’indennità.
Tuttavia è tenuto ad effettuare all’INPS, entro un mese dall’avvio dell’attività medesima, la comunicazione del reddito annuo presunto (comunicazione NaspICom). Questa comunicazione serve al calcolo della riduzione della prestazione di disoccupazione in misura pari all’80% del reddito previsto derivante dall’attività di lavoro.
Successivamente l’INPS richiede agli interessati il rinnovo della suddetta dichiarazione dei redditi presunti da effettuarsi con il modello «NaspiCom» entro il 31 gennaio.
Leggi anche: Modello NaspiCom guida
Messaggio numero 4361 del 5 dicembre 2023
Con il messaggio in oggetto l’INPS spiega che per le prestazioni di NASpI in corso di fruizione, sulle quali nel corso del 2023 è stata effettuata una dichiarazione sul reddito annuo presunto, è necessario comunicare entro il 31 gennaio 2024 il reddito presunto riferito al 2024 anche se si presume che sia pari a zero. Senza tale comunicazione l’INPS sospenderà l’erogazione dell’indennità a decorrere dal 31 dicembre 2023.
Coloro che nel 2023 hanno comunicato un reddito presunto pari a zero continueranno a percepire la disoccupazione NASI, fermo restando l’obbligo di comunicazione entro il 31 gennaio se prevedono di produrre, per il 2024, un reddito diverso da zero.
Consultazione di Riferimenti Normativi e Circolari
Per una comprensione approfondita delle disposizioni concernenti l’attività lavorativa durante la NASpI, si consiglia di fare riferimento
- al testo del Decreto Legislativo 4 marzo 2015 n. 22 (Articoli 1 – 14)
- alla circolare INPS n. 94 del 12 maggio 2015
- alla circolare INPS n. 174 del 23 novembre 2017
In conclusione, per garantire la continuità della NASpI, i destinatari sono invitati a rispettare la scadenza e adempiere agli obblighi di comunicazione. È consigliabile rimanere informati sulle ultime disposizioni e seguire attentamente le istruzioni fornite per evitare interruzioni nell’erogazione della prestazione.