Lo scorso 30 settembre la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2019 ha ricevuto l’ok del Consiglio dei Ministri. Si va verso la legge di bilancio 2020 che dovrebbe essere approvata entro il prossimo 31 dicembre. A meno di un mese dalla nascita del governo Conte Bis molte le novità all’orizzonte.
Il taglio del cuneo fiscale, la lotta all’evasione, gli incentivi per finanziare investimenti green sono tra gli interventi caratterizzanti la manovra economica dell’esecutivo M5S-Pd per il triennio 2020-2023. La necessaria copertura economica verrà definita con la futura legge di bilancio e i dettagli dell’intervento saranno riportati nei 23 disegni di legge collegati alla manovra. In attesa di conoscere i contenuti veri e propri della manovra, con la Nadef si delinea la cornice macroeconomica.
Manovra 2020: principali misure
Il valore della manovra si aggira intorno ai 29-30 miliardi. Il programma politico delineato dal governo è molto articolato e si pongono di fatto le basi per un pacchetto di riforme ambizioso. L’obiettivo di indebitamento netto fissato dalla Nadef è pari al 2,2% del prodotto interno lordo. La crescita viene stimata intorno allo 0,6% nel 2020.
Ecco alcune delle misure che verranno adottate:
- azzeramento delle clausole di salvaguardia sull’Iva per il prossimo anno con obiettivo di riduzione per il biennio 2021- 2022;
- taglio del cuneo fiscale sul fronte lavoro;
- fondi per gli incentivi green; si tratta di 2 fondi da 50.000.000.000 impiegati per finanziare investimenti verdi.
- rafforzamento del credito d’imposta per la formazione all’interno del piano impresa 4.0;
- lotta all’evasione fiscale;
- parità di genere delle retribuzioni per allineare sul lavoro uomini e donne nell’ottica di una politica di riduzione delle disuguaglianze;
- sostegno all’imprenditoria femminile;
- maggiori opportunità per una conciliazione di lavoro e famiglia;
- green new deal;
- family act, una misura volta a mettere meglio definire le agevolazioni dedicate alle famiglie;
- ridefinizione di un bonus per il sostegno alla maternità.
- mantenimento degli 80 euro del bonus Renzi;
- introduzione di un salario minimo da garantire ai lavoratori.
Taglio del cuneo fiscale a partire da luglio
Quello del taglio del cuneo fiscale è certamente una delle priorità del governo Conte bis. La misura partirà dal prossimo anno, per l’esattezza a luglio e comporta la riduzione della tassazione sul lavoro. Grazie alla diminuzione delle tasse si avrà una maggiore retribuzione in busta paga a beneficio di molti.
L’impegno economico per dare attuazione agli obiettivi è pari a 27 miliardi che diventeranno 5,4 miliardi nel 2021. La misura riguarderà i lavoratori che percepiscono reddito annuo fino a 26.000 euro.
Credito d’imposta per la formazione
Importante misura a favore delle imprese è il potenziamento del credito d’imposta per la formazione, il tutto nei limiti previsti nel Regolamento sugli aiuti di Stato.
Confermata dal Nadef la proroga degli incentivi del piano Impresa 4.0 si dovrà aspettare la Legge di Bilancio di fine anno per avere maggiori dettagli sulla misura, relativi, in particolare all’estensione temporale (probabilmente triennale).
Investimenti verdi
La parola d’ordine del provvedimento approvato governo è certamente green new deal. Il tema dell’ambiente sarà infatti al centro delle politiche pubbliche. Due sono i fondi di investimento che saranno istituiti per un valore complessivo di 50 miliardi in 15 anni.
L’obiettivo è l’attivazione di progetti volti alla rigenerazione urbana, la riconversione energetica e la diffusione di fonti rinnovabili. Evidente l’impatto positivo per tutte le imprese che sono impegnate nel settore green e nelle politiche sostenibili.
Proprio per dare attuazione al proposito il ministro dell’Economia vuole introdurre i green bond, titoli di stato volti a finanziare investimenti nell’ambito della sostenibilità ambientale.
Stop all’aumento Iva
Sì tira un sospiro di sollievo sul fronte Iva. Il rischio di un aumento per il 2020 sembra scampato, dopo un confronto serrato tra i due partiti di maggioranza.
Serviranno 23.000.000.000 di euro per neutralizzare le clausole di salvaguardia, ovvero per evitare il passaggio dell’aliquota ordinaria dal 22% al 25% e per quella ridotta dal 10% al 13%
La lotta all’evasione
Obiettivo quindi del prossimo anno è mettere a punto operazioni di contrasto all’evasione che dovrebbero valere circa 7 miliardi. Da qui verranno molte le risorse da impiegare. Nell’occhio del mirino saranno i pagamenti in contanti a vantaggio di quelli tracciabili fino ad oggi ancor poco utilizzati. Ci si propone di incentivare la moneta elettronica senza comunque penalizzare i commercianti, con la previsione di un bonus in caso di utilizzo delle carte di credito, il cui importo è ancora da determinare.