Questo articolo oltre che essere un articolo informativo per gli addetti ai lavori e tutti gli interessati, vuole soprattutto far conoscere, a chi non lo sa, la situazione incresciosa che, a seguito della Riforma del Lavoro e della Legge di Stabilità 2013, si è creata in merito agli incentivi all’occupazione e agli ammortizzatori sociali in deroga.
Sto parlando della mancata proroga, per il 2013, di alcuni fra i principali incentivi all’occupazione e, in particolare:
- iscrizione nelle liste di mobilità dei lavoratori licenziati per licenziamento individuale ovvero per giustificato motivo oggettivo, per i quali non ricorrono le condizioni per l’attivazione delle procedure di mobilità, cd piccola mobilità;
- benefici in favore del reimpiego di soggetti disoccupati che versano in particolari situazioni – originariamente introdotti dall’articolo 2, commi 134, 135 e 151 dalla legge finanziaria 2010;
- incentivi per favorire l’assunzione di lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali in deroga.
L’anno 2013 si caratterizza, tra l’altro, per l’entrata in vigore di una buona parte delle disposizioni contenute nella legge n. 92/2012, di riforma del mercato del lavoro in parte modificate dalle leggi n. 221 (di conversione, con modificazioni, del DL 179/2012 – cosiddetto Decreto sviluppo bis) e n. 228/2012 (legge di stabilità 2013).
L’Inps con circolare n. 13 dello scorso 28 gennaio e ancora prima con circolare n. 137 del 12/12/2012 fa un quadro riepilogativo delle principali disposizioni destinate a produrre effetti nel corso del 2013. Il punto 4 della circolare riguarda le “non felici novità” in tema di incentivi all’occupazione.
Mancata proroga della possibilità di iscrizione nelle liste di mobilità di lavoratori a seguito di licenziamento individuale ovvero licenziati per giustificato motivo oggettivo.
Insieme alla 407/90 era forse la norma più comune in tema di sgravi contributivi per le assunzioni. Per l’anno 2013 non è stata prorogata la possibilità di iscrizione nelle liste di mobilità dei lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo, per i quali non ricorrono le condizioni per l’attivazione delle procedure di mobilità.
Manca anche la copertura degli oneri per il finanziamento delle relative misure incentivanti; ne consegue che, per l’anno 2013, non sarà possibile fruire delle agevolazioni previste dalla legge n. 223/1991 (piccola mobilità). Ovvero gli sgravi contributivi per le aziende che assumevano lavoratori iscritti nelle liste di mobilità, ma senza indennizzo, quindi a seguito di licenziamento individuale.
Al riguardo l’INPS fornisce le seguenti precisazioni: “Non essendo possibile l’iscrizione nelle liste per i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo decorrenti dal 01/01/2013, consegue che, per eventuali iscrizioni – comunque avvenute – gli incentivi non possono essere riconosciuti.”
In relazione agli altri aspetti connessi alla mancata proroga della norma è stato richiesto parere al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
NB Rimangono in vigore l’iscrizione nelle liste di mobilità dei lavoratori oggetto di licenziamento collettivo e gli incentivi previsti per la loro assunzione dagli articoli 8, commi 2 e 4, e 25, comma 9, della legge 223/1991, secondo quanto già illustrato con la circolare 137/2012.
Altre disposizioni non prorogate.
Non sono state, altresì, prorogate nel 2013, le seguenti misure:
– benefici in favore del reimpiego di soggetti disoccupati che versano in particolari situazioni – originariamente introdotti dall’articolo 2, commi 134, 135 e 151 dalla legge finanziaria 2010;
– incentivi per favorire l’assunzione di lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali in deroga.
Inoltre, con riferimento agli interventi finalizzati al mantenimento del personale in azienda e alla ripresa dell’attività produttiva, non è stata confermata la possibilità – per l’impresa di appartenenza – di utilizzare i lavoratori percettori di trattamenti di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro, in progetti di formazione o riqualificazione che possono includere attività produttiva connessa all’apprendimento. Non sarà, quindi, possibile, nel vigente anno, fare ricorso alle misure descritte.
Noi aggiungiamo che non è più possibile dal 2013 l’iscrizione nella Banca Dati dei Giovani Genitori Precari, quindi altro incentivo all’assunzione o alla stabilizzazione del lavoro precluso.
Incentivi per l’assunzione di over 50 e donne che si trovano in particolari condizioni
Dal primo gennaio 2013 è entrato in vigore un nuovo incentivo per l’assunzione di ultra cinquantenni disoccupati da almeno dodici mesi e di donne di qualunque età che si trovano in condizioni particolari; le misure agevolate verranno illustrate con apposita circolare, dopo gli opportuni chiarimenti e le necessarie determinazioni del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (cfr. articolo 4, commi 8 – 11, legge 92/2012).
Al proposito leggi anche: Circolare Inps sugli incentivi all’occupazione dopo la riforma
Altri danni collaterali legati al mancato rinnovo delle iscrizioni nelle liste di mobilità a seguito di licenziamento individuale
Sempre in merito alla mancata iscrizione nelle liste di mobilità di lavoratori licenziati con licenziamento individuale mi preme ricordare che ci sono anche altri istituti che reggevano su questa iscrizione e che quindi precludono questa via di nuova occupazione a quei lavoratori che hanno avuto la doppia sfortuna di essere stati licenziati per mancanza di lavoro da un’azienda di piccole dimensioni.
Mi riferisco in particolare all’assunzione con contratto di apprendistato per i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità e alla possibilità per gli iscritti alle liste di mobilità di accedere al regime dei minimi per l’apertura di nuove attività, anche se questa è la mera prosecuzione di un lavoro svolto precedentemente.
Mobilitazione dei sindacati
In merito a questa situazione, la CGIL, CISL e UIL hanno dato il via ad una mobilitazione, a cui anche noi di Lavoro e Diritti aderiamo in toto, per sbloccare sia gli incentivi per le nuove assunzioni e sia gli ammortizzatori in deroga 2012, anch’essi non rifinanziati, lasciando fra le altre cose completamente all’abbandono migliaia di lavoratori e piccole aziende che avevano già la CIG in deroga approvata.
Di seguito vi riporto il comunicato pubblicato sul sito della CGIL:
“CGIL, CISL e UIL sono pronte alla mobilitazione per sollecitare lo sblocco delle pratiche 2012 degli ammortizzatori in deroga e il rifinanziamento degli sgravi per i lavoratori licenziati da piccole imprese.
L’ennesimo incontro tenutosi, martedì 5 febbraio, tra Ministero del Lavoro, INPS e Regioni non ha ancora risolto l’incresciosa situazione di blocco delle pratiche CIG e mobilità in deroga per il 2012. Sembrerebbero esserci stati avvicinamenti, ma ancora si è deciso di aggiornarsi.
“La situazione delle persone però – avvertono i segretari confederali di CGIL, CISL e UIL – non conosce aggiornamento: è intollerabile che dissidi circa la reperibilità delle risorse si continuino a scaricare sulle persone, colpevoli solo di essere in imprese colpite dalla crisi”.
I sindacati richiamando alla responsabilità e rinnovando la richiesta di incontro a tutti i soggetti coinvolti (Ministero, Inps, Regioni) rivendicano: “lo sblocco immediato di tutte le pratiche 2012 inevase; il ripristino, anche per via amministrativa, delle risorse per finanziare gli sgravi per le imprese che assumano lavoratori licenziati da aziende escluse dalla CIGS”.
Per dare visibilità a queste richieste CGIL, CISL e UIL danno inizio ad una mobilitazione nazionale, che estenda quanto già avvenuto in molte realtà con presidi davanti alle prefetture ed alle giunte regionali, da portare avanti coinvolgendo formalmente il Ministero del Lavoro “fino a quando la situazione non sarà sbloccata”.
Altro non aggiungo. A Voi le conclusioni.
Novità in materia di incentivi all’assunzione. Regole generali. (233,5 KiB, 1.120 hits)
Circolare INPS n. 13 del 28/01/2013 (169,8 KiB, 961 hits)