Come promesso nei precedenti articoli pubblichiamo il testo integrale della Legge di stabilità 2015 così come approvata dal Governo. Si tratta di un disegno di legge approvato in Consiglio dei Ministri e pertanto è solo il primo passo verso l’approvazione della Legge con il consueto iter parlamentare, dove potrebbe subire modifiche, tranne se su di esso verrà posta la fiducia. Inoltre altro grosso ostacolo è anche il vaglio da parte dell’Ue per il rispetto dei vincoli di bilancio.
Stabilizzazione bonus 80 euro in busta paga
Come anticipato per il 2015 non si avrà più l’erogazione in busta paga sotto forma di retribuzione aggiuntiva, ma le 80 euro mensili arriveranno in forma di detrazioni. Inoltre la somma prevista non sarà di 640 come per il 2014, ma 960 euro. Tecnicamente infatti il bonus per il 2014 è stato di 53.33 euro mensili, che rapportati alle 8 mensilità (da maggio a dicembre) sono diventate quindi 80 euro mensili. Per il 2015 invece oltre ad avere la stabilizzazione si avrà un aumento del “bonus”, anche se sarà percepito come un aumento della retribuzione per diminuzione della tassazione.
Azzeramento dei contributi dei neoassunti
Il taglio dei contributi per i neo assunti a tempo indeterminato avrà un limite massimo annuo di 6.200 euro e non spetterà per gli apprendisti e i collaboratori domestici. Inoltre il taglio non potrà essere utilizzato per i lavoratori a tempo indeterminato assunti nei 6 mesi precedenti con contratti a tempo indeterminato anche in altre aziende. Infine questo sgravio non è cumulabile con altre agevolazioni.
Deduzione del costo del lavoro da imponibile IRAP
Dal testo si comprende come lo sconto IRAP annunciato da Renzi sarà valido solo per il tempo indeterminato, quindi la componente lavoro dell’IRAP non sarà del tutto azzerata ma rimarrà la vecchia tassazione relativa ai rapporti a tempo determinato. Le modifiche alle regole del tributo regionale previste dal Governo associano la deduzione integrale del costo dei dipendenti a tempo indeterminato al ripristino dell’aliquota 3,9%, penalizzando chi si avvale di collaboratori o lavoratori a tempo determinato.
TFR in busta paga
Come anticipato ieri, anche la misura voluta da Renzi relativa al TFR in busta paga è stata inserita nella legge di stabilità 2015. Oltre a quanto appreso ieri, relativamente ai 100 milioni di euro destinati dal Governo a diventare fondo di garanzia per le imprese i cui lavoratori richiederanno l’anticipo del 50% del TFR in busta paga, la novità principale, leggendo il testo, riguarda la tassazione. Infatti le somme richieste dal lavoratore avranno non più la tassazione agevolata prevista per il TFR, ma seguiranno la tassazione standard.
La norma scatterà per le retribuzioni dal primo marzo 2015 al 30 giugno 2018, saranno esclusi dalla possibilità i lavoratori pubblici, i lavoratori domestici e quelli del settore agricolo, inoltre ulteriore requisito è che il lavoratore deve essere assunto da almeno 6 mesi.
Pensioni in pagamento 10 del mese
Leggendo fra le righe della Legge troviamo un’altra novità in merito alle pensioni. Infatti dal 1 gennaio 2015 al fine di razionalizzare e uniformare le procedure e i tempi di pagamento delle prestazioni previdenziali, le pensioni saranno messe in pagamento il giorno 10 di ogni mese o il giorno successivo se festivo.
Vi invitiamo comunque a leggere il testo integrale della legge di stabilità 2015 così come approvato dal Governo.
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Legge di stabilità 2015 - Testo Integrale (5,4 MiB, 1.727 hits)
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