Attraverso due nuovi decreti sulla disabilità, il governo Meloni è andato a modificare la Legge 104. L’obiettivo, sostanzialmente, è quello di semplificare il processo di valutazione delle condizioni di disabilità civile. Ma anche di promuovere la realizzazione di progetti di vita personalizzati e partecipati destinati alle persone con disabilità.
I due decreti attuativi della legge quadro sulla disabilità costituiscono, secondo Alessandra Locatelli, Ministro per le Disabilità, una svolta epocale ed hanno l’obiettivo di ridurre la burocrazia e semplificare le varie procedure che coinvolgono le persone con disabilità. In sostanza variano le definizioni di disabilità, la procedura di accertamento (il percorso sarà semplificato e affidato all’INPS) e le linee guida per stabilire i livelli essenziali delle prestazioni.
Ma vediamo nel dettaglio cosa prevedono i due decreti e come verrà modificata la Legge 104.
Come cambia la Legge 104
Lo scorso 3 novembre 2023 il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare due decreti legislativi di attuazione della Legge n. 227 del 22 dicembre 2021. Attraverso questa norma il Parlamento aveva dato delega al governo di provvedere alla revisione e al successivo riordino delle disposizioni vigenti relative alla disabilità.
A finire sotto la lente d’ingrandimento sono le disposizioni attualmente in vigore, che riconoscono ai disabili la loro condizione e i loro diritti civili e sociali. Tra questi rientra anche il diritto ad una vita indipendente e ad una piena inclusione lavorativa e sociale.
Sostanzialmente sono state introdotte delle importanti novità relative alla Legge 104.
Qual è la nuova definizione di disabilità
A fornire una definizione della condizione di disabilità ha provveduto il primo decreto, che si è anche soffermato sulle procedure necessarie per accertare questa condizione. È stata prevista una revisione dei processi valutativi di base per arrivare fino ad una valutazione multidimensionale, il cui scopo è quello di predisporre un progetto di vita individuale in funzione della persona disabile.
Due sono gli obiettivo di questo decreto attuativo:
- rimuovere gli ostacoli;
- attivare i sostegni necessari perché le persone disabili possano esercitare i propri diritti civili e sociali nei vari contesti di vita.
Come viene integrata la Legge 104
Il decreto provvede a modificare il contesto normativo – in particolar modo la Legge 104 – introducendo cinque nuovi aspetti:
- vengono fornite le definizioni di disabilità, della condizione di disabilità e della persona con disabilità. Ma soprattutto viene introdotta una nuova prospettiva del disabile che non deriva unicamente dalla visione medica dell’impedimento, che è determinato da una malattia o da una qualsiasi patologia. L’impedimento viene inteso come risultato dell’interazione tra persone attraverso delle barriere comportamentali e ambientali, che sostanzialmente impediscono o limitano la partecipazione alla vita;
- dal 1° gennaio 2025 verrà adottata la classificazione internazionale delle malattie (ICD) stilata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Verrà, inoltre, adottata la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF). Il loro utilizzo permette di ottenere un quadro più ampio e specifico sullo stato della salute di una persona;
- i procedimenti di valutazione di base vengono affidati all’Inps dal 1° gennaio 2026. La certificazione della disabilità viene unificata al processo di accertamento dell’invalidità civile. Ad attivare i procedimenti sarà un certificato medico introduttivo;
- il passo successivo è costituito da una valutazione multidimensionale che servirà a predisporre un progetto di vita per la persona disabile. In questo caso siamo davanti ad una valutazione bio-psico-sociale, che viene effettuata in collaborazione con il diretto interessato. Partendo da una valutazione di base, l’analisi si completerà basandosi sul contesto sociale nel quale la persona vive;
- viene introdotto il diritto all’accomodamento ragionevole. Sotto questa voce sono comprese le modifiche e gli adattamenti necessari – purché non risultino essere sproporzionati o eccessivi – che servono a garantire alle persone il godimento e l’esercizio dei vari diritti sociali e civili.
La sperimentazione
Le nuove procedure saranno sperimentate per tutto il 2025. Verranno applicate a campione le disposizioni sia in materia di valutazione di base che quelle relative alla valutazione multidimensionale: l’obiettivo, tra l’altro, è anche quello di aggiornare le varie definizioni, dei criteri e delle modalità attraverso le quali effettuare gli accertamenti.
Livelli essenziali delle prestazioni per la disabilità LEP
Il secondo decreto, che è stato approvato lo scorso 3 novembre 2023, ha un compito particolarmente importante: provvede a regolare l’istituzione della Cabina di Regia per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) che devono essere forniti alle persone disabili, nel rispetto della Legge delega n. 227 del 22 dicembre 2021.
La cabina di regia, che sarà istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, vedrà al suo interno, oltre ai Ministri competenti per materia:
- un delegato della Commissione tecnica per i fabbisogni standard;
- il Presidente della Conferenza delle Regioni;
- il Presidente dell’ANCI;
- i Presidenti delle Federazioni maggiormente rappresentative delle Associazioni in materia di disabilità.
La cabina di regia avrà dei compiti ben stabiliti e nello specifico si dovrà occupare di:
- effettuare una ricognizione delle prestazioni indispensabili per le persone disabili;
- proporre delle linee guida utili per riuscire ad individuare i livelli essenziali delle prestazioni necessarie;
- provvedere a verificare le modalità di integrazione del LEP con i livelli essenziali di assistenza;
- accertarsi che il coordinamento e tra i vari sussidi e verificare che la relativa normativa sia effettivamente attuata.