Nella notte tra mercoledì e giovedì il Senato ha approvato in prima lettura la legge-delega denominata Jobs Act, fortemente voluta dal Governo e in particolare dal Presidente del Consiglio Renzi, tanto che su di esso il Governo ha posto la fiducia, evitando quindi ogni eventuale emendamento e lasciando invariato l’impianto elaborato dalla commissione Lavoro del Senato e di cui avevamo già parlato in precedenza.
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Il passaggio successivo sarà la sua approvazione alla Camera, se il testo non subirà modifiche sarà sulla sua base ed entro la cornice delineata che il Governo sarà chiamato a legiferare con appositi decreti. Il motivo per cui ieri l’opposizione, ma anche parte della minoranza interna al PD parlava di fiducia sulla fiducia, è che il testo passato ieri al Senato lascia ampi spazi di interpretazione e manovra, mentre da una legge-delega, proprio in virtù della sua natura di delega del Parlamento al Governo a legiferare, dovrebbe essere molto più chiara in fase di prima approvazione.
Di seguito pubblichiamo il testo integrale della legge-delega conosciuta come Jobs Act approvata la scorsa notte in Senato.
ARTICOLO 1
(Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonchè in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro)
- Allo scopo di assicurare, in caso di disoccupazione involontaria, tutele uniformi e legate alla storia contributiva dei lavoratori, di razionalizzare la normativa in materia di integrazione salariale e di favorire il coinvolgimento attivo di quanti siano espulsi dal mercato del lavoro ovvero siano beneficiari di ammortizzatori sociali, semplificando le procedure amministrative e riducendo gli oneri non salariali del lavoro, il Governo è delegato ad adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali, tenuto conto delle peculiarità dei diversi settori produttivi.
- Nell’esercizio della delega di cui al comma 1 il Governo si attiene, rispettivamente, ai seguenti principi e criteri direttivi:
- con riferimento agli strumenti di tutela in costanza di rapporto di lavoro:
- impossibilità di autorizzare le integrazioni salariali in caso di cessazione di attività aziendale o di un ramo di essa;
- semplificazione delle procedure burocratiche attraverso l’incentivazione di strumenti telematici e digitali, considerando anche la possibilità di introdurre meccanismi standardizzati di concessione prevedendo strumenti certi ed esigibili;
- necessità di regolare l’accesso alla cassa integrazione guadagni solo a seguito di esaurimento delle possibilità contrattuali di riduzione dell’orario di lavoro, eventualmente destinando una parte delle risorse attribuite alla cassa integrazione a favore dei contratti di solidarietà;
- revisione dei limiti di durata da rapportare al numero massimo di ore ordinarie lavorabili nel periodo di intervento della cassa integrazione guadagni ordinaria e della cassa integrazione guadagni straordinaria e individuazione dei meccanismi di incentivazione della rotazione;
- previsione di una maggiore compartecipazione da parte delle imprese utilizzatrici;
- riduzione degli oneri contributivi ordinari e rimodulazione degli stessi tra i settori in funzione dell’utilizzo effettivo;
- revisione dell’ambito di applicazione della cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria e dei fondi di solidarietà di cui all’articolo 3 della legge 28 giugno 2012, n. 92, fissando un termine certo per l’avvio dei fondi medesimi e previsione della possibilità di vincolare destinare gli eventuali risparmi di spesa derivanti dall’attuazione delle disposizioni di cui alla presente lettera al finanziamento delle disposizioni di cui ai commi 1, 2, 3 e 4;
- con riferimento agli strumenti di tutela in costanza di rapporto di lavoro:
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jobs act il testo della legge-delega su cui il senato ha votato la fiducia (234,9 KiB, 1.133 hits)
Fonte: Pietro Ichino
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